You're taking me there, you're taking me there
Our lips are barely touching
So do it again, so do it again
We could be on to something(Body on me - Rita Ora)
Avvertenze: Il capitolo non è corretto. Sono stanca, ma correggerò gli errori questa sera o domani pomeriggio dopo scuola.
I comportamenti dei personaggi in questa fanfiction non sono da imitare. Con questo mio scritto, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di Harry, né offenderla in alcun modo. Contiene contenuti sessuale, linguaggio scurrile e scene non adatte a persone sensibili.
Chapter Four - Astrid & Lotho.
I miei piedi colpivano ritmicamente il calcestruzzo bagnato, mentre la musica in sottofondo occupava la maggior parte dei miei pensieri. Erano le nove del mattino e alle undici sarebbe iniziato il mio turno al negozio dove - nei giorni di festività o quando l'università non opprimeva le mie giornate - lavoravo.
Eric aveva un occhio nero, ora con il passare dei giorni leggermente sbiadito. Ogni giorno passava dal mio appartamento, prima di andare a lavoro, sedendosi sul divano in pelle in salotto per guardarmi con quei due profondi occhi verdi, e nonostante il suo sguardo su di me diventasse ogni giorno più inquietante, continuavo sempre a fare ciò che stavo facendo prima del suo arrivo. Solo una volta in quei tre giorni mi aveva baciata sulle labbra, un semplice bacio a stampo, costringendo Ric a scappare quanto lo avevo allontanato.
Non gli parlavo da quel giorno e stavo evitando Harry da quando aveva marchiato la mia pelle. Mi ero informata sugli orari dei volontari in ospedale, decidendo di far visita a mio fratello solo un'ora dopo che Harry avrebbe finito il suo turno. Non ero pronta ad affrontarlo e volevo solo stare lontana da lui.
Da Elise: Serata al Plaza cancellata. Dopo il mio turno, passo da te. Porto una canna.
Con allegata una foto di una bustina di erba.
Elise era la persona più vicina ad una sorella. Eravamo semplicemente noi, piene di errori alle spalle, e ancora qui, come due rocce, che nonostante la pioggia, si sorreggevano a vicenda. Era la mia ancora, se affondava lei, affondavo io. E non avrei mai permesso a nessuno di distruggere la nostra amicizia.
A Elise: Porta la borsa con i tuoi vestiti. Alle tre da me.
Con allegata una faccina contenta.
Entrai nel mio appartamento, chiudendo la porta alle mie spalle. Versai dell'acqua ghiacciata in un bicchiere, salendo le scale, pronta a immergermi sotto il getto d'acqua calda. Questa settimana era stata davvero stressante, tra l'università e passare la notte in ospedale da mio fratello, dormire quelle poche ore al giorno e tornare con la testa tra i libri. Buttai i vestiti nel cesta degli abiti sporchi, calciando le mutandine con il piede, pettinando i capelli prima di entrare in doccia.
Feci una doccia veloce, lavando i residui di shampoo dai capelli, insaponando ogni parte del mio corpo. Sentivo la pioggia sbattere contro il finestrino del bagno e una volta asciutta, entrai nella mia stanza, tirando fuori dall'armadio un pantalone strappato, un top bianco e una giacca in pelle. Non ero un'amante del tacco, ma Amara voleva che le sue commesse li indossassero e per questo afferrai dalla scarpiera un paio di tacchi neri, semplici ed eleganti.
Da Harry: Mi dispiace per ciò che è successo. Solo non rinunciare a conoscermi e accetta di vedermi nel weekend. Non te ne pentirai.
Da Eric: Serata Plaza cancellata. Al Burlesque alle nove.
Visualizzai i due messaggi, rispondendo solo ad Eric con un semplice "okay". Decisi di ignorare Harry, non pronta ancora ad affrontare una faccenda già chiusa in partenza. Non lo conoscevo bene, ma il suo carattere era così strano. Afferrai la borsa a tracolla, prendendo il portafogli e tutto ciò mi sarebbe servito per il mio turno di lavoro.
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Urla nel silenzio. {MATURE hes}
Fanfic[SLOW UPDATES] Sentivo le urla dei pazienti all'interno di questo lurido posto, le unghie che grattavano contro le sbarre che li rinchiudevano nella loro stanza. Le lacrime rigavano il mio volto spoglio di trucco e non riuscivo a trovare una spiegaz...