Capitolo 22

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Francesco

«Elena! Aspetta!» prima che potesse andarsene, la fermai, andandole incontro e pressando la mia mano sulla sua spalla.
Lei si voltò e mi guardò stranita, con quegli occhioni blu che facevano tenerezza anche se lei era arrabbiata:«Che vuoi?» mi chiese, con un pizzico di acidità.
«Ehm...» arrossii, non trovando le parole «Niente, volevo solo parlarti. Andiamo.»
Tenendo ancora la mia mano sulla sua spalla, facemmo la strada per tornare a casa.
«Dimmi un po'...» stavo per chiederle che era successo.
Lei però mi lanciò uno sguardo truce:«Levami la mano dalla spalla, disgraziato!» si scostò leggermente da me, lasciando che il contatto tra me e lei finisse.
«Ok ok... Ma stai calma.» la guardai stupefatto. Non capivo perché era così nervosa «Comunque... Dimmi che è successo tra te e Silvia. E non mi dire che non è successo niente!» quasi la obbligai.
Lei guardò il cielo come se fosse una cosa interessante, poi chiuse le palpebre e sorrise (falsamente, si vedeva). Sembrava serena e beata. Ma poi la sua espressione facciale, divento tutt'altro che serena e beata. Quasi piangeva. Deglutì rumorosamente, poi iniziò a parlare:«Ieri sono stata a casa sua... Fin qui tutto normale» le tremò un po' la voce «Beh... Poi è venuto a prendermi mio fratello e... Li ho visti baciarsi! E come si lasciava baciare lei!» le brillarono gli occhi «È stata una puttana, io non voglio un'amica così! Prima sta con te, poi bacia mio fratello!» si coprì le mani con gli occhi ed iniziò a piangere disperatamente, emettendo fuori ciò che aveva trattenuto prima.
Rimasi scioccato.
Veniva anche a me da piangere.
Ma non piango perché sono un pappa molle.
Sono solo innamorato.
«Veramente?!» la guardai mentre stringevo gli occhi a due piccole fessure.
«Sì... È stato orribile vedere tutto questo! Che puttana!» scosse la testa, tenendo ancora le mani sugli occhi. I capelli morbidi, lunghi, biondi e ondulati le cadevano sulle spalle fino ad arrivare al punto vita, come una barriera che non poteva farmi vedere il suo viso.
Le scostai i capelli:«Ci parlerò io. Per me c'è qualcosa sotto... Silvia non farebbe mai così.»
«Va bene.»
Continuammo a camminare in silenzio.

Appena fui in camera mia, dopo pranzo, la prima cosa che feci fu chiamarla per chiedere informazioni.
Anzi, sarei andato direttamente a casa sua e avremmo parlato, faccia a faccia.

*SPAZIO AUTRICE*

Salve gente!
Ecco un nuovo capitolo!
Francesco crederà alle parole di Silvia, che sono la vera versione dei fatti?
Al prossimo capitolo!

-Gery

Amore o amicizia?-1.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora