*Capitolo 12*

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Presi il suo fottuto telefono e lo getta nel cesso.

"Stasera verrai con me" dissi guardandola.

"No Harry... Ti prego lasciami... " disse cominciando con un piano isterico.

Non l'ascoltai,presi le corde e la legai al letto stringendo forte. La lasciai lì e andai in bagno e mi chiusi dentro. Presi dal l'armadietto delle pasticche in mano. Almeno una decina e le ingoiai tutte insieme velocemente.

'Perché sei così bastardo, così grandissimo figlio di puttana?!                                                                                     Se tua sorella è morta dopo aver vissuto un stupro non è colpa tua e non devi fare lo stesso che hanno fatto quei pazzi schifosi luridi' pensavo dentro di me. È così... Avevo una sorella di nome Elisabeth e nessuno lo sa. Aveva gli occhi verdi e i capelli biondi. Molto simile ad Alexa.

Un giorno mentre andava a scuola un furgone bianco accostò e con l'inganno la fecero avvicinare e la caricarono di forza su esso. Dopo settimane di ricerche la trovammo in una cantina buia morta di asfissia. Aveva solo 15 anni.

Mi manca tantissimo e da quando ho conosciuto Alexa mi sono affezionato a lei come lo ero della mia sorellina piccola e innocente.
Ma perché allora gli faccio del male... Perchè sono così bastardo?!.

Esco dal bagno e mi dirigo verso di lei con le lacrime agli occhi... La slego e mi butto tra le sue braccia.

"Harry... " disse lei stupita.

Decisi di raccontagli tutto. Alexa era sterefatta. Non capita nulla di quello che dicevo. Alla fine lei ricambiò il mio abbraccio.. Dopo tutto il male che gli avevo fatto, lei mi stringeva forte a sè come se non fosse successo nulla.

"Ma perchè mi fai questo allora... Perchè mi fai del male..." disse lei chiedendo spiegazioni.

"NON LO SO!" Dissi urlando. Le lacrime si facevano più grosse.

Pov's Alexa

"NON LO SO!" urlò lui.

Non so che pensare... Mi prende forse in giro, o dice la verità?!

Gli presi il viso e lo guardai dritto negli occhi. 

I suoi occhi verdi erano pieni di lacrime, terrore e tristezza. Stava dicendo la verità e i suoi occhi ne sono la dimostrazione.

A quel punto, non so il perchè, le mie labbra si fiondarono sulle sue e si unirono.

Perchè quel bacio?! Perchè l'ho fatto dopo tutto quello che è successo?! 

Lui ovviamente sorpreso non ricambiò subito ma vedendo che io non volevo staccarmi, ricambiò.

Il bacio fu semplice ma deciso.

"Perchè? Perchè dopo tutto quello che ti ho fatto?" disse lui abbassando lo sguardo dopo esserci staccati. Presi il suo viso tra le mie mani.

"Volevo vedere se fingevi oppure ti stavi pentendo per il male che mi hai fatto..." dissi io sorridendo.

Ora ne ero sicura, Harry si era pentito per quello che mi aveva fatto. Lui non è così, lo ha fatto solo per un momento di debolezza. Non è assolutamente una cosa giusta ma col tempo riuscirò a perdonarlo.

"Preparati... Ti riporto a casa e aspetto che la polizia mi venga a prendere" disse lui mettendosi il giubbotto.

"Non dirò che sei stato tu a ridurmi così" dissi io rivestendomi.

"Come no.." disse lui con aria stupita.

"Dirò che mentre venivo all'appuntamento con te dei ragazzi mi hanno presa, picchiata e violentata e che tu mi hai salvato la vita venendomi a cercare" dissi io alzandomi in piedi.

"Perchè sei così gentile" disse lui di nuovo cominciando a piangere.

"Perchè riconosco le persone buone" dissi io sorridendo.

Uscimmo di casa. Entrammo in macchina e ci avviammo verso casa.

Non c'era nessuno e vidi Harry prendere dallo zerbino una busta, la strappò e buttò tutti i pezzettini in un cestino. Probabilmente era la stessa che aveva scritto sul tavolino di casa sua.

Prese poi il telefono e se lo mise all'orecchio.

"Lou?!" disse poi.

"Dove cazzo è mia cugina brutto figlio di puttana!!!" disse Louis dall'altro capo.

"E' qui con me, siamo a casa tua vieni..." disse, aspettò la risposta a lungo ma mio cugino riattaccò.

10 Min dopo arrivò con Robert, scese dalla macchina e mi abbracciò forte a sè.

"Piccolina mia" disse tra le lacrime.

"Finalmente sei qui" continuò.

"Harry... Che gli hai fatto!!!" disse Rob infuriato notando i tanti lividi sul mio corpo.

"Io... Beh...." disse lui.

Rob gli diede un pugno in pieno volto e lui non fece nulla, restò lì, imbambolato a prenderle.

"Harry è arrivato in tempo" dissi io. Raccontai tutta la messa in scena e loro abboccarono.

"Grazie allora" disse Lou.

Robert non disse niente e mi portò dentro casa. Mio cugino ci raggiunse poco dopo.

Mi portarono nella mia camera. Poco dopo ormai ero senza forze e decisero di aiutarmi a fare una doccia fredda.

Mi spogliarono e mi misero dentro la doccia con l'intimo. Rob entrò con me, togliendosi la maglietta mentre Lou dal fuori sfregava il sangue ormai secco sulla mia pelle.

Finita la doccia mi misero nel letto, Rob che era stravolto mi diede un bacio e se ne andò a casa.

"Posso dormire con te?" mi domandò Lou.

"Certo" dissi facendogli spazio.

Dormimmo insieme per tutta la notte. Finalmente il suo calore. Finalmente a casa. Basta cattiveria. Ribenvenuto amore.





Buon pomeriggio :)


Dopo molto tempo sono ritornata :)

Spero la storia vi piaccia e la leggiate :)

Vi Voglio Bene <3

Nikiii :)

I Suoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora