Urla nel silenzio. {MATURE hes}

Chapter Two - Astrid.

Seven devils all around you
Seven devils in your house
See I was dead when I woke up this morning
I'll be dead before the day is done
Before the day is done.

(Florence and the Machine - Seven Devils.)

I comportamenti dei personaggi in questa fan fiction non sono da imitare. Con questo mio scritto, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di Harry, né offenderla in alcun modo. Contiene contenuti sessuali, linguaggio forte, pazzia, ossessione e tanto altro. Siete stati avvisati.

Chapter Two - Astrid.

Fumare era un brutto vizio che mi portavo dietro da anni, subito dopo aver fatto il primo tiro insieme alla mia migliore amica, ma ogni volta che inalavo quella sostanza tossica, mi sentivo bene. Ogni qualvolta capitasse di dover partecipare ad una festa con Elise, cercavamo sempre di non uscire senza o di trovare in caso di necessità qualcosa che sostituisse quel semplice tubicino pieno di tabacco. E spesso a causa di questa mia dimenticanza, non avendo la sigaretta a soddisfare quella nostra piccola esigenza, svuotavamo una bottiglia piena di vodka in tre persone per giocare a obbligo o verità.

Il Loyal era il posto sicuro dover poter affogare i problemi in una bottiglia di whisky, il rifugio perfetto per poter acquistare del fumo e fumare qualcosa di più sostanzioso di una semplice sigaretta. Elise era lì per dimenticare e io per provare quel brivido lungo la schiena.

La pista era gremita di gente che ballava appiccicata e il bancone pieno di ragazzi che ordinavano il proprio drink. Elise mi spinse tra la folla e nel privè, dove trovammo i nostri amici già a rullare una canna. Sigarette sparpagliate sul tavolo insieme a diversi bicchieri contenenti diverse sostanze alcoliche.

«Chi si vede da queste parti!» esclamò Eric, posando una mano dietro la mia schiena, baciando la mia gota. Gli altri limitarono il saluto ad un cenno con la mano. Forse Ric era l'unico oltre Lis a essere un amico, forse l'unico a cui importava qualcosa di noi. Mi sedetti tra lui ed Elise, afferrando una sigaretta dal tavolo.

Eric era la mia ancora, la mia prima volta in tutto. Lui c'era quando il mondo mi cadde addosso, Eric era lì a sostenermi, nonostante la rabbia e la paura di essere abbandonata. Gli avevo donato tutto ciò che possedevo, tutto l'amore che non sarei mai riuscita a dare. Tra noi c'era un legame molto forte.

Eric mi cinse la vita con un braccio, attirandomi tra le sue braccia, sorseggiando il suo Cosmopolitan. Con lui mi sentivo al sicuro, protetta e amata. Mi sussurrava delle battute stupide all'altezza dell'orecchio, solleticando la mia coscia scoperta dal sottile abito nero che Elise mi aveva costretto ad indossare. Diceva che metteva in risalto le mie gambe magre e il mio fisico da modella.

La cameriera posò il vassoio con i nostri drink sul tavolo da caffè, arricciando il naso quando annusò la puzza di fumo. Afferrai il mio cocktail, osservando Zayn dividere con la carta di credito delle striscioline di cocaina, pronto a sniffare quella sostanza attraverso una banconota da dieci sterline.

Zayn era il ragazzo più silenzioso che avessi mai incontrato prima d'ora. Amava la tranquillità, la solitudine e disegnare. Ogni tatuaggio sul suo corpo corrispondeva ad una piccola sfaccettatura del suo carattere. Nonostante uscisse con noi da qualche mese, non avevo mai avuto l'opportunità di conoscerlo più approfonditamente.

«Andiamo a ballare?» urlò Elise per sovrastare la musica alta. Finii di bere il mio cocktail, spingendo la mia migliore amica in pista, una sigaretta che pendeva dalle nostre labbra e una birra che aspettava di essere gustata.

Alzai la bottiglia di birra in alto, sperando solo che qualche coglione ubriaco, non mi versasse quella sostanza dall'odore forte addosso. Cinsi le spalle di Elise, strusciandomi sulla sua gamba, mentre lei rideva e mi sussurrava di continuare.