Capitolo 9

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Stamattina c'è qualcosa di strano sulla spiaggia, apro gli occhi illuminati dal forte sole e mentre mi alzo per stiracchiarmi noto qualcuno da lontano 'finalmente è arrivato qualcuno', corro verso quell'immagine e inizio a gridare "Ehi sono qui!"
Più mi avvicino e più metto a fuoco la scena, è una donna che sta dipingendo e non si gira neanche verso di me degnandomi di uno sguardo, come se mi stesse aspettando già da un po'. Le sono pochi metri di distanza, prima di pronunciare una parola la osservo attentamente e noto subito i suoi splendidi capelli rossi, raccolti in una di quelle trecce che... Che mi faceva sempre la nonna. La nonna.

Mi abbraccia fortissimo come se non ci vedessimo da tanto, beh in effetti è così ed è incredibile come riesco ancora ad odorare il suo profumo d'orchidea e camommila.
"-Vieni qui Mary, fatti guardare come sei cresciuta" mi dice guardandomi con quel suo sguardo che mi accomoagnava la notte prima di addormentarmi, io non riesco a parlare e mentre l'ascolto anche se vorrei farle mille domande l'abbraccio sperando di non svegliarmi in fretta da questo sogno.
"-Perché ti stai facendo questo? " mi chiede guardandomi con sguardo di rimprovero
'Ma nonna cosa dici, io non ho fatto nulla, all' improvviso mi sono trovata su questa spiaggia deserta, pensavo fosse il Paradiso ma come fanno a nascere vite sul paradiso quindi ho capito che sono su un luogo della terra e...'
"-Mary, ascolta amore mio, non stai sulla terra, perché vedi, io sono morta e ora non potrei stare qui con te, ma calmati non sei neanche in paradiso, perché non sei morta" la interrompo stringendola forte a me e bagnandole la camicetta a fiori con le lacrime, mi avvicino al suo volto e le sussurro
'nonna, mi manca la mamma, aiutami a tornare da lei, io devo chiederle scusa'.

Le spiego l'ultima cosa che ricordo, ovvero la botta e le parole di Giulia, le racconto di questo posto, dei delfini e della nascita del balenottolo e osservandola in volto non noto nessuna espressione di stupore, come se sapesse già tutto e vista la mia enorme confusione è venuta a indicarmi la strada del ritorno.
"-Vedi fiorellino mio, ultimamente stavi soffrendo un po' troppo e stavi allontanando le persone sbagliate che hanno cercato di proteggerti ma in un modo incomprensivo. Ora per ritornare dalla tua mamma devi immergerti nell'acqua e lasciarti trasportare, non so quando arriva il momento esatto questo lo dovrai capire tu. "
'Devo capire perché sono venuta qui e a cosa mi sono serviti quei pochi episodi che mi hanno riportato i miei vecchi ricordi, giusto nonna?'
le chiedo come una bimba che non esista risposta e che inizia a capire davvero cosa vuole. Lei annuise.
" - Ecco perché il primo giorno eri sola, per farti capire che odi la solitudine come nel tuo presente e poi hai avuto un po' di malinconia soprattutto quando hai visto la famiglia di delfini, cioè il tuo passato felice e infine hai aiutato quella balena a partorire realizzando un tuo sogno incoscio, ovvero il tuo futuro "

Ora capisco tutto, insomma sembra. Ho fatto un sogno di 2 giorni e mezzo e ho viaggiato nel mio mondo fantastico ascoltando il mio cuore. Esso mi ha indicato cosa voglio davvero e finalmente l'ho capito.

'Nonna devo salutarti, devo andare a vivere!'
L'abbraccio per l'ultima volta e m'immergo nell'acqua cristallina, rilassandomi e pensando a mamma, a papà e Dylan.

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