Normal is boring

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Mi svegliai alle 8,la sera prima andai a dormire presto,verso le 10 e mezza. Non succedeva dalla prima media.
Presi il mio pacchetto di sigarette,l'accendino e uscì dalla finestra della mia camera. Accesi la sigarette che era tra le mie labbra. Avevo una presa morbida,leggera. Aspirai e buttai fuori. Non c'era sensazione migliore al mondo di sentire quel gusto amarognolo in bocca,quel gusto di tabacco puro. Mi faceva seccare le labbra e diminuire la saliva. Le prime volte che fumavo mi girava sempre la testa quando aspiravo,non riuscivo a stare in piedi.
Le sigarette sono un po come le persone. Le hai,ma prima o poi finiscono,se ne vanno. É bellissimo averne 20 nel pacchetto. Ma usandole una dopo l'altra finiscono. E prima o poi ti troverai a fumare l'ultima sigaretta del pacchetto. L'ultima sigaretta è quella che appena l'accendi hai il dolce in bocca,te l'assapori,te la gusti. Ma gli ultimi tiri ti lasciano l'amaro in bocca. Proprio come quando se ne va una persona a noi cara. Poi c'è chi le ricompra,e si fa un'altra vita con quelle. E c'è anche chi smette. Perché si sa. Il fumo uccide,proprio come le persone.

Avevo ancora tutta la giornata davanti,non penso che Josh abbia capito che oggi,secondo giorno dopo del patto,io gli dirò di essermi innamorata di lui. Glielo dirò oggi al parco,alla stessa ora di quando mi ha detto di dirglielo. Aprirò il mio cuore a lui. Sarò più sincera possibile. Con lui mi riesce sempre. Lui aveva fatto uscire la parte pazza di me,la parte malata di Sidney. Che solo Sidney conosceva. E adesso avrei voluto mostrargliela.

Erano le 10,tra un pensiero ed un'altro vidi Amber svegliasi,io ero ancora fuori,su l'altalena che avevamo nel giardino sul retro. Mi dondolavo.
Era il nostro gioco preferito da piccole,passavamo l'eternità su queste cose dondolanti,che a quei tempi sembravano tanto divertenti.
Amber si butto giù dalla finestra e atterrò in piedi,avanzava verso di me. Si sedette sull'altalena vicino.
"I miei non ci sono vero?"
"No Amber,avevano detto che andavano da dei loro amici e stavano fuori tutta la giornata."
"Passami una sigaretta vah."
Gli passai una sigaretta e l'accendino. "Tieni"
Ne fumammo un paio prima di rialzarsi dalle altalene. Ci dondolammo fino le 10 e mezza come minimo,ma avevamo da fare,o almeno io.
"Sai Sid,mi fa male la pancia e ho la nausea. Non so. Mi sento strana. Mi vengono i giramenti di testa su queste altalene ahah"
"Dai entriamo allora,magari sono le sigarette. Le prime aspirate fanno sempre girare la testa eh!"
Entrammo dentro.
"Sai Amby,oggi mi vedo con Josh. Voglio dirgli che lo amo sulla nostra panchina."
"Sei sicura di amarlo?"
"Penso di esserne te innamorata appena ho incrociato il suo sguardo.. Solo che,non me ne ero accorta fino ad ora. Sono stata come una gazza ladra. Scott era luccicante ai miei occhi,più di Josh. Era una persona nuova,era stato molto spontaneo. Ma non tutto quel che luccica é oro. Infatti l'ho capito solo dopo la seconda volta che lui non mi meritava. Non lo meriterebbe nessuna uno come lui. Uno che se ne frega delle persone."
"Eri solamente confusa"
"Ero solamente abbagliata,da tanta luce di un nuovo giorno"
"Ti porto dal parrucchiere e a farti la manicure! Così ti fai bella per dopo!"
"grazie Amby" l'abbracciai,lei ricambiò stringendomi più forte.
Ci vestimmo,mi vestì casual. Tanto poi sarei tornata a casa a cambiarmi.
Uscimmo e ci incamminammo per il centro di Orlando.
Arrivammo alle 11 e un quarto dal parrucchiere. Ero dopo di una che aveva quasi finito. Era una bella ragazza con i capelli rossi e il incarnato chiaro come la luna. Aveva il viso, molto luminoso. Si alzò e la ragazza addetta al taglio e al colore mi fece sedere.
