"Umani mi avete ucciso!"

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Umanità tutta,
            Per coloro i quali non conoscano o non rimembrino la mia figura, narro la mia storia dal principio: nacqui da famiglia di nobil stirpe, che mi valse la nomina di Conte, nella tetra e gotica regione della Romania, nota a voi come Transilvania, nel 1897.
Tuttavia il mio vero padre, Bram, mi diede alla luce con un unico scopo: tormentare e contorcere dalla paura e dall'angoscia la mente ed il corpo di ogni essere umano sulla Terra, finché ognuno di essi, torturato dagli incubi che mi vedevano protagonista, non perdessero definitivamente il sonno.
Il mio genitore riuscì a donarmi ogni strumento e stratagemma di cui necessitassi per facilitare il mio obiettivo finale, regalandomi il totale controllo della notte, la capacità di mutare la mia persona in pipistrello, al fine di introdurmi con estrema facilità nelle dimore dei malcapitati, e dei canini lunghi e molto aguzzi, con i quali affondare la carne delle giovani fanciulle indifese, per suggerne il sangue, unico nettare divino.
Il terrore straziante e le urla abominevoli furono così numerose che il mio creatore decise di donarmi, come ultimo speciale punto di forza, l'immortalità, grazie alla quale avrei potuto sconvolgere gli animi di tutte le generazioni di uomini, nei secoli dei secoli, per sempre.
Ciononostante, il dono più grande di tutti, si rivelò essere il più imponente dei fardelli ed il più catastrofico degli errori; con il passare dei decenni i miei poteri iniziarono ad indebolirsi, a causa sicuramente della scoperta di alcuni miei "deficit", quali l'allergia al sole o all'acqua santa e la più che mai ilare intolleranza all'aglio, incredibilmente comica per un essere immortale. La triste scoperta sconvolse la mia influenza su di voi: iniziaste pian piano a sentirvi più sicuri e protetti, ad essere sì spaventati,ma anche convinti di potermi contrastare, poiché, in fondo, perfino la più spaventosa delle paure possiede dei punti deboli.
Da quel momento iniziaste ad analizzare la mia personalità ed il mio aspetto, alla ricerca di dettagli che trasformassero il demone che ero in fenomeno da baraccone e, soprattutto, cominciaste a mostrare ammirazione nei miei confronti e nei confronti dei miei poteri. In conclusione, per me, giunse il termine ultimo della mia sconfitta, il culmine della mia disfatta: l'idolatria.
La vostra ammirazione nei miei confronti fu tale che produceste magliette, pantaloni ed abiti con il mio volto e nome e mi rendeste padrone di alcune vostre feste, quali Halloween o carnevale, tentando di imitare i miei vestiti e le mie movenze. La vostra idolatria si spinse al punto che mi dedicaste infinite ed interminabili pellicole cinematografiche, prive di orrore e ricche d'azione, sottolineando ciò che voi più amate.
Quindi, umani, finalmente, dopo aver combattuto innumerevoli battaglie contro di me, oggi, potete vantarvi di aver ucciso un immortale. Oggi avete privato dell'unico scopo di esistenza un conte destinato a vivere per sempre, condannandolo ad uno vuoto sopravvivere per il tempo infinito dell'eternità.
Al termine di questo scritto, muterò per l'ultima volta in pipistrello e vagherò per sempre alla ricerca di qualche piccola isolata dimora di campagna, così minuscola da potersi ancora spaventare del battito delle mie piccole ali.

Addio,
             Dracula

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