Capitolo 12

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Passavano i giorni, e mi sentivo una specie di zombie, non avevo voglia di nulla, ero dimagrita moltissimo la nonna era preoccupata costantemente, avevo delle occhiaie enormi, mi mancava qualcosa, mi feriva pensare che Marco aveva baciato labbra che non fossero le mie, ma del resto lo avevo fatto anche io, ma lui è andato in fondo la cosa, lui è entrato per poi unirsi ad una persona, pensavo che avesse aspettato me, mi sbagliavo, ero delusa ma qualcosa mi costringeva a perdonarlo, non potevo rischiare di perderlo era diventato possessivo nei miei confronti, non mi lasciava uscire, pensava che andassi da Davide, lui mi diceva sempre quello che faceva anche le cose più stupide, era diventato stressante, ma lo amavo, ne ero sicura.
Invitai Marco a casa per un pomeriggio, i nonni erano un campagna, arrivò subito,
-Ehi amore- disse
-Ehi- dissi e lo baciai
Entrammo, aprì il televisore, scelsi un bel film, quelli romantici di Nicholas sparks.
Andai in cucina a prendere gli snack e Marco si diresse al bagno, lasciando il cellulare li, dopo essermi seduta sul divano, gli arrivò un messaggio, controllai chi fosse, era Alessia.
-quando ci vediamo? Ho voglia adesso..-
rimasi a bocca aperta..
-Marco!!!- urlai
-cos'è successo?- uscì dal bagno allarmato, ma la sua espressione cambio quando capì tutto, vedendomi il suo cellulare in mano
-posso spiegare- disse lui
-metti la password, mettila subito!- ero isterica
-ti fidi di me?- disse, era chiaro che temporeggiava
-No! Aprimi sto telefono del cazzo, ora.- mi mutai in una pazza
-lei mi ha scritto- mentiva glielo si leggeva negli occhi, quei occhi bellissimi.
-vaffanculo e allora aprimi sto cazzo di telefono o te lo spacco- non ero così, lui mi peggiorava..
-1503- era nel panico, sudava.
Apri quel telefono, speravo mi dicesse la verità, ma così non fu, gli avevo scritto lui due giorni fa e si erano già visti, qui avevano già scopato, mi lasciai cadere sul divano non credevo a quello che stavo leggendo.

Conversazione del 03/09/2015. Ore 17:45
Marco: ehi
Alessia: chi non muore si rivede
Marco: dai, piccola non fare così..sono tornato con lei. Non voglio che le cose cambino tra di noi..
Alessia: non c'è un noi, tu vuoi una vagina e io un pene, se ancora quella cazzona ci sta per me è okay
Marco: non parlare così.. Tu a me piaci
Alessia: perché allora stai con lei?
Marco: stava male
Alessia: anche perbenista sei. Ho voglia ora, muoviti, a casa mia.
Marco: Arrivo..
Ore 18:30.
Marco: wow, sempre meglio
Alessia: il miglior sesso di sempre
Marco: sei una porcona, mi piace questa cosa
Alessia: sei uno stronzo ahah. Hai una ragazza che ti ama e tu vuoi solo trombare con me, stai messo bene
Marco: è l'abitudine..non so se la amo, sono confuso, per il resto continuo a chiavare di sicuro ahahah.

Marco farfugliava parole da quello che sembravano anni, io non capivo nulla mi girava la testa, avevo il fuoco in gola, iniziai a piangere
-bastardo- sussurrai
-ti amo- rispose
-sei una merda, vattene da qui, hai rovinato tutto, lasciami sola non ti fare più vivo adesso basta, ti odio, mi hai rovinato la vita, vaffanculo vai a scopare in giro, solo un puttaniere sei.- lo spinsi fino alla porta lui non parlava, se ne andò senza dire nulla.
Tutto mi si ritorceva contro, ero sfinita, mi sdraiai sul divano e mi addormentai piangendo.

Cari, buonasera, scusate l'assenza..
Spero vi piaccia
Un abbraccio

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