Sguardo al domani

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Caldo. Giuro che il caldo di questa fine estate mi opprime. Anche se siamo ad inizio Autunno, quasi. Se non fosse per la mia voglia di divertirmi, come tutti i ragazzi della mia età, me ne starei volentieri a letto sotto l'aria condizionata a leggere un buon libro.
"Carmen! È quasi mezzanotte, che devi fare?! Se non ti sbrighi non ti accompagno più da nessuna parte!" La voce di mio padre è stridula, fastidiosa direi. Ma dolce allo stesso tempo, pieno di stanchezza dal lavoro finito tardi.
Guardo l'ora, le 23:00.
Alzo gli occhi al cielo, pensando a come sia un abitudine per lui dimmi un ora in più quando vuole che mi sbrighi a fare qualcosa e, alla risata nella sua faccia quando, dopo aver fatto tutto di corsa, mi accorgo che manca molto tempo all'orario da lui detto e lo guardo torvo ma con un sorrisino nascosto.
Ad ogni modo, è una cosa che mi fa uscire pazza, odio dover fare tutto di fretta.
Ma solo per stavolta penso che abbia fatto bene, sono già in ritardo di un ora per vedermi con la mia migliore amica, ed il mio migliore amico è già sceso al centro da circa un ora e mezza con non so chi.
Mi sbrigo ad indossare i miei amati tacchi mentre dico a mio padre di iniziare ad uscire la macchina.
Sistemerò il trucco in macchina,come sempre.
Un ultimo sguardo allo specchio, jeans stretti,top bianco, giacca a maniche corte per dare un aria al tutto di non so ché, ed i miei adorati tacchi.
Non mi piaccio del tutto, ma può andare.
Guardo l'ora, e già passata mezz'ora e scendo le scale a corsa, ridendo mentre penso al viso di mio padre che mi aspetta.
Finalmente, mezz'ora dopo,sono al centro.
Provo a chiamare Janelle,la mia migliore amica.
Spento.
Come cazzo può essere spento?! Maledizione, sono al centro sola. Che faccio? Qualcuno trovo sicuro, basta fare qualche chiamata.
Nel frattempo per far calmare i nervi prendo qualcosa al solito locale.
Squilla il telefono, non conosco questo numero.
"Pronto?!"
"Sono la mamma di Janelle, dov'è mia figlia? Me la passi?!"
"Guardi che non è con me! Ho provato a chiamarla ma ha il telefono spento"
"Ah.... Mi aveva detto che era con te, se la senti dille di richiamarmi"
Saluto per educazione e chiudo, quando mi ri squilla il telefono.
"Dove cazzo sei?! Mi ha chiamato anche tua madre!"
"Scusami tesoro, sono uscita con il mio ragazzo di nascosto, se ti richiama non le rispondere. Poi me la sbrigo io, dormo fuori solo stanotte, lei sa che dormo da te"
"Cosa?! Ma non esiste, non ne voglio sapere nie..."
"Grazie lo so che mi ami, ti voglio bene ciao a domani"
"Jan..."
Ha chiuso.
Presa da una seria crisi di nervi, decido sia il caso di finirmi il drink, mentre ignoro le ripetute chiamate di sua madre.
Non ho certo voglia di avere altri problemi, per essere inizio serata, ne ho già avuto abbastanza.
Decido di chiamare il mio migliore amico.
"Dove sei?!"
"Oi Carmen, sei già al centro?! Sono con un mio compagno di scuola sto venendo al locale aspettami nella panchina di fronte ciao ciao"
Bene, altra attesa.. oltretutto non è solo. Meglio chiamare un altro amico, giusto per avere la certezza che non rimanga sola tutta la sera.
Vedo arrivare Bryan,con un cocktail in mano, ed il suo amico a passo veloce.
Era ora.
Dal cocktail mezzo vuoto, penso che per loro la serata sia iniziata già da un po' e non di merda come a me.
"Oi tesoro, finalmente sei arrivato"
"Sì Carmen, questo è Giuseppe, per tutti Peppe. Un mio compagno di classe"
Gli do una veloce occhiata, nella quale noto i suoi jeans troppo stretti, la maglietta ben stirata e quei capelli castani misti a biondi.
Dio, non ho mai potuto vedere i ragazzi che si colorano i capelli, anche se lui ha quel non so ché di bello.
"Piacere, Peppe. Tu sei Carmen, giusto?!"
"Sì, Carmen"
Guardo Bryan e gli chiedo se ha intenzione di passare la serata con me e vedere se ci sono altri, ma come immaginavo non ne ha intenzione preso com'è dalla serata fra maschi.
Non mi resta che pregare Peppe di convince Bryan a vederci a fine serata almeno.
"Peppe diglielo tu di vederci dopo, ti prego!" Supplico in un finto tono smielato.
"Beh, se me lo chiedi così..... Ti posso regalare anche una borsa della Gucci"
Che?! Ecco il solito ragazzo idiota che cerca di comprare le ragazze con stronzate firmate.
"Fottiti. Ci vediamo dopo Bryan"
Mi giro e me ne vado. Ho già avuto abbastanza merda stasera da sopportare e sono passate poco più di due ore. Non ho intenzione di sopportarne altra.
Ho fatto bene a chiamare Robert, sapevo che la serata avrebbe preso questa svolta.
Finalmente mi rilasso, bevo, rido, credo sia ora di tornare a casa.
"Guarda chi c'è li" sento Rob.
Mi giro e vedo Peppe con degli amici suoi.
Mi fermo per educazione. "Oi ciao, ancora in giro? Bryan?"
"Ehi bella ma noi con ci conosciamo?" Ecco. Un amico di Peppe che fa il coglione. Meglio andare via.
"Lascia stare, lei è con me" mi guarda. Cosa diavolo è passato a Peppe per la testa?! Con lui? Ma se lo conosco a malapena!!! Non sono neanche con me stessa in questo periodo, figurarsi con uno sconciu.....
"Lo sai che mi sono lasciato da poco?! La mia ex mi ha tradito più volte, non mi interessa più di lei, ma non è giusto come si è comportata con me"
Eh?! Quindi prima sono con lui, senza conoscerlo,e ora mi chiede consigli su una ragazza che non conosco, senza conoscermi. Ma che diavolo ha per la testa?! Forse era meglio se restavo a casa, davvero.
"Beh cercala e chiediglielo. Cosa posso dirti, non vi conosco,non lo so" rispondo.
"Comunque devo andare è tardi. Ciao ciao."
Saluto prima di iniziare a gridare contro tutti per le scatole piene che ho.

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