"Cosa vuoi che ti faccia?"
"Ehm..." Tramite lo specchio davanti a me guardai Amber,che era dietro. Ci fissammo. "..per prima cosa li vorrei un po sfoltire e poi vorrei fare la piega:mossi morbidi, NON BOCCOLI PER FAVORE" Odio i boccoli. Mi ricordano troppo gli anni '60.
"Ai suoi ordini capo" la ragazza si mise la mano sul fronte,alla soldato.
Era molto simpatica,parlava davvero tanto. Lei oltre a parlare tanto ascoltava tanto. Sono belle le persone così,che oltre a parlare ascoltava pure.
Iniziò a tagliarmi i capelli,dopo avermeli lavati. Avevano un profumo alle mandorle. Buonissimo.
Vedevo i miei capelli castani cadere a terra,ho sempre odiato tagliarli ma dovevo. Erano troppo lunghi. Li avrei fatti fare fino le spalle.
"Come mai qui oggi? Se posso chiedere" mi chiede la ragazza durante la piega
"Eh perché oggi pomeriggio devo vedermi con il ragazzo che mi piace e gli dirò che lo amo,aprirò il mio cuore a lui."
"Sai per certo che ricambia o non ti ha fatto capire niente?"
"Nono lui mi ha già detto che mi ama,ma ho incasinato un bel po di cose.. Pensavo che lui non era fatto per me. Lui che era semplice. Ero attratta da un ragazzo che mi ha solo usata.. Mi ha fatto le corna ma dopo un giorno l'ho perdonato e poi.."
"Ti ha rifatto le corna.." Disse subito lei
"Esattamente.." Guardai Amber che abbassò subito il viso,adesso era rivolto verso terra.
"Ma lei com si chiama?"
"Non darmi del leiiiii! Sono giovane!" Avrà avuto 20 anni. Risi.
"Comunque Debby,Debby Morgan,piacere" posò la spazzola sul tavolino accanto e mi porse la mano.
"Sidney. Sidney McFisher." Gli strinsi la mano.
Mi ero appena fatta una amica. Era davvero una bella persona. In un'ora e mezza avrà conosciuto quasi tutto di me.
"Quando finisci di lavorare?"
"Qui adesso stacco ma poi rientro alle 4:30. Se vuoi domani mattina non lavoro e possiamo prenderci un caffè al bar qui accanto!" Aveva il sorriso stampato in faccia
"Per me va benissimo,grazie per i capelli!"
"Ah,comunque, stai benissimo. Sei davvero bella. Oggi pomeriggio farai scintille"
"Grazie mille,sei davvero gentilissima." L'abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia. Pagai e mi diede lo scontrino.
"Domani mattina al bar qui accanto alle 10 in punto. Mi raccomando,puntuale!"
"Non preoccuparti. Ciao a domani!" Chiusi la porta e Amber mi guardò sbalordita.
"Te non hai mai rivolto parola a nessuno e adesso parli e fai addirittura amicizia con gente a caso ahah. Sei proprio strana."
"So di essere strana ma:"normal is boring" "normale é noioso!"
"Hai pienamente ragione" mi diede una pacca sulla schiena,leggera ovviamente.
"Andiamo a mangiare qualcosa"
Ci fermammo al primo bar a mangiare un panino. Io con il tonno e maionese e lei un tost prosciutto e formaggio fuso. Rubai un morso al panino di Amber. Il mio era più buono. Ehehehe.
"Dai andiamo se no fai tardi! Dobbiamo ancora andare a fare la manicure!" Ci alzammo e andammo a pagare. Poi uscimmo e ci incamminammo per il centro estetico li vicino. Entrammo nel negozio,ci fece subito sedere,alle postazioni di lavoro,la ragazza alla cassa.
Ci facemmo fare tutte e due la france. Amavo avere le unghie al naturale. Uscimmo che erano le 3. Dovevamo ritornare a casa,io dovevo cambiarmi e farmi bella per Josh.
Arrivammo alle 3 e un quarto. Corsi subito a prendere i vestiti,scelsi dei jeans lunghi tutti strappati e una maglia tutta tagliata dietro,a tinta unita. Mi misi dei tacchi,per sembrare almeno un po più alta,visto che Josh era più alto di me di 20 e passa centimetri. Mi truccai velocemente,mi disegnai una riga di eyeliner sottile. Mi lasciai i capelli sciolti ma misi un fazzoletto,dello stesso colore della maglia,al posto della fascia. Presi una borsa piccola a tracolla per essere comoda. Dentro misi:cellulare,rossetto,specchietto,chiavi e soldi.
