Chapter Sixteen.

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You Are Everything I Need.
-
I raggi del sole penetravano attraverso le finestre della camera di Ross.
Laura era in una sorta di dormiveglia.
Erano le sei del mattino.
Il ragazzo dormiva beatamente,entrambi ancora in intimo.
Era coperto fino ai fianchi.
Laura gli lasciò dei baci sulla schiena,per poi arrivare al collo.
-Uhm...-Bofonchiò,svegliandosi.
-Buongiorno,amore mio.-Sussurrò Laura dolcemente.
-Buongiorno anche a te,amore.-Disse,girandosi.
Laura si stese su di lui,e lo baciò.
Ross le prese i fianchi.
-Ieri sei stato fantastico.Adesso capisco perché tutte le ragazze ti vogliono.-Disse Laura,stuzzicandolo.
-Io sono sempre fantastico.-Disse in un sorriso compiaciuto.
-Tu mi vuoi?-Sussurrò.
-Ovvio.-Sorrise Laura.
-Bene,perché puoi avermi solo tu.-Disse,prima di baciarla delicatamente.
-Intendi dire a tutti di noi?-Chiese Laura.
-Intendi a scuola?-
Laura annuì.
-Sì.Voglio baciarti davanti a tutti.-Disse,accarezzandole i capelli.
-Abbracciarti,baciarti...toccarti.-Sussurrò,facendo ridere Laura.
-La cosa bella è che adesso posso fare tutto ciò che voglio con te,quando voglio.-Disse.
-E chi te lo dice che puoi farlo quando vuoi?-
-Laura,amore mio...-Sospirò.
-Entrambi sappiamo che se adesso io ti saltassi addosso nessuno dei due si opporrebbe.-Disse compiaciuto.
Laura cercò di controbattere,ma non le uscivano le parole.
-Sei di un'odiosità immensa.-Disse Laura,dandogli un colpo sul petto scoperto.
-Mi fai male.-Disse fingendo dolore.
-Devi soffrire,perché mi sei antipatico.-Disse Laura in un misto tra finta rabbia e risate.
-E perché ti sono antipatico?-Disse Ross con voce da bambino.
In effetti,loro due si comportavano da bambini.
-Perché sei bellissimo.E ti odio.-Disse,mettendo il broncio.
Ross la avvicinò a se,ridendo.
-Sei una bambina cattiva.-Disse,accarezzandole la gamba.
-Molto cattiva.-Disse fermando la mano sul fianco di lei.
-Uhm...-Disse lei,giocando con l'elastico dei boxer di Ross.
-Come farò gli altri giorni senza il tuo buongiorno?-Continuò.
-Ti manderò un messaggio?-Disse Ross,in tono ovvio.
-E senza i tuoi baci?-
-Ci vedremo a scuola?-Rispose ridendo.
-Ah!Ma la smetti di rovinarmi delle frasi romantiche?!-Sbuffò Laura,fingendosi arrabbiata.
-No.-Disse,stringendola a se.
-Vorrei dormire tutte le notti con te.-Sussurrò.
Le mani calde di lui,accarezzavano il corpo di Laura.
Arrivò al gancetto che teneva chiuso il reggiseno della ragazza.
Lo sbottonava e riabbottonava velocemente.
-Posso toglierlo?-Chiese.
-Azzardati e ti ritroverai senza mani.-Sussurrò a denti stretti Laura,provocando una risata in Ross.
-Questa frase riassume tutta la nostra relazione,ora che ci penso.-Continuò Laura,ridendo.
-Mi sbaglio o qualcuno ieri non si è opposto?-Disse Ross,provocandola.
-Oh,attenzione!Adesso lui deve vantarsi per un'infinità di tempo perché ieri ho ceduto.-Disse Laura,come se stesse parlando ad un pubblico.
-Non mi sto vantando,ti sto solo ricordando ciò che hai fatto.-
-Adesso fattelo bastare,perché se credi che io ti assecondi in qualunque momento,ti sbagli di grosso,caro mio!-Disse Laura.
-E se non me lo facessi bastare?-Chiese maliziosamente Ross.
-Non è un problema mio.-Disse Laura,cadendo sul fianco destro di Ross.
-Sì che lo è.Secondo te quando ne avrò voglia,tipo ora,chi dovrò convincere?-Chiese.
Laura lo guardò.
-Guarda,sei unico.-Disse Laura ridendo.
Ross si stese su di lei.
-Esatto.-Disse in un sorrisetto.
-No.Te lo scordi proprio.-Disse Laura.
-Dai...cinque minuti.-La pregò,accarezzandole la gamba destra.
-No.-Affermò sicura,togliendo la mano.
-Ti prego.-Sussurrò baciandole il collo.
-Ross...-Disse.
Laura lo conosceva tanto da sapere che otteneva sempre quello che voleva,quindi doveva assolutamente sviarlo.
-Dai calmati.-Continuò Laura.
Niente.
Ross parve non sentirla.
Aveva di nuovo messo la mano sul suo fianco.
Il suo tocco la rendeva instabile.
