Il tè di Dromeda

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È tutto il giorno che Dora è su di giri, oggi andremo a trovare i suoi genitori per un tè, è la prima volta che li incontro e sinceramente sarei sorpreso se non mi cacciassero per via della mia natura di lupo mannaro.
<<Useremo la metropolvere>> annuncia Tonks proprio mentre finisco di sistemarmi il giaccone. Fantastico, sarà la prima volta che li vedo e sarò ricoperto di cenere e fuliggine.
Prendo un pò di polvere verde la butto nel camino, e resto un secondo a guardare le fiamme che da rosso intenso mutano nel famigliare verde smeraldo, faccio un passo avanti ed urlo la mia destinazione. Casa Tonks.
Dora arriva subito dopo di me, siamo in un salotto con delle morbide poltrone rosa antico, due tavolini di cristallo ricchi di dolcetti dominano la stanza, le pareti sono ricoperte di carta da parati in tinta con le poltrone, numerose fotografie di famiglia sono appese alle pareti.
<<Ted sono arrivati!>> esclama una voce che arriva dal corridoio, poco dopo entra una donna, bassa e robusta con il viso a cuore e due grandi occhi marroni, e capelli castano chiaro.
<<Sono Dromeda mio caro, la mamma di Ninfadora. Piacere di conoscerti>>
Allunga la mano verso di me con un sorriso cordiale e gentile, e mentre gliela stringo entra nella camera il signor Tonks.
<<Benvenuto! Io sono Ted, il papà>> e anche lui mi stringe la mano.
<<Io sono Remus, signori piacere di conoscervi>> salutandoli in modo più gentile possibile, continuando la presentazione mentalmente "..sono un lupo mannaro, ma tranquilli cercherò di non sbranare vostra figlia nel sonno". Mai come ora mi sento indegno di lei. In questa casa perfetta mi sento un uomo troppo vecchio e troppo povero per la giovane donna, bella e piena di vita affianco a me.
<<Gradisci del tè mio caro?>> mi chiede Dromeda distogliendomi dai miei pensieri.
<<Si grazie.>>

Passiamo un pomeriggio gradevole parlando del più e del meno. Quando il fatidico discorso che tutti hanno accuratamente tentato di non accennare viene fuori.
<<Allora Remus, abbiamo sentito delle nuove pozione in grado di rendere le persone..bhe si insomma..chi ha il tuo problema..innoque. Le hai provate?>> a tirare fuori il discorso non con ben poco imbarazzo è Ted.
<<Si, le uso da quando ho insegnato ad Hogwarts>> replico nel modo più disinvolto possibile.
<<ehm ehm Dora, puoi aiutarmi a portare di là i piatti?>>
<< ..va bene mamma>> accetta Tonks anche se visibilmente restia a lasciare la stanza e me.
Ted mi si avvicina e abbassa la voce.
<<Mi dispiace, devi capirci è la nostra unica figlia e siamo solo preoccuparti, anche se so che tu hai fatto di tutto per tenere le distanze, ho visto Ninfadora in quel periodo e non era felice. Mentre ora..sembra al settimo cielo..>>
<< Signore, non si preoccupi, Ninfadora mi sta molto a cuore non le farei mai del male.>>
Nel tono più rassicurante possibile che riesco a trovare.

Lupin e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora