21 - METTIAMO LE COSE IN CHIARO

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Pov. Calum

Un'altra città, un nuovo albergo, un altro concerto che ci attende.
Questo tour è davvero massacrante!
Per non parlare del fatto che con Alex non riusciamo neppure a guardarci in viso, figuriamoci a parlare!
I ragazzi continuano a fare domande, ma preferisco non parlare di quanto è successo.
Fortunatamente non hanno assistito alla scena, altrimenti chissà cosa poteva accadere. Stavolta sono sicuro che sarebbe stato davvero un casino!
Però anche così è devastante.
Alex è sicuramente traumatizzata dalla cosa, lo capisco dal suo comportamento, ed io mi sento terribilmente in colpa.
È successo tutto talmente veloce che non ci siamo resi conto, ma non era nostra intenzione. È solo che adesso è molto complicato.
Alex è sconvolta per se e si sente in colpa per Abby; io mi sento un verme nei confronti di entrambe. Non so davvero come riusciremo a risolvere. Eppure dobbiamo farlo, per noi, per la band, per Abby!
Mentre sto sistemando le mie cose, mi vibra il cellulare in tasca. È un messaggio di Alex

《Dobbiamo parlare! Ti prego, raggiungimi nella mia stanza!》

Ci siamo! Senza indugiare vado subito da lei e ci chiudiamo nella sua camera.

"Ho riflettuto molto su quanto accaduto" inizia, ma la interrompo 

"Anch'io, ma voglio che tu comprenda che non avevo intenzione di farlo. Non che tu non sia una ragazza attraente, ma non vorrei mai crearti problemi, e poi io amo Abby ..." le dico 

"Sono contenta che mi dici questo! Anch'io voglio un mondo di bene ad Abby e non voglio farla stare male. D'altronde tra noi non può esserci niente. Quanto è successo è stata una fatalità. Non deve più condizionarci" mi risponde 

"Proprio così Alex, dobbiamo lasciarci tutto alle spalle, come non fosse mai accaduto!" le confermo.

Entrambi concordiamo nel dimenticare e ricominciare da capo. Ad Abby non diremo niente per evitarle una sofferenza inutile.
Ci siamo stati male a sufficienza noi due, inutile far star male anche lei!

Ritorno nella mia stanza, che condivido con Mike, più tranquillo.
Fortunatamente sembra tutto risolto e non mi rimane altro da fare che godermi il tour.

Pov. Alex

Dopo il chiarimento con Cal, il morale della band migliora notevolmente.
Dopo il concerto a Jacksonville abbiamo festeggiato tutti assieme il suo compleanno e ci siamo divertiti molto.
Senza quasi accorgercene arriviamo alla serata a Los Angeles e dopo, finalmente, ci ritroviamo nuovamente con i nostri amici.
È passato da qualche giorno il compleanno di Harry e, nonostante gli abbiamo fatto gli auguri su skype, stasera cogliamo l'occasione per festeggiare tutti assieme.

Dopo cena io sono molto più tranquilla perciò decido di affrontare anche Harry, vista la sua continua insistenza.

"Harry puoi seguirmi un attimo?" gli chiedo dopo un po' che siamo tutti assieme. 

Lui balza subito al mio fianco mentre gli altri mi fissano. Faccio l'occhiolino a Louis per fargli capire che è tutto a posto e mi dirigo verso la mia stanza seguita a ruota da Harry.

Appena siamo soli si avvicina prendendomi il viso tra le mani ed accarezzandomi le guance 

"Era da tanto che volevo stare solo con te" mi dice.

Io mi allontano un po' e mi siedo sul letto facendogli segno di sedersi vicino a me.

"Harry, noi due dobbiamo parlare e chiarirci una volta per tutte" inizio 

"Io, lo sai, ti voglio davvero bene" gli dico 

"Anch'io ti amo" mi interrompe 

"È questo che non capisci; io ti voglio bene, ma non ti amo! Ti voglio bene come ad un amico, un fratello, ma devi capire che non provo quel genere di sentimento che provi tu!" gli dico prendendo una sua mano tra le mie 

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