Ed ecco che dietro agli alberi fece di nuovo la sua comparsa quell'ombra che avevano visto qualche giorno prima.
La polizia aveva analizzato nel frattempo i cd lasciati a casa delle ragazze, ma non riuscì a risalire a nulla. Non c'erano impronte digitali, se non quelle di Bethany, Amber e Victoria. La detective Wilson brancolava nel buio più totale, e ogni giorno riceveva continue chiamate dai genitori delle ragazze, in particolare da quelli di Lauren e Meredith, che volevano risposte.
Le vacanze di Natale ormai erano quasi finite e le ragazze erano terrorizzate da questa misteriosa ombra che ogni tanto compariva.
Amber era decisa a raccontarlo alla polizia, ma le altre due erano un po' titubanti a riguardo. Sarebbero andata dalla polizia solo con una prova, come una foto o un video di quell'ombra. Così Amber come suo solito abbandonò la sua idea, lasciandosi condizionare dalle sue amiche.
Il 7 gennaio era una classica giornata d'inverno. Fredda. Nuvolosa. La neve non c'era più, ma qua e là pozzanghere spuntavano ai bordi delle strade, rimasugli dell'acquazzone della notte appena passata.
Bethany, Amber e Victoria si trovavano davanti al portone di ingresso del loro liceo. Era una bella scuola, sia dal punto di vista estetico che da quello dei professori e del metodo di insegnamento. Le ragazze frequentavano il terzo anno ed erano tutte impegnate in molte attività extrascolastiche.
« È ora di entrare. Io alla prima ora ho matematica. Voi avete biologia giusto?» chiese Bethany che aveva passato gli ultimi giorni a casa cercando di studiare qualcosa. Denis l'aveva contattata più volte ma lei non aveva mai risposto. Al funerale si era avvicinato a lei in chiesa, ma Bethany gli aveva voltato le spalle come se non si conoscessero. Non aveva assolutamente voglia di una relazione, soprattutto con quello che stava succedendo. Ora però aveva paura di incontrarlo nei corridoi della scuola.
« Si esatto, biologia. Ci incontriamo a pranzo qua fuori?» Victoria al contrario di Bethany aveva il bisogno del continuo supporto del suo ragazzo. Thomas le stava sempre vicino e la confortava quando era necessario.
Bethany salutò le amiche e si incamminò verso la sua aula. Si sentiva osservata ovviamente. La gente lanciava sguardi di pietà verso di lei, sussurrando cose tipo "Poverine, hanno perso le loro migliori amiche. Chissà come se la stanno passando.". Lei non ci dava molto peso, ma la infastidivano comunque. Un volta seduta in classe era più tranquilla. Non aveva incrociato Denis e lui non aveva matematica alla prima ora.
Anche Amber e Victoria avevano dovuto subire le occhiate dei loro compagni di scuola. Victoria però ad un certo punto stufa delle persone che bisbigliavano fissandole si girò avvicinandosi a loro.
« Avete qualcosa da dirmi per caso?»
« No no assolutamente ... stavamo parlando di cose nostre ... »
« Allora la prossima volta fatelo senza fissare me e la mia amica magari. Grazie.»
Se ne andò ancora arrabbiata mentre Amber era rimasta pietrificata.
La mattina trascorse lentamente, ma arrivò l'ora di pranzo.
Bethany vide Victoria arrivare, ma non c'era traccia di Amber.
«Ehi, che fine ha fatto Amber?»
« Si è sentita male ed è tornata a casa.»
« Oh mi dispiace ... spero si rimetta presto. Comunque la gente non fa altro che parlare di quello che è successo.»
« Lasciamo perdere perché stamattina ho quasi litigato per questo motivo proprio.»
« Dobbiamo sopportare. Prima o poi la smetteranno. Più che altro ci serve una foto di quella maledetta ombra nera. Pensavo di tornare al cimitero oggi pomeriggio e vedere se succede qualcosa.»
«Ci sto. Meglio non dirlo ad Amber comunque. Avrebbe paura ed è meglio che si riprenda. Mi sembrava davvero un cadavere stamattina.»
Nonostante fosse pieno giorno il cimitero dava i brividi. Ogni tanto spuntavano gatti da dietro le lapidi. Avevano tutti gli occhi spiritati, come se qualche anima sperduta si fosse reincarnata in quei felini.
Victoria e Bethany si diressero verso le tombe di Lauren e Meredith camminando molto lentamente e guardandosi intorno con ansia non appena udivano un rumore.
« Che facciamo ora? Aspettiamo che quell'inquietante figura si faccia vedere o attiriamo la sua attenzione?» chiese Victoria con il suo solito tono superficiale.
« Aspettiamo non possiamo fare altro.»
Improvvisamente un piccolo vaso di fiori vuoto che era appoggiato su un muretto cadde, facendo sobbalzare le due ragazze.
« Victoria stai calma. Era solo un gatto guarda.»
Un gatto nerissimo le fissò qualche secondo per poi scendere dal muretto e andarsene sparendo tra le lapidi.
« Ci mancava solo più il gatto horror. Andiamocene tanto non sembra arrivare nessuno.» Victoria aveva appena finito di pronunciare quelle parole quando Bethany le indicò un punto dietro le lapidi delle loro amiche.
Una foto di Bethany, Amber, Victoria, Lauren e Meredith era per terra, tra alcune erbacce. Sui visi di Lauren e Meredith c'erano due croci. Mentre il viso di una delle altre tre era cerchiato con un pennarello rosso.
• Spazio autrice
Ecco il capitolo sette! Avrei dovuto pubblicarlo ieri ma non sono riuscita perchè era il mio compleanno :)
Spero vi piaccia e grazie dei voti e commenti come sempre ;)
Juliet
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Omicidio in diretta
Tajemnica / ThrillerFinalmente sono arrivate le vacanze natalizie ma Lauren Cambridge e Meredith Host sono bloccate a casa per svariati motivi e non possono godersi le vacanze in compagnia delle loro amiche che invece si trovano in montagna. Nonostante ciò si godono lo...