Corro per il corridoio in cerca di mio fratello. La conversazione avuta poco fa con il professore pazzo, soprannome appena acquisito, mi ha scombussolata un pò.
Mi trovo davanti ai dormitori. Non ho la più pallida idea di dove sia mio fratello.
Dopo vari tentavi, girando avanti e indietro e bussando alle porte di tutte le stanze, rinuncio nelle ricerche.
Decido quindi di tornare in camera mia ,ma improvvisamente una nuova fitta alla testa mi fa chiudere gli occhi e stringere i denti. È più forte delle altre, quasi cado al suolo.
Riapro gli occhi e come l'altra volta una macchia nera dietro il corridoio sbuca dal nulla.
Questa volta sono decisa a seguirla, così inizio a correre.È molto veloce, la testa mi sta per esplodere e ho le vertigini, a mala pena mi reggo in piedi e sono costretta a rallentare.
Quella strana figura nera sembra rallentare con me, il che è molto strano.
Le fitte stanno diminuendo, non sento quasi più nulla.-DIO MIO! RAGAZZA STAI BENE?? SOPHIA GIUSTO?-sento una voce maschile molto opaca dietro di me, così mi volto per guardarlo. È Demon.
Mi giro nuovamente ma l'ombra è scomparsa.
Le fitte si fanno sentire di nuovo e sono costretta ad appoggiarmi al muro. Sento dei dolori fortissimi alle orecchie, altri alle tempie, altri ancora agli occhi che sento lacrimare. Lultima cosa che vedo prima di finire a terra del tutto e svenire, è Demon che urla qualcosa e corre verso di me spaventato.Apro lentamente gli occhi. La vista è ancora ovattata.
Mi alzo lentamente ma ogni muscolo fa un male cane, sopratutto la testa.
La vista torna normale ogni secondo che passa e davanti ai miei occhi si presenta una camera da letto.
È maschile, lo posso dedurre dagli abiti sulla scrivania e tutto il disordine che si trova sparsa per la camera.
Del tutto però, non è male, il letto è comodo, con lenzuola nere come la pece e un cuscino dello stesso colore. Le pareti richiamano i colori del grigio, con qualche ornamento in nero che si addice molto al colore della scrivania e dell'armadio, apparte che del letto.Cerco di alzarmi dal letto ma le gambe sono come paralizzate, ma questo non mi impedisce di provare. Dopo vari sforzi, riesco a mettermi in piedi, appoggiata però al legno nero del letto con entrambe le mani.
Passo rapidamente le mani dal letto alla sedia per arrivare infine alla scrivania.
Ci sono molte carte, pergamene, inchiostro e così via.
Inzio a sfogliare qualche foglio in cerca di qualche nome, quando trovo un foglio con un simbolo strano sopra.
È lo stesso che mi ha mostrato il professore, uguale in tutto e per tutto, ogni simbolo, ogni colore.-Bene, ti sei ripresa e stai anche curiosando tra le mie cose...- sento dire improvvisamente. È Demon.
Non capisco più niente. Perché ho questi giramenti e per quale motivo sono qui, con questo.-Perché sono qui?!- dico io, le parole escono fuori da sole, non potevano più rimanere all'interno.
-Non solo ti accolgo in casa mia, dopo averti raccolta da terra perché ti sei sentita male, hai anche il coraggio di rivolgerti a me in questo modo?- dice lui incrociando le braccia al petto.
-Io non ti ho chiesto nulla.-
-Volevi rimanere lì per terra? Scusatemi tanto, non mi preoccuparò più, ti lascerò morire lì.- dice questa volta girandosi e dandomi le spalle.
-Aspetta, perché morire?- chiedo sorpresa.
-Non ti sei accorta che dalle tue orecchie usciva sangue?!- Demon si volta per guardarmi, è davvero sorpreso, le sopracciglia sono inarcate e gli occhi gialli, che ora splendono con la luce del sole entrata dalla finestra come due stelle nella notte, sono spalancati.
