" Un Ospite Inaspettato"
**
Era una giornata piovosa, faceva freddo e tutte le persone che camminavano per le vie della città si stringevano nei loro cappotti e aumentavano il passo per tornare prima nelle loro abitazioni, al caldo. La ragazza era seduta comodamente alla finestra della sua camera da letto, al piano superiore, e fissava la strada persa nei suoi pensieri. In mano teneva una tazza di tè fumante e ogni tanto ne beveva un sorso. Sulle ginocchia aveva appoggiato un libro dalla copertina rigida di un bel blu oltremare, uno dei suoi preferiti.
La sua piccola raccolta era diventata ormai enorme e comprendeva tutti i generi, dalle poesie agli horror. E doveva ringraziare suo padre per questo amore per i libri, perché era stato lui a farle conoscere la lettura fin dalla più tenera età.
Con il passare degli anni aveva iniziato a sviluppare quasi un'ossessione per i libri, tanto che molto spesso preferiva restare a casa a leggere, con le cuffiette e il suo fidato I-Pod, piuttosto che uscire con i suoi amici.
Due colpi alla porta la fecero tornare in sé.
-Avanti!- disse con voce sottile, mentre la porta si apriva lentamente mostrando la figura del fratello. -Oh James, dimmi.-
James Evans era un ragazzo alto, dai capelli castani che aveva ereditato dal padre, occhi cerulei e labbra sottili. Il suo sorriso era in grado di affascinare e molte ragazze erano cadute ai suoi piedi.-Volevo chiederti se mi potevi aiutare ad apparecchiare. Se non ti ricordassi, oggi mamma ha invitato dei colleghi di papà e forse verranno anche i figli, ciò vuol dire che la casa dev'essere semplicemente perfetta.- il giovane alzò gli occhi al cielo. Non gli era mai piaciuto avere troppi ospiti sconosciuti.
-Ora scendo e vi aiuto.- gli rispose lei sorridendo.
James entrò in sala da pranzo, trovando la madre intenta a mettere il centrotavola più brutto che avesse mai visto. Era il regalo di natale di una loro prozia e solo sua mamma era stata l'unica ad apprezzare la sua "bellezza", per il resto dei parenti era sembrato una composizione di fiori secchi trovati per caso durante una passeggiata.
Si trattenne dall'esporre il suo pensiero per non offendere la donna, ma non poté non giudicarlo ancora una volta orribile.
Il giovane osservò la tovaglia, simile ad una tenda, e la composizione floreale e per poco non gli fecero venire l'orticaria. Tentò di darsi alla macchia, ma sua madre Theresa lo adocchiò immediatamente e glielo impedì, così sbuffando sconsolato si mise al lavoro.
Passarono circa dieci minuti prima che i due venissero raggiunti da Amanda. La donna le sorrise, già pronta a darle le istruzioni per preparare al meglio la cena e la tavola.
-Amy cara, puoi prendere i bicchieri? Sono in cucina, nella credenza in alto.- la ragazza annuì e con passo veloce si diresse in cucina. Si avvicinò alla credenza e controllò che ci fosse realmente quanto le era stato chiesto, ma quando capì che i bicchieri erano troppo in alto per lei, si guardò intorno alla ricerca di una soluzione.
Il suo sguardo andò a finire su una sedia e così l'avvicinò al mobile e ci salì sopra, sperando di non romperla. Proprio quando le mancavano gli ultimi due bicchiere, si sbilanciò troppo e perse l'equilibrio. Per paura chiuse gli occhi, preparandosi al dolore che avrebbe sentito una volta raggiunto il pavimento.
Aprì gli occhi di scatto, non avvertendo nessun tipo di dolore. Un uomo alto e muscolo la guardava con sopracciglio alzato, un braccio sotto le sue gambe e l'altro sotto la sua schiena.
STAI LEGGENDO
The Daughter Of The Alpha
Werewolf" The Daughter Of The Alpha " ; primo libro del genere: "Werewolves" Quando sei una normale sedicenne le uniche cose a cui puoi, e devi, pensare sono la scuola, le uscite con gli amici, a divertirti, a realizzare i tuoi sogni più segreti, a superare...