Correvo al buio, cercando di orientarmi in quel grande labirinto pieno di corridoi e stanze vuote.
Mi trovavo in un grande magazzino, abbandonato da diversi anni e lasciato a se stesso. Alcuni muri erano crollati a causa della scadente edilizia, così come le scale e il pavimento.
L'odore che permeava l'aria era intenso e fastidioso, un misto di muffa e odore stantio che rischiava di farmi rimettere tutta la cena precedente.
Eravamo stati veramente intelligenti a voler controllare quell'edificio all'una di notte, con una piccola torcia e un paio di armi. Non potevamo di certo farlo con il sole alto nel cielo e un minimo di luce filtrante dalle grandi finestre rotte, sarebbe stato troppo facile per noi.
Un ringhio basso, profondo e gutturale catturò improvvisamente la mia attenzione. Rallentai il passo, guardandomi attorno con circospezione pronta a sparare un colpo in caso di minaccia.
Mi erano rimasti due proiettili nel caricatore, avrei dovuto usarli con molta attenzione per non rimanere senza, prima di essere riuscita a ritrovare Jason e Mark.
Un'altra volta quel ringhio famelico, molto più in vicinanza del primo.
Decisi di fermarmi, cercando di vedere attraverso il buio che mi circondava da ogni parte.
Incrociai lo sguardo di due occhi gialli, con pupille verticali e allungate come quelle di un gatto.
Peccato che io sapessi che non si trattava di un dolce gattino.
Inghiottii la saliva, aspettando il momento giusto per colpire quell'essere, che con un passo felpato mi stava venendo incontro, probabilmente degustando già il sapore del mio sangue nelle sue crudeli fauci.
Nel momento esatto in cui decise di balzarmi addosso per eliminarmi, feci fuoco con la pistola, mirando esattamente alla testa.
Con un latrato di disperazione il lupo mannaro si gettò a terra, privo di vita.
"Meno uno, ora passiamo agli altri" Sussurrai riprendendo a correre, cercando disperatamente di sentire qualche suono che mi facesse percepire la presenza degli altri cacciatori in quel luogo.Ci eravamo scontrati con un intero branco di licantropi, creature molto simili ai lupi ma dall'animo demoniaco. Dopo la prima feroce battaglia, i lupi sopravvissuti si erano sparpagliati per l'edificio, costringendo me Mark e Jason al loro inseguimento. Non ci eravamo nemmeno messi d'accordo, ma nell'immediatezza della situazione avevamo preso strade diverse, senza preoccuparci delle conseguenze.
Ora mi trovavo nel bel mezzo del nulla, con solo un colpo di quegli speciali proiettili d'argento, e nessuna via di comunicazione.
Un altro ululato, questa volta pericolosamente vicino a me. Non potevo sbagliare il colpo, altrimenti non avrei avuto altre possibilità.
Appena avvistato il feroce lupo che stava correndo verso di me, presi la mira e feci fuoco.
Con un agile balzo il felino si gettò di lato, evitando così la pallottola d'argento che si conficcò precisamente nel muro dietro di esso.
Abbassai la pistola, e senza aspettare di venire nuovamente attaccata, iniziai a correre perdifiato cercando di mettere più distanza possibile tra me e la creatura.
Mi ripetevo di continuare a correre, cercando di dosare il respiro e di non fare rumore, sperando nell'aiuto di un qualche miracolo divino.
Un paio di mesi fa avrei detto di non credere ai miracoli o a Dio, ma avrei giurato lo stesso anche per quanto riguardava gli angeli, e mi ero dovuta ricredere almeno su quello.
Pensavo ormai di dover lottare con i pugni contro il licantropo, quando finalmente girando l'angolo di un ennesimo corridoio finii precisamente contro Mark.
"Stai bene?" Disse rimettendomi in piedi con la forza.
"Lupo" Ebbi appena il tempo di dire, prima di essere improvvisamente attaccati da quella bestia.
Gli artigli mi graffiarono la spalla, che solo da poco aveva ripreso a funzionare correttamente dopo la ferita da coltello. Mi gettai a terra, rimanendo molto lontana dalla bocca e dalle zanne, che sapevo essere molto pericolose.
Fortunatamente i lupi mannari non erano in grado di trasformare come loro gli esseri umani. La loro mutazione faceva parte del patrimonio genetico, per questo i geni del lupo erano strettamente ereditari. Tuttavia le loro zanne erano molto affilate e contenevano un letale veleno, in grado di uccidere con un solo piccolo morso.
Mark riuscii a tirare a segno due colpi di pistola, ferendo mortalmente il licantropo davanti a noi.
"Quanti colpi ti sono rimasti?" Chiesi tirandomi su e raggiungendolo velocemente.
"Non molti, credo che dovremmo trovare Jason e andarcene da qui" Rispose lui sfiorando delicatamente con le mani i segni che mi erano rimasti impressi sulla pelle.
"Va tutto bene, sbrighiamoci." Dissi cercando di prendere una decisone sulla direzione da seguire.
Fortunatamente venni aiutata da un assordante rumore di vetri rotti, segno di una lotta al piano superiore.
Iniziai subito a correre in quella direzione, sentendo i passi di Mark a poca distanza da me.
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La cacciatrice con le ali
ParanormalE' un mondo pericoloso quello in cui vive Strawberry, 19 anni. Forze oscure e maligne provenienti dall'inferno si nascondono e vivono tra gli uomini, e solo poche persone sono a conoscenza di questa crudele realtà. Sono cacciatori, ed utilizzano tut...