-Cosa? Sangue?- rimango sorpresa con lui, ricordo un dolore fortissimo ma non il sangue.
Porto lentamente le mani su di esse, e solo ora noto una fascia che gira intorno alla mia testa coprendo anche le orecchie.
Tolgo lentamente la benda e continuo a non sentire cambiamenti. Premo ovunque ma non ho dolori, nè sento sangue, né cicatrici, niente.
-S..sono già guarite...- dice improvvisamente Demon dopo quel lungo silenzio.
-Pensavo di essere l'unico ad essere in grado di guarirmi così velocemente.- continua lasciandomi ancora più confusa.
Uno dei miei poteri è quello di guarire in fretta.
Mi siedo nuovamente sul letto guardo Demon negli occhi, cosa che fa anche lui.
-Vestiti dai...tra poco hai lezione-
-Come tra poco?- come sarebbe a dire? Poco fa abbiamo finito, a meno che...
-Ma da quanto sono qui?-
-Sei svenuta ieri pomeriggio, sei stata tutta la notte qui.-
Perfetto, sono imbarazzatissima. Ho dormito nel suo letto e per di più me la sono presa con lui.
-I panni sono lì, sul comodino con un cornetto, purtroppo era rimasto solo quello in cucina.- dice rimanendo serio, i suoi occhi ritornano a spegnersi, ritornando freddo e distaccato. Quando oramai è quasi fuori mi alzo dal letto e prendo i panni riposti sul comodino.
-Grazie...- sussurro prima di vederlo uscire fuori, non ricevendo alcuna risposta.Dopo essermi vestita e aver riconosciuto i miei abiti, esco velocemente dalla camera e dirigendomi in classe addentando il cornetto ormai freddo.
Quando entro il professore ancora non è arrivato e mi siedo accanto a Dylia che si alza appena mi vede entrare.
-Dio mio! Stai bene? Non sei rientrata ieri sera, nessuno ti aveva vista...mi hai fatto pensare il peggio Sophia.- afferma guardandomi preoccupata per poi abbracciarmi.
-Tranquilla, sto bene- cerco di tranquillizzarla. Purtroppo non ci riesco e comincia l'interrogatorio post-ramanzina.
-Dov'eri? Perché non sei rientrata?-
E ora? Cosa le dico?
La prima cosa che mi viene in mente è Demon ma non posso dirle che sono svenuta, che ho dormito nel suo letto e che le mie orecchie sono tipo esplose.
-Sono andata da mio fratello..non lo vedevo da tanto e trovandomi lì mi sono addormentata con lui ridendo e scherzando su quello che facevamo da piccoli...- dico io cercando di essere il più realistica possibile.
-Mi hai fatto prendere un colpo e tu stai con tuo fratello... vabbe, sono io che esagero un pò dai- dice iniziando a ridere, trascinandomi nella sua risata.La professoressa Ahnry, di storia dell'acqua, entra in classe e inizia a spiegare.
Spiega talmente veloce che in tre ore abbiamo quasi finito tutto il libro, ma dice che questo è il suo metodo, spiega tutto in una volta e passa subito alla pratica, ma nel corso dell'anno accademico, ritorna ad approfondire.Dopo aver passato un'intera giornata con storia della terra e smaterializzazione, vado in biblioteca per cercare qualcosa che riguardi quello strano simbolo che tanto mi affascinana.
La biblioteca è enorme. Grandi libri impolveriti, consumati dal tempo riempiono immensi scaffali. Sono ancora stanca per quello che mi è accaduto ieri nonostante la lunga dormita, ma sono determinata a scoprire qualcosa di più, magari cercando anche un libro che spieghi perchè ho questi continui dolori alla testa.

STAI LEGGENDO
The Contract
FantasiI miei genitori sono divorziati e mio fratello è morto qualche anno fa ma non mi è stata mai detta la causa. Da quando avevo cinque anni sono stata portata da mia nonna perchè ero rifiutata sia da mia madre che da mio padre. Non avevo molti amici, n...