capitolo 3

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Cosa mi sta succedendo? Cosa mi ha fatto? sto ancora pensando a lui ? Helen chiuse gli occhi e si appoggiò al balcone del locale .

"Va bene, ragazza voglio i dettagli">> disse Bety avvicinandosi

"Mi aspettavo di vedere qualcun altro">> si girò di scatto

"Ah sì?">> la guardò incrociando le braccia, sinceramente incuriosita. "Perché  ho la sensazione che stai per illuminarmi?">>

"Okey te lo dirò ma promettimi di non urlare">>.... 

Bety  annuì  troppo eccitata  dalla notizia.

"Quando sono uscita fuori, ho conosciuto un ragazzo di nome Adam e lui mi ha baciato, subito dopo se ne andato e non smetto di pensare a lui e ho la sensazione di conoscerlo">> rispose alla sua migliore amica con un cenno triste.

"Wow ragazza che fortunata e ti ha chiesto almeno di uscire prima che se ne andasse ?"

"No">> facendo cenno con la testa...

"Che porco, playboy da strapazzo, andiamo a casa tesoro anche io sono stata scaricata per colpa di quella Silvia modella dei miei stivali">> abbassando la testa in modo come una bambina . Helen l'abbraccio forte.

********

Il mattino seguente Helen si svegliò con una aria rilassata e doveva preparasi per andare all'università. Sentì bussare alla porta. Si voltò di scatto e, nonostante il sonno, riacquistò in un attimo la lucidità. Nessuno bussava mai alla sua porta, specialmente la mattina presto. Se ne stava immobile di fronte alla porta, ascoltando attentamente. Da dietro la porta non proveniva alcun rumore né voci poi guardò attraverso lo spioncino e vede lo stesso ragazzo di ieri che la aveva baciata  .Sorrise e le rivolse un buongiorno come se potesse vederla attraverso la porta. A Helen si sentì mancare la terra sotto i piedi. Oh, mio dio, pensò

Lui era così grosso. Così alto e... massiccio, come se niente potesse scalfirlo. La sua vicinanza le faceva uno strano effetto. Aveva un buon odore.Fece un profondo sospiro, alzò gli occhi al cielo e tolse il chiavistello. Fece capolino dalla porta e gli lanciò uno sguardo truce. Si sentì vacillare alla vista dell'uomo. Era così alto. Aveva le maniche della camicia tirate su fino ai gomiti e si intravedevano i suoi forti avambracci. Il tessuto aderiva al petto mettendo in mostra i muscoli scolpiti. 

"Buongiorno angelo"

"C....com..come mi ha trovata"<<chiese incrociando  le braccia al petto. Lui segui quel movimento sexy .

"Sono un poliziotto ed è stato facile trovarti e avevo voglia di vederti"

"Si vuoi baciarmi e poi andare come se niente fosse? giusto Adam e cosi che ti chiami ?"

"Senti angelo rischi di metterti in pericolo con quella boccuccia e si voglio baciarti e vorrei che uscissi con me domani sera che ne dici "?

«I tuoi occhi sono così neri"?

Adam fece un sorriso compiaciuto. "Succede."

 ....Ma cosa ti prende Helen ti comporti come una bambina, si senti un'idiota. Con grande sforzo, si costrinse a distogliere lo sguardo dal quel ragazzo affascinante .

"Quindi si o no"?

"Quelle era la domanda"? chiese imbarazzata

"Vuoi uscire con me "?

"Va bene Adam"

. Mio dio, cosa diavolo mi sta facendo? Roteò gli occhi e si morse forte le labbra. Datti una regolata, Helen , si rimproverò mentalmente. È un essere umano, proprio come te, come qualsiasi altra persona. E solo un ragazzo. Calmati!

Un'amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora