Capitolo Uno

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Vidi quello scenario privo di colori, gli unici che erano presenti erano il bianco e il nero, d'altronde è questo il modo in cui ho sempre visto il mondo nella mia vita precedente.

"-Guardalo, perché vede e legge sempre quelle robe?-Chiese mia madre a mio padre osservandomi con disprezzo. –Se lo lasciamo ancora fare, quelle fosse sotto agl'occhi si ingrandiranno ancora di più e non ci degnerà nemmeno di uno sguardo! Ha solo 11 anni e già non ha una vita sociale!-

Io sentii ogni minima parola del loro discorso, ma non li guardai minimamente dato che ero troppo impegnato a guardare il finale di un film Horror spettacolare.

-Basta ragazzino, tua madre ha ragione...niente più film horror finché non sarai maggiorenne.- Vidi un barlume di tristezza negl'occhi di mio padre, forse voleva dirmi che gli dispiaceva dopotutto e non poteva fare niente per contraddire mia madre, io ricambiai lo sguardo e mia madre capendo tutto levò subito la cassetta dalla TV e la sbatté in testa a mio padre per poi buttarla dentro al secchio."

-Argh, perché sto pensando al mio passato in un momento come questo?- Pensai dandomi un colpo alla testa e riprendendo la ricerca del mio assassino, lo vidi camminare in una lunga strada tranquillamente, aveva un'anima un po' sporca: era di un colore roseo.

Mi avvicinai furtivamente al ragazzo, un po' mi dispiacque, chissà quale triste avvenimento l'ha portato a compiere un gesto così terribile...ma poi ripensai alla scena della mia morte e cacciai un conato di vomito.

-La dovrà pagare...molto cara.- Urlai con un tono disumano, e prima di dire altre cose orrende mi tappai la bocca con entrambe le mani, se io toccavo le mie parti del corpo era solido ma se lo facevano gli altri era come se non esistessi, vidi che il mio bersaglio si stava allontanando e fluttuai più veloce che potevo verso di lui ed ero così vicino che potevo vedere tutte le sue informazioni.

Nome:Vincent

Cognome:Schmidt

Età:26

???

Non mi ero sbagliato sulla sua età...chissà come fa a mantenere tutta quella giovinezza, le informazioni terminavano qua, strano...forse il colore scuro della sua anima le avrà oscurate per non mettermi al corrente dei suoi punti deboli o per impedire di depurare quell'anima? Non lo so, non so neanche come faccio a sapere tutte queste cose all'improvviso...penso che sia per via della mia esperienza con gli horror.

Finalmente mi decido a fare il grande passo, fluttuo con molta forza e mi porto davanti a Vincent che vedendomi ha un espressione tra la rabbia e lo stupore.

-Tu che ci fai qui?-Sussurrò lui per non farsi prendere pazzo dalle altre persone. –D-Dovresti essere...dove si va quando si è morti...-

Mi avvicinai sempre più, mentre lui indietreggiava spaventato, faceva bene ad avere tutta quella fifa: i morti possono portarti alla pazzia più totale, alla disperazione ed addirittura al suicidio.

-Fai bene ad avere paura!- La mia voce demoniaca era tornata e questa volta non se ne sarebbe andata molto in fretta, mi specchiai nelle iridi completamente nere del ragazzo e vidi che i miei occhi erano passati dal verde prato al rosso sangue, il mio spirito si mosse con una velocità pazzesca ma Vincent riuscì a sfuggirgli ugualmente e nel tentativo di riprendermi lo persi di vista.

-Nemmeno le scuse per il peccato che ha commesso...- Pensai stupefatto da quell'individuo senza pietà.

Le ore seguenti le passai "passeggiando" per la città per far passare il tempo, quando venni attratto da due ragazze che parlavano tra di loro, sembravano avere delle maschere al posto della faccia: la prima raffigurava un volto sempre sorridente e allegro e la seconda un volto molto arrabbiato o triste.

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