Justin P.O.V.
Erano le tre del mattino quando ci fermammo all'autogrill, per una sosta.
La strada da fare ancora non era molta.Ero molto agitato,se qualcosa fosse andato storto,le conseguenze da pagare sarebbero state molto care... e la cosa che mi tormentava di piú era che,se sarebbe successo qualcosa la colpa sarebbe stata esclusivamente mia; sono stato io a costringerli a rischischiare e non me lo perdonerei se qualcosa andasse storto.Dopotutto,nonostante siano dei deficenti patentati, li voglio bene come fratelli.
Io:" un'altro paio di km e siamo arrivati a Las Vegas" dissi attirando l'attenzione dei ragazzi, che fumavano una sigaretta, nella speranza di rilassardi almeno per qualche minuto. "A momenti dovrebbe chiamare Jason per dirmi dove e situata,precisamente, la villa dello stronzo" continuai accendendo l'ennesima sigaretta.
Jaxon:" Jason sarebbe quel tuo famoso amico hacker?" Chiese facendo un ultimo tiro alla sigaretta prima di buttarla.
Annuì distratto.
Io:" ma le ragazze?" Chiesi dopo essermi accorto che non erano con noi.
Derek:" dormono... ho preferito non disturbarle" disse seriamente "sono stati dei giorni molto intensi per loro" concluse sospirando.
Justin:" già... forse é meglio se ripartiamo" dissi camminando verso la mia macchina.
Adeline P.O.V.
Aprii lentamente gli occhi cercando di capire cos'era in rumore che mi aveva svegliato.Una volta messo a fuoco ciò che mi circondava notai che ci eravamo fermati ad un'autogrill e che mio fratello non era più in macchina con me e Miley,così guardai fuori dal finestrino cercandolo con lo sguardo.
Ma fallendo ,scesi dall'auto cercando di non fare rumore, per non far svegliare Miley. Avevo bisogno di sgranchire un po' le gambe e di mettere qualcosa sotto i denti.
Entrai nel bar e la prima cosa che feci fu quella di usare la toilette. Quando ebbi finito uscii dal bagno e mi avvicinai alla vetrinetta dei dolci, dove la prima cosa che notai fu un cornetto al cioccolato. Che acquolina!.
Stavo per chiamare il cameriere dietro il bancone per ordinare,ma poi mi ricordai di non avere soldi con me.
Amareggiata,uscii dal bar per tornare alla macchiana,quando vidi mio fratello qualche metro distante a chiacchierare con i suoi simili. Avevo intenziome di raggiungerlo, ma lui mi risparmió la fatica, si girò e una volta che mi vide iniziò a camminare nella mia direzione. Mi raggiunse.
Derek:"hey, tutto okey?" Mi chiese un po' perplesso.
Io:" si,non proccuparti..." risposi "hai dei soldi con te?" Chiesi diretta.
Mentre lui rovistava nelle tasche alla ricerca di monetine, mi accorsi che dietro di lui c'era la ciurma al completo. Mi sento fuori posto con tutti questi "ragazzacci" intorno a me.
Derek:"tieni ... ma cosa devi farci?" Mi chiese dandomi qualche dollaro.
Io:"ho fame" dissi,facendolo ridacchiare.
Entrai di corsa nel bar seguita dai ragazzi.
Io:"mi scusi, potrei avere quel cornetto al cioccolato" chiesi al ragazzo superfigo dietro il bancone.
Ragazzo:"ecco a te dolcezza" mi diede il cornetto. Fu in quel momento che mi imbambolai a guardarlo:addominali scolpiti che venivano fasciati perfettamente dalla camicia attillata,poi la bocca carnosa e...e... bhe era stupendo.
Probabilmente avevo assunto la faccia da ebete che sbavava,anche perché il cameriere iniziò a sventolarmi la mano davanti agli occhi. Riaquistai le mie capacità celebrali e ancora più imbarazzata cercai di formulare una domanda di senso logico.
Io:"q-quanto ti devo?" Chiesi balbettando per la figura di cacca che avevo appena fatto.
Ragazzo:" non preoccuparti bambolina, offre la casa" disse facendomi l'occhiolino e di conseguenza fecendomi arrossire ancora più di quel che ero.
Io:"grazie..." quasi sussurrai, imbarazzata.
Mi girai per uscire e mi ritrovai davanti Derek che mi guardava storto. Oh andiamo...non sarà mica geloso?.
Derek:"si è fatto tardi,andiamo" disse trascinandomi per il polso fino all'uscita.
Ragazzo:"hey aspetta..." mi girai " hai dimenticato lo scontrino" disse dandomi il pezzo di carta.
Gli sorrisi cordialmente, prima di essere spinta fuori dal bar da mio fratello.
Derek:"che diavolo ti dice il cervello eh?" Mi sussurrò all'orecchio. Non lo risposi,mi limitai ad alzare gli occhi al cielo e ignorandolo camminai fino alla macchina.
Mentre aprivo lo sportello, con la coda dell'occhio notai che Justin era leggermente arrabbiato. Leggermente ,per modo di dire, perché da come sbattè lo sportello della sua adorata ranger rover...era molto arrabbiato. Forse sarà successo qualcosa con Stefan...
Entrai in auto e Miley domiva ancora.
Derek mise in moto e partì a tutta velocità. Abbassai il finestrino per buttare lo scontrino quando notai che su di esso c'era scritto qualcosa.
Questo è il mio numero ******** Contattami♥.
Oh,porca la p-----a ,dev'essere il cameriere strafigo...
Justin P.O.V.
Però niente male la Collins, provarci col quel cameriere da quattro soldi. E io che pensavo fosse una ragazza seria.
Quando uscii dal bar fumavo di rabbia e per di più non ne capivo nemmeno il motivo. Non posso essere geloso di qualcosa che non e nemmeno mio... vero?.
Cercai di non pensarci e raggiunsi la mia macchina. Senza rifletterci sbattei lo forte lo sportello,tanto che pensai di averla rotta. Misi in moto e partii a tutta velocità cercando di rimuovere dalla mia testa il sorriso da ebete di quel cameriere del cazzo.
Lo squillare del mio I-phone mi fece ritornare con i piedi per terra.lo presi e la mia rabbia non fece che aumentare quando sullo schermo lessi il nome di Stefan. Accettai la chiamata.
Io:"che cazzo vuoi Stefan?" Quasi urlai.
Stefan:"abbassa i toni bimbo..." ridacchió "sono appena stato dalla piccola Collins,e indovina un po'?" Chiese tornando improvvisamente serio "lei e il fratello non erano a casa...così mi sono incamminato a casa tua e ho scoperto che nemmeno lì c'era ... pensa un po',sono andato anche dalla mammina di Miley e la mamma mi ha riferito che è andata a fare un piccola vacanza con Adeline... esigo delle spiegzioni" affermò,facendo avverare la mia più grande paura . Che cazzo gli dico adesso? Sono fottuto
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Run or Die ||Justin Bieber||
Fanfiction"È da un po' che non ci vediamo...già...da quando ho fatto quella sorpresina a tua mamma" continuò il suo lurido discorso assumendo un espressione compiaciuta, quando ,il biondo che fin'ora non faceva altro che guardarlo con uno sguardo omicida,si d...