Capitolo I: L'incontro

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... Lui sbagliò strada. Si ritrovò in un vicolo cieco illuminato da un solo lampione, con un brutto presentimento e un'incredibile voglia di tornare a casa.

Sapeva di essere vicino, aveva riconosciuto la strada, aveva solo sbagliato traversa, bastava tornare indietro, ma non fece in tempo a muovere un passo che si trovò davanti un tizio armato.

<<Dammi i soldi>> sbraitò l'uomo.

Lui era paralizzato dalla paura.

<<Dammi i soldi>> ripeté l'uomo puntandogli la pistola addosso.


Saltava e correva sui tetti, aveva finito per oggi, si sentiva soddisfatta da quello che aveva appena portato a termine, ma aveva ancora molta strada da fare prima di arrivare a casa.

Si fermò per togliersi la maschera e saltò su altri palazzi, veloce, agile e silenziosa, la luce dei lampioni non arrivava dove si trovava lei quindi poteva correre indisturbata.

Atterrò su un altro palazzo, ma perse l'equilibrio e precipitò, tentò di aggrapparsi al muro ma riuscì solo a far leva sui piedi per saltare da un palazzo all'altro nel tentativo di frenare la caduta, era troppo tardi per prendere la frusta.

Piombò addosso a qualcuno.


Era per terra, la schiena schiacciata contro l'asfalto e qualcuno a cavalcioni su di lui, l'uomo armato era scappato.

Si guardarono negli occhi.

Quelli di lui sembravano oro fuso sotto la luce del lampione, quelli di lei ametiste.

Lei si alzò di scatto e corse via.

Lui non fece in tempo a sedersi che lei era già sparita.




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