-"Non sapevo avessi un ammiratore"
Mel è in piedi davanti al mio letto e tiene tra le mani un foglio di carta piegato a metà
"Mh?"
Rispondo in tono bovino ancora intontita dal sonno, lei lascia cadere il foglio sul letto e ridacchia poi esce fuori dalla mia camera scuotendo la sua chioma bionda. Mi stiracchio e prendo il foglietto, "dovresti smetterla di girarmi in testa, non riesco a concentrarmi" "Ef" dico tra me e me, è strano come non conoscendo la sua calligrafia io riesca a capire che sia stato lui a scriverla, lo sento e basta. Esco dalla mia camera e vado verso la cucina, mia madre è davanti i fornelli, corre da una parte all'altra per preparare le cena , si volta e mi guarda
"Allooora..."
dice in tono fiero
"Chi è il ragazzo del foglio?"
"Nessuno che ti interessa, mamma"
"infatti non deve interessare a me"
la guardo negli occhi, quegli occhi così diversi dai miei, blu, come quelli di Mel e non neri come i miei
"sta zitta okay?"
biascico in tono stanco, sono stanca del suo comportamento infantile e della sua finta felicità, so che ancora piange perchè papà l'ha mollata, non ce la faccio più, non ce la faccio più a fingere davanti agli altri di avere una vita perfetta, sono stanca di fingere che tutto quello che succede non mi importi, continuo a fingere che tutto mi scivoli addosso ma non è così, sento dentro di me ogni emozione amplificata, sono davvero troppo stanca. Torno nella mia camera, mel è seduta sulla poltrona e sta piangendo, mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.
"Parla."
"Mi ha mollato."
"Come ti senti adesso?"
Mi guarda con i suoi occhioni blu,le lacrime le rigano il viso e il trucco leggero è tutto sbavato e sbiadito
"Strana"
Sorrido tra me e me, era la risposta che volevo, sapevo che non era davvero triste,come sapevo anche che non si amavano davvero, l'amore non esiste, è solo una sopportazione estrema.
"Quindi stai bene."
"No, ma non sto neanche male, non lo so come sto"
"Io invece lo so, so che in realtà stai bene ma sei convinta sia sbagliato ammetterlo"
Abbassa lo sguardo e sorride
"Hai ragione"
"Bene ora va via,non farmi pentire di averti dato il permesso per entrare nella mia stanza"
"Okay"
Dice ridendo e poi va via chiudendosi la porta bianca dietro le spalle. Sospiro e apro il libro di storia, devo studiare per l'interrogazione di domani ma il mio sguardo cade sul foglietto di Ef, è stato davvero molto dolce, prendo lo scotch e cerco uno spazio vuoto sul muro, trovo un piccolo angolino e attacco il foglio, faccio un passo indietro e osservo il mio "lavoro" il muro è sempre più pieno e questa cosa non fa che rendermi felice, prendo di nuovo il libro e comincio a studiare, questa volta riesco a concentrarmi.
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WRONG.
Random●•una copertina nera per chi giudica i libri dalla copertina•● -come ti senti? -sbagliata -senza cose sbagliate non ci sarebbero cose giuste.