capitolo 20

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Torno a casa, stringendo fra le mani quel bigliettino e lo attacco sullo specchio della mia camera.

"Mamma!sali subito"

"Mary,perché urli?"pronuncia con il fiatone per aver fatto di corsa le scale.

"Il ragazzo mamma,il ragazzo è"

"è cosa?"mi chiedeva con aria interrogativa
"Ti piace?"

"Non lo so,ma so perché mi tratta cosi"

"Cosi come?Mary amore spiegati meglio altrimenti non capisco"

"Esatto mamma,spiegarsi meglio. lui però capisce"

"Beh non credo sia alieno"finisce con una risata quasi finta

"Mamma!"dico rimproverandola
"Fabio è sordo-muto"

"Oh"mi guarda con aria sorpresa e perplessa. "E qual è il problema?lo sai che per noi non ci sono differenze"

"Si lo so. Ma vedi è un po difficile saperlo prendere. Insomma un attimo prima ti sorride e un attimo dopo si arrabbia"

"Forse perché è abituato a non essere capito dagli altri e non vuole essere trattato diversamente. Ma a te piace?"

"Sai oggi stavamo per litigare e poi mi ha lasciato un post-it"dico indicadolo sullo specchio alle sue spalle.

Bisbiglia la frase e poi esulta "Ma che bello,ti ha invitata alla panchina"e smozza con una risata

"Si,ma ho paura"

"Come mai?"

"Se sbagliassi e finirei solo per allontanarlo? Sai sembra un tipo abbastanza permaloso"

"Ma Mary non devi mica fargli una dichiarazione d'amore. è solo un incontro fra amici"

"Già amici"ripeto con tono triste e nervoso

"Dai non preoccuparti e ora scendi che papà ti ha preparato pasta e lenticchie"apre la porta e mi accompagna delicatamente con la mano sulla schiena.

"Devo imparare i segni"esclamo subito dopo aver chiuso la porta

"OK ma non esagerare. E soprattutto non fantasticare troppo,può essere sordo-muto ma anche cretino"

"Beh lo scopriremo nella prossima puntata"le dico mandandole un occhiolino e ridendo.

(...)

Arriva l'atteso quasi appuntamento.
Mi vesto in fretta con i vestiti preparati precedentemente e poi mi chiudo in bagno.
Non voglio far colpo ma almeno essere presentabile quindi cerco di applicare sul mio volto un bel trucco e sistemarmi per bene i capelli,ma alla fine applico solo la matita verde sugli occhi e lego i miei capelli in una semplice coda. Menomale che volevo essere almeno presentabile.

Decido di andare a piedi e dopo 15 minuti ecco la panchina. Incredibilmente lui è già li.
Mi avvicino e delicatamente gli tocco la spalla sorridendo gli e ricevendone uno da parte sua.

Eccolo con il suo quaderno in mano e una penna blu
Hai già fatto colazione?

Rispondo scuotendo la testa in segno di "no" facendolo alzare di scatto. Mi invita a seguirlo e dopo due svolte a destra ci troviamo di fronte ad un enorme prato,ci sono persone con i propri cani,genitori con i figli nell'aria parco-giochi e tanti,tantissimi alberi. Fabio mi prende per mano discretamente,senza guardarmi negli occhi e mi porta sotto una delle tante quercie. Caccia dal suo famoso zaino un lenzuolo bianchissimo con l'intento di poggiarlo sul prato,ma lo fermo facendogli capire che non voglio sporcarlo ma lui insiste e si siede porgendomi un dolcetto.
Mi siedo accanto a lui e aprendo la busta noto un post-it
Buongiorno :)

"Come facevi a sapere che non avrei fatto colazione?"

Prende il quaderno
Non lo sapevo,lo speravo.Spero ti piaccia lo ha fatto mia nonna.

Gli sorrido e do subito un morso a questo dolce con la forma bizzarra.
Beh il sapore è davvero buonissimo in fondo l'aspetto non conta tanto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 18, 2016 ⏰

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