Ero pronta per uscire. Mi tremavano le gambe,aprì la porta "AMBER A DOPO! AUGURAMI BUONA FORTUNA STRONZA!"
"BUONA FORTUNA CARAAA!"
Chiusi la porta. Erano le 3 e mezza,avrei avuto il tempo di arrivare li un quarto d'ora prima per prepararmi il discorso. Arrivai alle 4 meno dieci,ci misi un po di più perché mi fermai a comprare le sigarette e l'accendino,me li ero scordati a casa. Accesi una sigaretta,guardai da lontano la nostra panchina,non c'era traccia di Josh. Perfetto. Avrei avuto tutto il tempo per pensare.
Era finita la sigaretta e la spensi sul legno della panchina e poi la buttai a terra. Trasgressivitá al limite della sopportatura. AHAHAHAHAHA.
Eccolo,lo vidi. Era bellissimo. I suoi capelli castani luccicavano al sole. I suoi occhi color cioccolato li avrei divorati. Mi ci stavo perdendo dentro. Ci fu un vento leggero che portò il suo profumo di lavanda nelle mie narici. Come al solito era il mio Peter Pan. Mi alzai,ed era appena davanti a me.
"Sidney.. Sei.." Prese fiato "Sei stupenda,davvero"
"Guarda che ore sono"
"Sono le 4" era confuso, che stupido ahah
"E quanti giorni fa mi hai fatto il patto?"
Fece due conti e ci arrivò. Aveva un sorriso a 32 denti. Avevo un sorriso così bello che se sarei morta in quel preciso istante,sarei stata felice. Felice di aver visto la cosa più bella di questo mondo prima di morire.
"Josh,ti amo" stava per dire "anch'io" ma lo fermai.
"No adesso parlo io.
Ho capito solo adesso che sei tutto per me,ti volevo sempre vedere, mi voltavo sempre a vedere se c'eri.
Mi mancavi sempre. Mentre parlavo di te agli altri mi luccicavano gli occhi. Giorno dopo giorno eri sempre più bello. Eri sempre più tutto quello che io avrei voluto. Sei tutto ciò che voglio Josh." Mi scese una lacrima e lui mi mise subito il dito quasi sotto l'occhio per asciugarmela.
"Sidney ti amo così tanto..
Ho capito di essermi innamorato di te quando ogni volta che mi allontanavi io avevo sempre più voglia di riprovarci. Di provare a vincere. Sono un perdente ma te sei la vittoria più bella in questa vita di sconfitte."
Eravamo alti quasi uguali,lui era ancora più alto di me. Mi buttai fra le due braccia,mi strinse fortissimo. Gli dissi in un orecchio:"baciamo ti prego"
Senza pensarci due volte lo fece.
Quel bacio era il più bello della mia vita. Non ci staccammo per un arco di tempo indefinito ma sicuramente immenso. In quel momento sentivo tutto intorno a noi fermarsi. Il tempo,le persone,il vento e persino l'universo. Scomparve tutto. C'eravamo solo io e lui,e nessun altro.
Ci staccammo per qualche strana causa e ripresi respiro.
Il mio respiro aveva un ritmo tutto suo,stavo impazzendo e stavo anche morendo dalla voglia di baciarlo ancora.
Mi strinse a lui,sentivo i suoi addominali. Con le dita della mano raccolse i miei capelli castani e li spostò dietro il mio collo ormai nudo. Mise le sue labbra calde su di esso e mi baciò,mi vennero i brividi su tutta la schiena a causa di quel gesto.
Mi sussurrò:"baciami ancora. Mi tengono in vita la tue labbra. Sono come ossigeno dopo tanto tempo sott'acqua."
Lo baciai ancora e ancora. Una,due,tre e cinquanta volte. Non avrei mai voluto finire.
"Ora sei mia. Per sempre.
Non voglio che uno stronzo psicopatico che non sia io ti faccia soffrire! Capito?!"
"Ti amo" riuscivo a dire solo quello da ormai un pezzo. Era l'unica cosa che sapevo in quel momento.
Lo amavo come si amano le cose belle. Ma le cose belle non sono cose.

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