CAPITOLO 11

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Sophie💎
Rimango stupita da tutto ció e da cosa abbia fatto per me, accetto ovviamente e poi corro ad abbracciarlo.
I ragazzi attorno a noi ci guardano come i bambini guardano le vetrine dei negozi di animali con cuccioli all'interno, ma per fortuna poi tornano tutti a sedersi e a pranzare.
"Piaciuta la sorpresa?" Mi chiede il bel ragazzo seduto affianco a me.
"Ovvio che si, sei il migliore" rispondo entusiasta, o quasi.
Finite le lezioni pomeridiane torno in camera a cambiarmi ed esco dal dormitorio. Trovo Kim, Vicky e Maggie ad aspettarmi per andare a cercare degli abiti per il fatitico e stressante ballo.
Aspetta..Maggie!? Corro ad abbracciarla felice com non mai, mi era davvero mancata.
Prendiamo la macchina e ci dirigiamo in centro, dove entriamo nel grosso centro commerciale e facciamo un giro dei negozi. Mi stupisco della velocità in cui le mie amiche trovino l'abito adatto, cosa che a me non succede.
Kim prende un vestito lungo rosa chiaro, che la fa sembrare più Barbie di quanto non sembri già, Vicky un vestito nero corto e stretto in vita da un cinturino argentato e Magg uno corto con le maniche ricamate in pizzo color verde smeraldo, che le risalta gli occhi.
Facciamo la coda da Sturbucks per prendere quattro frappuccini e poi dopo aver fatto un giro nel centro di Londra torniamo al college.
Io e Kim ordiniamo una pizza e ci addormentiamo abbastanza presto, ancora vestite.
***
I due giorni seguenti passarono velocemente e sono caratterizzati solo dal freddo e dal tempo passato con i miei amici e il mio..ragazzo(?)
Non so come definirlo.
Adesso è sera e sono sola in stanza dato che Kimberly non è ancora tornata dalla stanza di Matty.
Sono seduta sul divanetto tranquilla, fino a quando un rumore fuori dalla mia porta non attira la mia attenzione e rimpiango seriamente di non aver accettato l'invito al cinema di Vicky.
Mi dirigo verso essa e sbirciando dal... non vedo nessuno, così apro la porta e a terra trovo una scatola rettangolare piuttosto grande.
La porto dentro e poi la apro curiosamente.
All'interno trovo un vestito bianco, che provo subito non pensando neanche a chi possa avermelo mandato.
È corto e a tubino, che mi fascia perfettamente, ma con la parte posteriore lunga fino ai piedi di un materiale più leggero e velato. È veramente grazioso.
Solo dopo essermelo tolto, mi torna in mente il fatto che non ci fosse nessun biglietto.. ma non è difficile immaginare chi sia il responsabile.
La risposta è semplice, una delle solite sorprese di Tyler.
***
Il giorno successivo, appena arrivata al campus cerco il mio dolce ragazzo per ringraziarlo del regalo.
Lo trovo quasi subito, vicino al suo armadietto.
"Grazie mille Ty, hai proprio scelto bene" gli dico subito.
L'espressione sul suo volto sembra sorpresa. "Il vestito che hai lasciato ieri sera fuori dalla mia porta, mi sta alla perfezione!" Continuo contenta.
"Soph, vorrei tanto averti fatto io quel regalo, ma purtroppo non so di cosa tu stia parlando" mi risponde lui.
Rimango perplessa, na evito di continuare con le domande e cambio discorso, parlando delle lezioni della giornata. Lo lascio pochi metri dopo entrando nell'aula di filosofia e mi siedo abbastanza davanti per riuscire ad ascoltare bene la lezione.
Al posto del mio solito vecchio e noioso professore di sempre, si presenta un ragazzo sicuramente alle prime armi, molto giovane.
"La filosofia è
Conquista tutti con la sua frase piena di verità e di voglia di far piacere la propria materia.
La lezione passa davvero troppo velocemente e mi ritrovo a desiderare di aver scelto più ore di filosofia piuttosto di letteratura.
Aimè, le altre lezioni passano lentamente, ma finalmente finiscono e io non vedo l'ora di arrivare in camera per farmi una doccia calda.
Esco dal campus di fretta e mi dirico verso i dormitori, qualcuno lassù aveva preso troppo seriamente il desiderio di farmi una doccia, infatti stava diluviando.
***
Mi stendo sul letto e cerco di studiare un po', ma vengo attirata dal rumore della vibrazione del mio cellulare sul cuscino.
Nuovo messaggio.
"Piaciuto il regalo?"
Sento il cuore battermi forte nel petto, quasi volesse uscirne.
Il numero è privato e non mi permette di sapere l'identità del mittente.
Rispondo con un "chi sei?" e aspetto impaziente la risposta.
"Ora non posso dirtelo, ma lo scoprirai al ballo. Tranquilla, mi riconoscerai, troveró il modo. A venerdì"

Like a hurricane ||H.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora