Capitolo 5

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Marco mi scrisse un messaggio -ci vediamo alle 19 al parco- così dal nulla -va bene, ci vediamo dopo- tagliai corto non avevo voglia di parlare con lui, mi aveva fatto passare tutto l'entusiasmo per il cellulare nuovo che l'ho messo direttamente a caricare senza nemmeno aprirlo, mi feci una doccia, ero triste, non andava bene niente, con Marco era uno schifo, la nonna stava male, io ero boh nemmeno so come stavo.
Mi truccai, non so perché ma volevo essere bella solo per Marco, andai al parco indossavo una camicia larga bianca, i jeans e le converse bianche, erano le mie preferite anche se continuavo ad indossare le vans.
Era seduto sulla nostra panchina, mi avvicinai -Ciao- dissi ricambiò con un sorriso, era così bello, mi disse -scusami per tutto, so che sto sbagliando molto con te, tu sei la mia regina, perdonami- disse con lo sguardo basso, rimasi sorpresa -ohw no, non devi scusarti, ti amo ok?- dissi io -non ti merito- taglio corto, sembrava arrabbiato -sei tutto quello che voglio- -non mi vuoi, o almeno non come ti voglio io, ho il bisogno di sapere che sei davvero mia, in tutto e per tutto, perché tu mi appartieni- disse lui faceva quasi paura.
-Marco, ne abbiamo parlato, non mi sento pronta, non voglio fare le cose con fretta- mi stavo preparando al cazziatone, per il fatto che siamo insieme da due anni ecc, ma si limitò ad un -okay, scusami- era strano, gli presi il viso tra le mani e gli dissi -ti amo, non voglio perderti- avevo seriamente paura -mi stai perdendo- disse lui guardando altrove, sentì una fitta al cuore -come?- chiesi con un filo di voce, -alessia mi ha chiesto di accompagnarla ad una festa- disse lui fissando un punto fermo, -ma sei fidanzato con me, come puoi andare con lei, Marco stai scherzando, dimmi di si, ti prego- stavo piangendo, era straziante non parlava, guardava quel punto fisso -Amore mio, per favore- dissi in lacrime, Marco iniziò a parlare, -Ci siamo incontrati un paio di volte, abbiamo fatto sesso è inutile negare,  ho sbagliato non ti sto chiedendo scusa, sono un ragazzo ho 17 anni, i bacetti posso darli a chiunque, non sto dando la colpa a te, ma lei Dio mio è così perfetta, scusa non ti meriti tutto questo, ho cercato di far funzionare il tutto, ma è impossibile, penso che sia arrivata l'ora di dire basta- era delusa, distrutta, ferita, avevo il cuore spezzato, ma lo amavo.
-scusa, è stata tutta colpa mia, perdonami, possiamo farlo a vicenda, ti prometto che cambieranno le cose, te lo giuro.- ero in lacrime, sembrava impassibile duro come una roccia -mi hai rotto il cazzo, sei una bambina, potevano evitare tutto questo, ma no.- disse lui se ne andò via, era finita.

Non tutti sono come sembrano..
Chi sa come andrà a finire.
Presto caricherò il 6' capitolo.
Buona lettura❤️

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