<<Il portafoglio>> sbraitò l'uomo.
Era lo stesso del vicolo.
<<Il portafoglio o la tua ragazza muore>> ripeté l'uomo mentre le stringeva il collo.
La guardai un attimo e aprii la borsetta pronto a dargli tutti i soldi che avevo.
<<No>> disse Lyn, il tono duro ma calmo e le parole chiare e concise. Era tornata ad essere la Lyn della mattina che cercava la frusta e metteva paura, veramente tanta paura.
Lui si girò verso di lei.
<<Cosa hai detto?>> chiese mentre le stringeva la gola.
<<No>> rispose, e nel farlo, gli diede una ginocchiata ben piazzata alla pancia.
L'uomo rimase senza fiato, si piegò e mollò la presa alle mani di Lyn, lei ne approffitò per dargli il pugno destro sulla guancia talmente forte da stenderlo, l'impatto con il suolo gli fece perdere i sensi.
<<Corri!>> mi disse prendendo la mia mano, facemmo il tragitto verso casa il più velocemente possibile e ci lasciammo alle spalle l'uomo.
Entrammo nell'attico e tirai un grosso respiro di sollievo.
<<Stai bene?>> le chiesi.
<<Sì, e tu?>>
<<Anch'io>>
<<Avresti pagato sul serio?>> mi chiese.
<<Sì>>
<<Perché?>>
Già, perché?
<<Perché non ti avrei mai lasciata morire>> risposi sinceramente.
<<Buonanotte>>
<<Buonanotte>>
Andai in camera, tolsi i panni della drag queen e mi sedetti sul bordo del letto.
L'adrenalina era andata via ed io rimasi sotto shock spaventato a morte, non mi ero reso conto del pericolo che avevamo corso fino a quel momento e neanche del pericolo che correvo con Lyn.
Aveva steso quella persona con una facilità incredibile ed era più alta e forte di me.
Io te l'avevo detto di lasciarla andare, disse la mia coscienza.
Ti prego, non adesso, le risposi.
Iniziai a tremare come una foglia ma non volevo piangere anche se sapevo che mi avrebbe fatto bene.
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L'avevo guardato sparire nella sua stanza, spaventato.
Non si aspettava quell'uomo e, di certo, non si aspettava che io sapessi, e potessi, mandarlo al tappeto con una tale facilità.
Mi avvicinai alla sua camera da letto e lo osservai.
Si era cambiato, non indossava più la maschera della drag queen, aveva le mani appoggiate sulle ginocchia e lo sguardo fisso sul pavimento.
Lo guardai per un po' non sapendo cosa fare, poi decisi.
Entrai in camera sua e mi fermai davanti a lui.
Lui alzò la testa e mi guardò. Aveva un'aria così stanca e gli occhi che gli brillavano a causa delle lacrime che non aveva ancora versato.
Lo abbracciai d'istinto e lui iniziò a piangere mentre ricambiava l'abbraccio.
Rimanemmo abbracciati anche quando ci stendemmo sul letto e lo guardai addormentarsi.
<<Mi dispiace, buonanotte Thomas>> sussurrai mentre prendevo sonno anch'io.
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Rendimi libera
RomantizmLui è una drag queen famosa a livello internazionale. Lei fa un lavoro particolare che la porta a viaggiare molto spesso. Lui ha 25 anni. Lei ne ha 23. Lui è alto. Lei è un tappo che cammina. Non hanno niente in comune eppure il destino li farà inco...