-"Lizzy cara, scendi un attimo" mi urlò mamma dal piano di sotto.
-"emme cosa c'é mo neanche la domenica posso dormire in pace" urlai assonnata mettendomi il cuscino in testa per non sentire niente.
-"ti ho detto scendi!" Urlò piuttosto convinta.
Già mi ero infastidita. Mi alzai dal letto e con i capelli arruffati e una canotta lunga che copriva i pantaloncini.. e gli occhi di una che si era appena svegliata sono scesa. Le immagini sono sfocate. Non riesco a vedere chi c'é in casa apparte quella rompiscatole di mia madre.Vidi una figura maschile.
Oh cazzo. Era un ragazzo. Corsi come un razzo su.. senza ancora farmi vedere. Mi sistemai i capelli facendomi una coda di cavallo e mi lavai il viso tanto da farmi sembrare sveglia anche se non é così.Scesi facendo finta di non aver visto nessuno.
-"eccoti qui finalmente. Lizzy lui é Zack. Il figlio di una mia amica che é dovuta partire urgentemente per Londra a casa di un incidente e lui resterà a vivere con noi per qualche mese, quindi cerca di farci amicizia e di non litigarci come al tuo solito fai"
Mi si spalancarono gli occhi. É un figo della madonna!
Occhi di ghiaccio sorriso da paradiso e capelli sul castano chiaro con quel ciuffo aiuto. Sto impazzendo!Non riuscii a parlare. Le uniche parole che mi uscirono:
-"Piacere Lizzy!" Porgendogli la mano.
-"piacere Zack" mi strinse la mano sorridendomi e guardandomi dritto negli occhi.
Avete presente il paradiso.. ce l'ho davanti agli occhi.Aspetta e Samuel? Stiamo insieme? Non ci sto capendo più niente. Arriva sto figo e mi stravolge la vita.
Mi squilla il telefono una scusa per andarmene da quel paradiso di sguardi. É samuel. Che devo dire? Aiuto!
-"ehy bella"
-"ehy bello" ci diciamo.
-"tutto bene?" Mi dice.
-"si, perché" gli dico.
-"ti sento un po' nervosa? É per via di ieri?"
-"no, ma che dici, é tutto apposto" dico un po' nervosa all'udire dei passi dietro di me.
-"sicura? Vuoi fare una passeggiata?" Mi dice convinto.
-"adesso? Ma sono le 9.00! E io sono ancora in pigiama..dai facciamo un altra volta okay? Ora ti devo lasciare ciao!"
-"ok ciao" mi dice deluso.Sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla appena chiudo il telefono.
-"É il tuo ragazzo?"
Una voce dolce ma abbastanza stuzzicante. La riconosco é Zack cazzo.Mi giro.
-"si. Problemi?"
-"mmh...
No" dice con un sorrisetto malizioso.
-"beh che vuoi? Perché sei venuto nella mia stanza. E poi non si usa bussare?"
-"ora vivo qui"
-"piacere. É casa mia. Non puo fare tutto quello che vuoi quando vuoi." Urlo furiosa.
Fa un sorrisetto malizioso. Già lo odio.
-"ahaha la bimba si sta alterando" mi stuzzica.
Divento rossa dalla rabbia. Questo ora che mi sono riuscita a mettere con Samuel doveva spuntare. Uffaaa.-"senti o esci immediatamente fuori dalla mia stanza o ti prendo a calci! Hai capito!" Urlo furiosa.
Lui uscì ridendo per la scenetta.
Grr. Ho voglia di prenderlo a schiaffi però é maledettamente sexy.Bussano alla porta di nuovo. Mo giuro che lo picchio. Apro la porta bruscamente e urlo:
-"Che vuoi" non notando che era mia madre. Ops. Rimase sbalordita.-"che dici ti vuoi calmare. Ti sei alzata con la luna storta?" Mi urla.
-"scusa eh" lasciandola nentrare.
-"senti cerca di comportarti bene per il tempo che Zack rimarrà qui da noi. Se no giuro passerai i guai. Lui starà nella stanza affianco alla tua. Gli ho detto che per qualunque cosa puó contare su di te. E NON FARMELO RIPETERE.. OVVIAMENTE NON FARMI FARE NEANCHE BRUTTE FIGURE."Fantastico. Non poteva andare peggio.
-"va bene" rispondo abbastanza infastidita mentre esce sbattendo la porta.
L'avrei mandata a fanculo. Ma ho promesso a papà che non avrei trattato male la mamma durante la sua assenza.
Mio padre é partito per l'Alaska qualche tempo fa per lavoro deve stare lì per un anno e più. Mi manca un casino. Con lui era tutto più facile. Papà perché non sei qui affianco a me. Mi manchi.
**É già mattina. Quell'odiosa sveglia. Sono le 07.00 mi alzo e corro in bagno. Mentre sto per infilarmi nella doccia entra qualcuno nel bagno. Senza bussare. Cazzo. Menomale che ho l'asciugamano attorno a me per coprirmi.
Chi era. Quell'odioso.
-"MA CHE SEI IMPAZZITO! COSA TI SALTA IN MENTE! TI SEMBRA CHE QUI PUOI FARE QUELLO CHE TI PARE E PIACE COME SE FOSSI A CASA TUA! ALMENO BUSSA PRIMA DI ENTRARE IN BAGNO PERVERTITO!" gli urlo in faccia.
Che faccia tosta non esce. Ride. Come un deficiente. Divento rossa per la rabbia.-"uh che bocconcino. Ti sei arrabbiata di nuovo! Ahah ti dona quell'asciugamano bianca. Anzi staresti ancora meglio se te la togli hhah" basta ho perso le staffe.
Mi avvicino e gli tiro uno schiaffo in faccia. Non tanto forte ma da fargli capire che ha esagerato.
-"okay scusa..ahah scherzavo.. " ridendo maliziosamente e continuando a guardarmi negli occhi.
-"Ora vattene e lasciami in pace ora e per sempre.. ricordati che sono fidanzata" gli dico con un tono di voce abbastanza alterato.
Lui mi guarda. Si avvicina di scatto e con due dita mi tiene alto il mento facendo incrociare di nuovo gli sguardi. Cazzo.
-"MAI." dice sussurando nel mio orecchio. Mi lascia ed esce dal bagno. Questa volta chiudo a chiave.
Mi appoggio alla porta pensando a quello che era appena successo.
Lo odio. LO ODIO.
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Io Sua Lui Mio
RomanceIn un piccolo quartiere di Manhattan, vivevano due ragazzini entrambi di 12 anni, lei si chiamava Lizzy e lui Samuel. I due erano migliori amici fin da bambini, erano inseparabili, passano gli anni credendo che la loro é solo amicizia, però col pass...