-Ross Shor Lynch,giuro che ti spezzo tutti i sigari che hai e li lancio dalla finestra.-Lo minacciò.
Ross si fermò all'istante.
-Non lo faresti.-
-Scommettiamo?-
-Non sai nemmeno dove sono!-
-Terzo cassetto del tuo armadio,chiusi in un umidificatore in legno lucido.Vuoi sapere altro?-Chiese Laura,compiaciuta.
-Tu...come hai fatto?-Chiese stupito Ross.
-Ho i miei metodi.Posso anche dirti che stai per finire il tuo profumo preferito.-Continuò.
-E qua...-
-One Million,Paco Rabanne. -
Ross era davvero stupito.
-Mi stai stalkerando,per caso?-
-No.Fossi in te ne comprerei un'altro,perché amo quel profumo su di te.-Sussurrò all'orecchio.
-Uhm...quanto mi eccita la tua voce...-Sussurrò,prima di baciarla.
Le accarezzò dolcemente tutto il corpo,fino ad arrivare allo slip.
In quel momento il cellulare di Laura squillò.
-Non ci credo.-Disse Ross,leggermente alterato.
Laura rise sotto i baffi,prima di prendere il cellulare dal comodino.
-Pronto?Hey mamma.Sì,ho dormito da lei.-Disse.
A Ross sfuggì una risata.
-Sì lo so...Raini ha detto che l'hanno trasferita in una stanza,l'orario delle visite è dalle diciassette alle diciannove...Allora ci vediamo là?Okay,un bacio.Ciao.-Concluse.
-Ha detto che oggi verrà in ospedale con papà.Che facciamo?-Chiese Laura.
-Di certo non posso presentarmi a tuo padre dicendo che sono stato a letto con sua figlia.-
Laura gli lanciò un'occhiata.
-Potremmo dire solo che...che ci stiamo frequentando.-Propose Laura.
-Potremmo...-
-
-Maia è in ospedale e voi...Cioè,spiegami se sei una persona normale.-Disse Chelsea a Laura.
Erano ad un bar.
C'erano le ragazze,Ross,Vincent e Calum.
Laura approfittò del fatto che i ragazzi fossero andati a prendere i frullati,per dire loro cosa era successo la scorsa notte.
-Chels,sono loro decisioni,non puoi giudicarli.-Disse Federica.
Chelsea rise.
-Certo.-Disse compiaciuta.
-Cleyton non mi piace.Non mi va proprio a genio il fatto che stiate insieme.-La provocò Federica.
Chelsea emise un verso di stupore.
-Come se Vincent fosse carino!-
-La volete smettere?Si sentono le urla fino e là!-Disse Ross porgendo un frappé a Laura,e sedendosi accanto a quest'ultima.
I ragazzi erano arrivati,non avrebbero potuto continuare la conversazione.
-Come mai le urla di Laura ieri non ti hanno dato fastidio?-Si fece scappare Chelsea,prima di portarsi le mani alla bocca.
Ross guardò Laura.
-Eh?-
Laura guardò Chelsea con sguardo sprezzante.
-Questo non dovevo dirlo...No,non dovevo proprio dirlo.-Disse Chelsea.
Laura sospirò.
Prese Chelsea per un braccio e la portò lontano.
Si sentivano delle urla da parte di Laura,che agitava velocemente le mani.
I ragazzi non sapevano se ridere o essere preoccupati.
-Benomale che era ancora restia a queste cose.-Se ne uscì Vincent,ricevendo uno sguardo non proprio benevole da parte di Ross.
Quando le due tornarono,Laura era stremata dalle urla,e Chelsea pareva non sentirci bene.
-
Mancavano pochi minuti alle diciassette.
Laura era agitata.
Erano nella sala d'attesa dell'ospedale.
Non sapeva come comportarsi all'arrivo dei suoi genitori,ma cosa più importante non sapeva come stesse Maia.
Ross le accarezzava il ginocchio da sopra i jeans.
Era andata a casa per cambiarsi. 
Non le sembrava adatto andare in ospedale con i pantaloncini ed un top.
-Che ore sono?-Chiese Laura.
-Meno dieci.-Rispose Calum.
-Laura,calmati.-Disse Ross dopo un paio di minuti,vedendo che la ragazza si stava agitando.
Laura cercò di calmarsi, quando il suo telefono emise un suono.
Era un messaggio.
Dalla madre di Maia.
"Maia è in fin di vita."

SPAZIO AUTRICE:
Heyyy!
Ommmiodio oggi è primo settembre :o
Non sono mentalmente pronta all'inizio della scuola,anche perché non ho ancora toccato libro.-.
La cosa bella è che mancano solo sedici giorni al concerto di Roma*_*
Tornando al capitolo,vi piace?
Commentate con le vostre opinioni,sarò felice di leggerle.<3
Beh,un bacio!
Ciaooo^_^

I'M What You're Missing. ||Raura||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora