Sono rimasta sola davanti a questa scuola, sola come un cane. Prendo le mie valigie, per quanto possa essere difficile ce la faccio, ma sembro un attaccapanni. Ho posizionato due valigie in una mano, due nell'altra e ho posato i borsoni, uno per ogni coppia di valigie, in modo di affaticarmi il meno possibile. La mia prima missione sarà trovare la preside e chiedere spiegazioni, e visto che dovrò rimanere qui, magari trovare anche un posto dove dormire. Entro nell'istituto e mi guardo intorno. È enorme, sembra una città. Per fortuna appena si entra c'è una cartina orientativa, meno male, mi farà molto comodo. Guardo attentamente, da quello che capisco sono 6 cartine,tutte della stessa dimensione. Saranno i vari piani. Io mi trovo al centro di tutto ciò. Ci sono 5 piani più il piano terra, a sinistra ci sono i dormitori, ma l'ultimo piano è segnato in rosso con su scritto
"SOLO LUNATI E SOLATI." Mi scappa una piccola risata a leggere quei nomi. -Che razza di nomi sono- continuo, ma stavolta ad alta voce senza neanche accorgermene.
-Cos'hai contro di noi mocciosa!?- Mi volto lentamente e davanti a me un ragazzo dagli occhi gialli mi guarda in malo modo, quasi come se mi volesse sbranare.
-Allora!?- continua lui.
-Non ha nulla contro di voi. - ribatto io.Mi guarda stranito per poi andare verso sinistra dandomi le spalle, che gente strana,si comincia bene.Continuo a guardare la cartina, le classi sono dall'altro lato, cioè a destra.
Al centro c'è un'immensa sala pranzo, che a quanto pare ha un soffitto alto cinque piani e la preside si trova vicino al dormitorio, fuori c'è un giardino grandissimo. Mi dirigo velocemente verso l'ufficio della preside, devo continuare per il corridoio a sinistra, svoltare a destra, superare due corridoii
svoltare di nuovo a sinistra e mi trovo davanti alla presidenza. Purtroppo, non so come, ma non giro al secondo corridoio, e sbaglio strada, mi sono sicuramente persa, tanto per cambiare. Così decido di chiedere indicazioni a qualcuno. In lontananza vedo una ragazza un pò più bassa di me, con dei capelli biondi come l'oro, ed è accompagnata da una ragazza con lo stesso colore di capelli. Hanno gli occhi azzurri per la prima, verdi per la seconda. Mi avvicino di più cercando di essere il più veloce possibile.
-Scusate, sono nuova, mi potete dire dove si trova l'ufficio della preside?-chiedo io di fretta e furia
-Ma certo, magari ti ci accompagnano noi- dice la prima ragazza sorridendo dolcemente. È davvero bellissima e anche molto dolce.
-Non volevo disturbare tanto per questo...-
-No no no, nessun disturbo anzi, dai ti accompagnamo- dice adesso la seconda, è sorprendente vedere come sono dolci queste ragazze quando prima ho incontrato quel ragazzo così scorbutico. -allora piacere io sono Tina e lei è Funia- dice la prima ragazza -Io sono Sophia, piacere mio. Per caso siete sorelle? Siete quasi uguali-
-In realtà no, ma siamo delle Airly, è normale vederci quasi uguali, siamo specializzate nella dominazione dell'acqua. Tu invece? Non capisco quale sia la tua dominazione, significa che la tua famiglia è molto brava a camuffarsi- dice Funia guardandomi pensierosa
-Sinceramente non so quale sia la mia dominazione..anche perché io non ho poteri..- dico io tutta d'un fiato. Loro mi guardando con la bocca aperta come se avessi detto la cosa più strana del mondo.
-quindi ci vorresti dire che non hai poteri?!?- dicono in coro
-Beh...effettivamente si...-
Arriviamo davanti alla presidenza. -Eccoci- dice Tina -Cerca di non perderti- Continua sforzando un sorriso
-Grazie senza di voi mi sarei persa, ci si vede- mi salutano con la mano e tornano indietro.
