3.Cambiamenti

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Steven riaprì gli occhi.

Cercò di mettere a fuoco.

Si guardò intorno.

Era sdraiato su un lettino, con una flebo attaccata al braccio sinistro, delle fasciature alla spalla destra e sull'indice destro.

Dalla porta entrò un infermiera.

-Dove sono?-

L'infermiera lo guardò come se avesse visto un morto, e se ne andò.

Qualche minuto dopo tornò con un dottore, anch'esso lo guardò sbalordito.

-Sai dirmi chi sei?-

-Certo, Steven Dilan Yoice.-

-Quanti anni hai?-

-Diciassette.-

-È incredibile, sembra che il lobo della memoria non si sia danneggiato.-

-Posso sapere dove cazzo sono !?-

-Sei al Manhattan Hospital.-

-Da quanto tempo sono qui?- chiese con un tono più serio.

-Tre mesi in coma.-

-Come sta Rachel ?!- chiese preocupato.

-Rachel?... Ah la ragazza che ha chiamato l'ambulanza, si sta bene l'abbiamo mandata a casa ieri sera, non ti preoccupare in questo momento un infermiera le sta telefonando.-

-Che solievo.-

-Forse ti chiederai il perchè del nostro stupore quando ti abbiamo visto sveglio, bhe il fatto è che non sapevamo quando e se ti saresti mai svegliato, ma mentre controllavamo i tuoi valori vitali rimanevamo sbalorditi dai cambiamenti estetici sul tuo aspetto.-

-Mi faccia vedere...- e chino il capo

Il dottore di diede uno specchio.

Era poco più pallido del fatitico giorno, metà del labbro era rosso, aveva delle ciocche di capelli color verde e l'iride dell'occhio sinistro stava diventando anchesso verde.

-Ha...Ha...HAHAHAHAHAHA!-e scoppio in una fragorosa risata da psicopatico.

-Bhe... vedo che la prende con filosofia.-

-Non la prendo con filosofia, prendo di petto questa nuova realtà, ormai è succeso e accetto il mio nuovo aspetto.-

Nella stanza entrò l'infermiera di prima, sussurò qualcosa nell'orecchio al dottore, che si rivorse al ragazzo.

-La tua amica è arrivata, non riuscirai a camminare molto bene quindi tieni questa stampella- gli diede una stampella e aspettò che si vestì.

Steven si mise i vestiti di quella lunga notte, maglia a maniche lunghe con il trucco di un clown e un paio di jeans.

Finito di vestirsi il dottore gli disse -Potrebbero esserci degli altri cambiament sia fisici che psicologici quindi faccià attenzione e mi chiami nel caso abbia bisogno, ora vada.-

-Grazie dottore.-

Uscì dal reparto.

Prese l'ascensore.

E arrivò nella hall dell'ospedale, appena lo vide, Rachel corsè ad abbracciarlo

-Rachel.-

-Si, Steven.-

-Mi stai distruggendo la spalla buona.- disse con tono scherzoso e sofferente allo stesso tempo.

-Scusami, sono solo felice che tu ti sia svegliato ma...-

A Fool In NY City (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora