23

167 7 6
                                    

23.

Forse ha ragione lui.

Se non gli importava di me non sarebbe salito su quell'aereo e ora sarebbe a Los Angeles non qui al mio fianco.

Già l'idea che mi ha scelto tra altre milioni di persone mi fa sentire importante.

Ha notato me. Ok. Se non era per Nick che stava con Laura a quest'ora sarei ancora nella mia stanza,davanti al pc,a inventare storie su come potrebbe innamorarsi di me.

E invece lui è qui. Davanti a me.

Joe: Comincio ad avere sonno.

Io: Non ricordavo che il jet leg fosse così pesante. Il fuso orario,la durata del volo.

Joe: Possiamo dormire?

Io: Sì scusa. Sdraiati pure.

Joe: Grazie.

Si spoglia fino a restare in boxer e va sotto le lenzuola.

Io trovo la forza di mettermi in pigiama e lo raggiungo.

Joe: Allora notte piccola mia.

Io: Notte Joe.

Mi abbraccia e si addormenta. Pochi minuti dopo crollo pure io.

Qualche ora dopo mi sveglio e me lo trovo faccia a faccia.

Da vicino riesco a guardare nel dettaglio tutta la sua perfezione.

Poi all'improvviso apre gli occhi. Mamma è la mia morte.

Appena sveglio è una cosa misto tra un cucciolo e un baby bimbo.

Joe: Buongiorno.

Io: Ciao.

Joe: Per caso ho russato?

Io: No,dormivo.

Joe: Allora no.

Io: Mi è venuta fame.

Joe: Oh anche a me.

Io: Andiamo in pizzeria.

Mi alzo e mi vesto.

Guardo l'orologio sul cellulare e segna le 20. Pizza. Solo buona.

Joe: Hai avuto un'ottima idea.

Si alza anche lui e indossa gli abiti di prima. Ricordiamoci che deve fare shopping.

Prendo la borsa e il cellulare e scendo,seguita da Joe,verso la porta d'uscita.

Una volta aperta trovo Gigi con gli occhi rossi. Forse sta male.

Joe: Gigi?

Gigi: Sono incinta e tu sei il padre.

[to be continued]

You saved my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora