CLIVE CHRISTIAN

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Ti voglio dedicare questo capitolo perchè il tuo commento mi ha fatto davvero piacere :)

Buona lettura!

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Wild Things era un club moderno; l'esterno era dipinto di blu e nero, e aveva dei brillantini scuri che scendevano dalla porta ogni volta che qualcuno entrava o usciva, un piccolo assaggio di quello che c'era dentro. Era difficile non notarlo, camminando per le strade di Londra. Anche se non era appariscente come un lampeggiante, lo sguardo delle persone si dirigeva quasi sempre verso il seducente club, come se li stesse richiamando, seducendo.

Ma non tutti potevano entrarci. Il club più raffinato di Londra aveva i suoi standard, ed erano anche alti. Tutti i capelli degli uomini dovevano essere aggiustati con il gel e ogni perla doveva luccicare sul collo delle donne. Non dovevi essere per forza benestante ma dovevi sembrarlo. Poi, la linea divisoria tra le persone che lo frequentavano: i benestanti e quelli che lo volevano essere.

A volte era facile vedere la differenza tra i due gruppi. C'erano segnali che tutti potevano vedere, che fosse stato il materiale economico del vestito o il gioiello di plastica che era poggiato sui loro polsi.

Altre volte la linea era sfocata.

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Dietro l'angolo un paio di labbra rosso rubino formarono un sorriso. Lei era più che entusiasta, guardando negli occhi verde smeraldo che erano fissi nei suoi. Sotto quel senso di soddisfazione però c'era una crescente insicurezza che la stava travolgendo per la sua scarsa familiarità. Attirare quest'uomo le era costato più di tutto quello che i suoi ex amanti avevano sul loro conto in banca. Questa sarebbe stata una grande impresa e lei pregò che la sua infallibile competenza non perdesse colpi proprio adesso.

Una piccola mano si fece strada sul duro petto. I muscoli sotto di essa si tesero leggermente ma poi si rilassò quando la fredda mano fu premuta gentilmente su di esso.

"Qual è il tuo nome, signor Proprietario?" Lei parlò con una dolce presa in giro. Era musica per le orecchie di lui, e lui sentì il bisogno urgente di sentire quella bellissima voce gemere il suo nome.

"Styles. Harry Styles" La guardò mentre lei annuì, le sue labbra si aprirono leggermente mentre ripeteva il nome in un sussurro. Lui grugnì e quasi la prese per le spalle scuotendola fino a che non l'avesse ripetuto ad alta voce, così che lui potesse sentirlo pronunciare dalla sua soffice lingua.

"E tu tesoro?" la sua voce era vellutata e roca allo stesso tempo, una combinazione che fece stringere le sue gambe. Lei si morse l'interno della sua guancia mentre le sue mani salivano sul petto di lui fino a che i polpastrelli delle sue lunghe dita incontrarono la fresca pelle scoperta, tirando leggermente il colletto della sua camicia così che l'immagine sotto di essa potesse essere più visibile per lei. I suoi occhi scuri si concentrarono mentre lei parlava studiando le sue tortore dipinte sulla sua pelle sotto le sue clavicole.

"Carmen" Rispose senza pensarci fissando ancora i suoi tatuaggi. "Carmen Avalos"

Styles ridusse gli occhi a due fessure per un momento. Il nome gli era vagamente familiare, come se qualcuno ne avesse parlato in sua presenza, ma la sua attenzione in quel momento era stata probabilmente riferita a qualcos'altro. Era un nome bellissimo, forte e anche se conosceva la donna davanti a lui da solo 5 minuti, lui pensò che si addiceva a lei perfettamente.

"Beh, Carmen" Lui si assicurò di rafforzare il suo accento sul nome di lei. Proprio come quelli di Carmen, i suoi movimenti e le sue parole erano fatti di proposito, una conoscenza che avevano acquisito dall'esperienza che avevano avuto. "Forse potrei mostrarti il club mentre la mia Limousine non arriva. Sai, per fare qualcosa"

Ace {h.s} -Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora