сhартэя 3

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Raggiunsi la spiaggetta mezz'oretta prima dell'orario stabilito con tutti perché Catherine mi aspettava per interrogarmi su quello che era successo ieri sera quando se n'era andata: in effetti le avevo accennato che era successo qualcosa la notte prima ma, conoscendola, aveva pensato chissà cosa perciò appena la raggiunsi e le sue labbra si aprirono in un ghigno malizioso ne ebbi la conferma.

Sbuffai e iniziai a raccontarle che avevamo avuto una conversazione bizzarra sugli occhi e cose del genere, che ci eravamo tenuti per mano e poi si era offerto di accompagnarmi a casa e mi aveva dato un bacino sulla fronte.

"... e poi mi ha dato la buonanotte e se n'è andato." terminai, i suoi occhi verde chiaro si allargarono smisuratamente insieme ad un sorrisone.

"Oh, è cotto di te!" commentò e battè le mani ripetutamente come una bambina, esultando e facendomi ridacchiare.

"Ma no! L'avresti fatto anche tu, no?" obbiettai incerto e lei mi fulminò con lo sguardo.

"Ti ho mai detto che i tuoi occhi sono particolari, mi sono mai offerta volontaria di accompagnarti a casa senza una valanga di insulti? Affettuosi, okay, ma..." un ghigno malizioso fece capolino sul suo viso per la seconda volta e ammiccò.

"Okay, okay. Ma magari è solo eccessivamente gentile." ipotizzai e lei roteò gli occhi.

"No, non è affatto molto gentile con la gente, fidati. Korey lo conosce da anni e ogni volta che vado da lui e c'è anche Louis non fa altro che guardare la tv e ignorare tutti." sbuffò, e l'immagine di Louis che mi evitava appena mi presentai si fece spazio prepotentemente nella mia testa facendomi capire che forse la mia amica aveva ragione.

"Forse gli sto solo simpatico... e se è etero?!" feci esaurito, lei sorrise stranamente ancora una volta ed ebbe appena il tempo di esclamare "me la vedo io!" prima che Luke, Stacy, Korey e Louis arrivassero.

"Woah, come siete puntuali! Vergognatevi!" osservò Korey e diede un pugno scherzoso sul braccio della bionda accanto a me.

"Ciao ragazzi!" strombettò lei e si alzò dalla comoda sabbia per salutare i quattro con una stretta di mano. Esultai mentalmente  per il fatto che mi ero impegnato molto di più per prepararmi quella sera, e mi girai verso gli altri a mia volta.

Louis era mozzafiato: aveva una maglia bianca che lasciava intravedere dei tatuaggi al di sotto del sottile tessuto, dei pantaloni neri e delle Vans dello stesso colore dei pantaloni, e mi sorrideva, un sorriso luminoso quasi quanto quegli occhi blu che per un istante incerto si incatenarono ai miei e mi osservarono attenti.

"Ciao Korey! Luke, Stacy!" mi decisi a dire, abbandonando un attimo Louis con lo sguardo e stringendo la mano a tutti, poi guardai il ragazzo dagli occhi blu.

"Ciao Louis." dissi infine, lui si avvicinò di più arrivando al mio orecchio, e il profumo di lavanda mi andò al cervello facendomi avere un capogiro per la sua intensità. Mi sussurrò, "Ciao ricciolino." e mi posò un bacio sulla tempia a cui arrossii senza contegno.

Tutto quello che faceva era così sexy, e non si impegnava neanche.

Stacy fece un gridolino eccitato a quel gesto e iniziò a scambiarsi occhiate e sorrisoni con Cath che mi fecero pensare, ma scrollai le spalle e tornai a guardare il bel ragazzo di fronte a me sentendo il cuore rimbombare più forte della densità del sale nell'acqua.

"Fatevi una passeggiata lungo la spiaggia fino a che non vengono Abby, Amanda e Ashley." propose Catherine, io la fulminai con lo sguardo.

"Cath, non..." "Non vuoi?" mi interruppe Louis mentre stavo per fare una sgridata alla mia migliore amica per dirle di non intromettersi.

Bonfire  Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora