CAPITOLO 14

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Harry💎
*Due ore prima*
Il mal di testa causato dall'alcool di ieri sera mi fa capire di aver esagerato.
Frammenti di ricordi mi tornano in mente come in quelle scende dei film in cui il protagonista si ricorda di aver fatto una cazzata.
"Cazzo, Soph."
Mi alzo dal letto e mi vesto di fretta, prendo l'auto e vado al suo dormitorio,
non posso lasciare le cose in questo modo.
Arrivato davanti alla porta, busso insistentemente tentando di svegliare e farmi aprire da una delle due ragazze.
Quando ció accade, mi sento deluso dal fatto che mi trovo davanti la biondina invece della mia Sophie.
"Kim, dov'è lei?"
Il suo sguardo mi preoccupa parecchio, che è successo?
"Entra Harry, ti spiego"..
***
Ancora non posso credere che lei se ne sia andata, io..non posso perderla di nuovo.
Corro tra la gente nell'aereoporto di londra cercando dei lunghi capelli ramati e degli occhi azzurri, ma è più difficile del previsto.
Sono le 9.20 e spero che il suo volo non sia ancora partito.
"Scusa sa dirmi a che ora parte il volo per new york?"
"Ne è partito uno venti minuti fa signore"
Merda, no, non è possibile, non l'ho persa, non puó essere davvero salita su quel dannato aereo!
Tutto si era concluso meglio nella mia testa, io l'avrei trovata e lei sarebbe tornata a casa con me. Ma ovviamente nulla va mai come vorrei quando si tratta di lei..
***
Kim mi fa entrare in casa, triste all'idea di non aver trovato anche la sua migliore amica aprendo la porta.
"Hai lasciato qualche maglia nel suo armadio, vuoi prenderle?" Mi chiede gentilmente.
"Si, grazie Kim" rispondo.
La bionda apre l'anta dell'armadio e mi porge due magliette. Flashback di me e Soph mi invadono la mente. Come può essere tutto finito?
Riemergo dai miei pensieri e vedo una busta sul fondo dell'armadio. La prendo e inizio a leggerla. Tengo stretto il piccolo pezzo carta mentre i segni neri scorrono sotto i miei occhi, e immagino una fragile ragazza nelle mie stesse condizioni che cerca di trattenere le lacrime.

"caro Harry

Se stai leggendo queste righe significa che io non sono lì con te, anzi potrei essere più lontana di quanto pensi.  Nessuno aveva avvisato me del casino che eri e nessuno aveva avvisato te della mia capacità nello scappare dai casini. Quindi  eccomi qui a scriverti che sono scappata, ancora, e a chiederti di non cercarmi. In questo momento sarò già troppo lontana, su un volo per New York. Non so se ci rivedremo, chissà se il destino ha scritto anche il tuo nome nella mia storia, ma rimarrai sicuramente parte della mia vita. Ti ringrazio per essere venuto a Londra, per avermi aperto gli occhi e avermi fatto ricordare cosa si prova ad essere innamorati. Mi dispiace che la vita non ci abbia riservato un lieto fine, dovrai dimenticarti di me. 

Addio, Sophie."

Mi accorgo delle lacrime che scendono dai miei occhi quando sento la carta bagnata sotto le dita. Molte domande annebbiano la mia mente: perchè è scappata? ma soprattutto, come può credere che io non vada a riprenderla?

E forse è proprio questo, lei è sicura che io andrò da lei. Quindi non lo farò, sarò io l'orgoglioso della situazione questa volta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2016 ⏰

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