I minuti scorrono lenti e inesorabili lasciando la mia mente sola con me stesso e permettendomi di pensare, l'unica cosa che in questo momento di tensione non dovrei fare.
E' già passato un quarto d'ora da quando Chendal è scomparso. Confesso, d'incominciare a sentirmi a disagio e guardando mia sorella capisco che anche lei non è per nulla tranquilla.
"Non mi sembra ancora vero sai?" Esclama Cloe all'improvviso facendomi trasalire.
Forse crede che parlando il tempo possa scorrere più velocemente e le sono grato di aver finalmente fermato il turbinio di pensieri che da quando abbiamo iniziato il nostro viaggio mi dà il tormento portandomi sempre nella stessa direzione che prende inevitabilmente il nome di Meredith.
"Cosa non ti sembra vero?" Le chiedo modulando la voce in un sussurro tranquillo.
"Il fatto di essere riuscita a fuggire, faccio fatica a crederci." Un sorriso sincero le rasserena il viso spianando la sua pensierosa fronte corrucciata.
"Avevo paura!" Mi confessa stringendosi nelle spalle. "Paura che ci scoprissero, che ti facessero qualcosa di male. Il terrore che per colpa mia la tua vita potesse essere rovinata. Ho cercato di scacciare via dalla mia testa questi pensieri ma ... "
Cloe si zittisce di colpo come se avesse già detto troppo e non volesse farsi sfuggire nient'altro.
"Ma cosa ... " La incalzo per fare in modo che finalmente riesca ad aprirsi completamente. Sono sicuro che confidarsi con qualcuno non possa farle altro che bene.
"Ma mi è impossibile!" Dice lei tutto d'un fiato con la voce che trema. "Mi è impossibile non pensare di averti rovinato la vita."
Basta, non posso più ascoltare.
Non sopporto che mia sorella si senta in colpa per delle scelte che ho attuato io e io soltanto.
Deve smetterla. Smetterla di pensare che tutto questo riguardi solo lei, perché non è così e non lo è mai stato. Implica tutti noi, coinvolge questo bacato sistema selettivo e anche la vita restrittiva che siamo costretti a farci andar bene. Prima lo capirà, prima tutti noi lo comprenderemo e meglio sarà per Rominia.
"Cloe, guardami!" La esorto prendendola per le spalle. "Ho deciso io di intraprendere questa, chiamiamola missione, e tu non hai colpa, d'accordo? Gli unici veri responsabili sono i nostri genitori e tu lo sai! Perciò ficcatelo bene in quella testa cocciuta."
Forse sono stato un po' brusco, ma è l'unico modo che ho per tentare di strapparle via dal viso il senso di colpa che deforma la sua caratteristica espressione serena.
Annuisce lentamente, spero che nei suoi occhi il bagliore che scorgo sia di una sicurezza ritrovata, ma non ne sono certo. Quello che so è che il silenzio cala nuovamente fra di noi e nessuno fa nulla per interromperlo.
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Il fiato comincia a mancarmi e farsi sempre più affannato. I miei poteri questa notte sono stati messi a dura prova, due teletrasporti sono tanti anche per un Traslatore esperto e se voglio attuarne un terzo, ho bisogno di riprendere fiato e ristabilire la concentrazione necessaria.
Mi appoggio alla fredda e ruvida parete della casa di Meredith. Devo farmi venire in mente un modo per attirare la sua attenzione senza svegliare tutto il vicinato. Non sarà semplice, soprattutto perché io non sono propriamente quello che si può definire un ragazzo delicato, ma mi dovrò impegnare, devo farlo per Cloe e naturalmente anche per Jay.
Mi passo le mani sul viso sconsolato, devo immediatamente togliermela dalla testa, è la sorella del mio migliore amico e questa è un'argomentazione abbastanza valida per fare in modo che la mia infatuazione per lei si spenga ancor prima di essersi manifestata. Stasera ho rischiato di tradirmi di fronte a Jay e adesso sono certo che il tarlo del sospetto si sia annidato nella sua mente, spero solo che abbia talmente tanti pensieri per la testa da non riuscire a preoccuparsi di me. Lo so che devo stare attento, ma quando ho visto Cloe indifesa, svenuta accanto a me non sono riuscito a trattenermi. Pensare che sia stata solo colpa mia mi crea un terribile rimorso, se non si fosse svegliata non me lo sarei perdonato, mai!
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INSIEME
Fantasy"Non so se arriveremo vivi fino alla Curia, ma adesso non ho voglia di pormi altre domande, per una volta desidero lasciare che gli eventi scorrano senza preoccuparmi, per una volta voglio pensare che tutto si aggiusterà, in un modo o nell'altro!" "...