Io mi giro e afferro la maniglia della porta e apro velocemente, poso le valigie davanti alla porta e chiudo la porta. Una signora con capelli neri, occhiali quasi sulla punta del naso mi osserva attentamente fino a quando non si apre in un radioso sorriso.
I suoi occhi sono pieni di gioia e quel colore cristallino si accende.
-Vorrei avere delle...-
-Spiegazioni ovvio. Mi presento, sono la preside Zanfolder e tu sei Sophia, questo lo so. Sei appena arrivata vedo- dice guardando le valigie dietro di me.
-Beh si, quindi se mi fate il favore di spiegarmi in fretta e magari mandarmi a casa, mi fareste un grosso favore.-
Mi guarda attentamente per poi alzarsi.
-Senti mia cara Sophia, tu sei qui perché sei una dominatrice molto potente, e come tale devi rimanere qui e seguire dei corsi. Ho già provveduto alla tua camera, è la 347, terzo piano, ultima porta a destra. Avrai anche una compagna ovviamente per non farti stare sola, ma se per caso volessi rimanere da sola, beh, provvederemo anche a quello.-
Rimasi sbalordita, quante attenzioni per una ragazzina.
-Senta, forse non sono io la persona che cercate, io non ho poteri-
-Cara, sei tu quella che cerco, sprigioni energia da tutti i pori.-
-Quindi cosa dovrei fare?- dico rimanendo il più calma possibile
-Puoi iniziare con andare nella tua camera. Nel frattempo le valigie ti seguiranno- dopo quelle parole, la preside Zanfolder muove le mani facendo alzare in volo le mie valige e dice a bassa voce:"Seguitela"
Rimango sbalordita, ha davvero fatto levitare le mie borse!
Decido di trovare la.mia stanza così esco fuori salutando la preside e chiudendo la porta dopo che anche le borse siano uscite. Seguo le indicazioni della preside e arrivo davanti alla camera 347. Le chiavi si materializzano davanti a me e io le afferro senza pensarci due volte. Apro la porta e trovo una bellissima camera con due bagni con vasca idromassaggio, i due letti sono bellissimi, fluttuano nell'aria e le coperte pendono ai lati. E ovviamente ci sono quattro comodini e due armandi grandissimi.
È un sogno. Mi avvicino al letto e mi abbasso per vedere da cosa è sorretto, ma nulla. Le valigie nel frattempo si posano vicino all'armadio e i vestiti si sistemano da soli. Io continuo a guardare sotto al letto curiosa di sapere con cosa si mantiene,e se si sente, sfioro con la mano qualcosa che mi solletica la mano, è semplicemente aria, ma molto potente vicino alla rete, più delicata vicino al pavimento.
Dopo aver guardato per bene ogni centimetro della camera, decido che è il momento di uscire. Mi avvicino alla porta e prima ancora di afferrare la maniglia, sento un fortissimo dolore sul naso.
-ODDIO SCUSAMI, NON SAPEVO CI FOSSI TU DIETRO LA PORTA!-
Strofino il naso con una mano mentre un ragazza mi guarda preoccupata.
-Tranquilla, a parte il setto nasale rotto sto bene- dico io scherzando e iniziamo a ridere di gusto.
-Mi fa piacere sapere che ho una compagna simpatica come te in camera-
-Bel modo di conoscersi- sbotto io iniziando a ridere di nuovo con lei.
-Comunque piacere, Dylia-
-Sophia- dico sorridendo
-Andiamo, altrimenti faremo tardi alla cerimonia di iniziazione- dice trascinandomi fuori dalla stanza. Per la prima volta penso che troverò una vera amica in tutto questo casino.

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The Contract
FantastikI miei genitori sono divorziati e mio fratello è morto qualche anno fa ma non mi è stata mai detta la causa. Da quando avevo cinque anni sono stata portata da mia nonna perchè ero rifiutata sia da mia madre che da mio padre. Non avevo molti amici, n...