Capitolo 22

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POV AUSTIN

Sapevo di essermi comportato malissimo con lei...non centrava assolutamente nulla con quel professore pervertito...vedevo che da parte di lui c'era interesse ma prima di aggredirla avrei almeno dovuto capire la situazione e difenderla da quel mostro,non diventare io il mostro.

Ma ora avevo intenzione di farmi perdonare perché non riuscivo a non vedere quel luccichio dei suoi splendidi occhi azzurri e quel bellissimo sorriso...per questo avevo organizzato questa serata...per rivedere in lei la felicità di ieri sera

POV LIZZY

Nonostante fossi ancora molto triste e offesa per quello che mi aveva detto questa mattina il pensiero che avesse preaparato tutto questo per me mi fa capire che forse quando mi diceva "ti amo" lo diceva col cuore e non tanto per avere qualcuna con cui divertirsi.

..ma allora perché fa così con me?

E perché quel professore si comportava così con me?

Assomigliava davvero tanto a mio padre, ma sarà di sicuro una coincidenza...anche perché non vedo mio padre da circa 5-6 anni visto che l'alcool lo aveva portato su una cattiva strada fino a che non aveva deciso di abbandonare me e mia madre così all'improvviso, quindi penso che sia solo una coincidenza visto che il suo volto ho cercato di dimenticarlo più e più volte...avendo sempre avuto paura di lui.

A riportarmi alla realtà fu la mano di Austin che prese la mia, facendole combaciare...
A quel punto abbassai lo sguardo su di esse, e mi ritrovai a essere un po' in imbarazzo, non so perché, ma ogni volta che sto vicino a lui, mi viene una sensazione strana nella pancia, forse è semplicemente il fatto che è il primo con cui provo cose così forti.

Austin:" vieni con me piccola"

Sussurrò in modo dolce, lasciandomi in seguito un bacio sulla guancia e avviandoci vicino a questa tovaglia arredata.

Io: "hai fatto tutto questo per... per me?"

Chiesi stupita di tutta quella meraviglia che aveva preparato per me

Austin: "Certo piccola per te questo è altro. ..dopotutto mi sono comportato male e devo rimediare no?!"

e finendo la frase mi fece l'occhiolino

***

Avevamo mangiato quasi tutto quello che aveva preparato...
era così buono!

È stato bellissimo passare del tempo da soli senza aver paura che qualcuno potesse scoprirci da un momento all'altro.

Ad un tratto Austin si mise in piedi e mi porse la mano, che io accettai molto volentieri, , non sapendo dove volesse ancora portarmi, e ci avviammo verso il lago.

Io: "dove stiamo andando?"

Austin:"shhh"

Io:" ma io voglio sape..."

Austin:" te lo hanno mai detto che parli troppo? Stai zitta un attimo ...per favore"

Il modo che ha usato per dirmi quelle cose era tranquillo e dolce, ma con un pizzico di autorità...così decisi di non fare più domande e godermi la sorpresa.

Si fermò davanti al lago quando iniziò  a spogliarsi rimanendo solo in boxer e poi si girò a guardarmi come aspettandosi che anche io facessi lo stesso

Austin:" Dai spogliati anche tu che ci facciamo un tuffo"

Lo guardai stupita delle sue parole ma non mi opposi sapendo che non avrebbe mollato la presa...così rimasi con il mio intimo nero decorato con del pizzo sul bordo, sono come minimo diventata rossa dalla vergogna... ma in fondo lui mi ha già visto così.

uno splendido sbaglio❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora