~La mattina seguente~
Mi sveglio e faccio la mia solita routine. Metto una maglia bianca larga, uno jeans e converse bianche.
La comodità.
Prendo il mio zaino e vado a scuola. Raggiungo James, Albe e Ale che stanno parlando.
Quella stupida campanella suona e tutti entrano in classe.[...]
Sono avanti casa e apro la porta. Vedo Lorenzo e Jennifer appoggiati al muro che si baciano. A quella vista chiudo la porta e vado per le vie di Torino per me ancora sconosciute. È davvero grande questa città. Mi sento strana, o meglio dire, osservata. Continuo a camminare, questa sensazione è sempre più forte. Aumento di poco la velocità del passo e.....buio, buio totale. Apro un pò gli occhi e mi guardo in giro. Mi strovo in una stanza ben mantenuta, mobili in legno e pareti verdi. Questa non è casa mia. Mi alzo dal letto che precedentemente ero stata appoggiata. In quella stanza c'è solo silenzio. Mi affaccio dalla finestra che noto alla mia destra. Vedo una distesa di alberi sempreverdi. Ma dove sono?!. Sento un rumore di chiavi dal piano di sotto. Mi siedo di nuovo sul letto. La porta si apre e vedo un volto a me molto familiare.
"Oh,ciao Alaska" dice un ragazzo sulla soglia della porta.
"Spero che ti ricordi di me" Aggiunge.
Quella voce, quella fottuta voce. Non è possibile, Antony.
Antony il ragazzo che voleva essere il mio ragazzo a tutti costi. Il ragazzo che ha rovinato metà della mia adolescenza.
Accanto ha i suoi "schiavetti" Carlo e Marco.
"Antony." Dico sussurando.
"Oh, a quanto pare ti ricordi di me"
"Come faccio a dimenticare la persona che mi ha rovinato metà della mia adolescenza. Ti prego Antony lasciami stare"
"Lo farò solo se diventerai la mia ragazza"
Non voglio soffrire di nuovo. No!
"E se non lo farei?" Dico guardandolo
"Te la vedrai molto brutta" si avvicina a me e prende il mio mento tra le sue dita e mi bacia la punta del naso.
"Antony, ti prego lasciami" dico sul punto di piangere, ma resisto.
"Accetti di essere la mia ragazza?"
"Dammi del tempo, ti prego"
"Fammi pensare. Domani alle 17:00 al parco"
Annuisco e mordo il labbro. Esco da quella abitazione. Non ci posso credere. Corro a casa e vado in camera. Cerco di non piangere, ma una lacrima mi tradisce così anche le altre. Scoppio a piangere. Sono le 22:00 metto il pigiama, vado nel letto e chiudo gli occhi, ma sento la aprirsi. Apro gli occhi e non vedo nessuno. Chiudo la porta e vado nuovamente del mio letto.
"Pss" apro gli ochhi e guardo il lato destro nel mio letto.
Vedo un ragazzo.
"Stanotte non ti lascerò dormire."
Metto a fuoco e quel ragazzo è Lorenzo.
Comincia a baciarmi dolcemente, mi morde il labbro inferiore. Mentre mi bacia mi accarezza il fianco. Io gioco con i suoi morbidissimi capelli. E la notte passò così fra le coccole, senza fare nulla di straordinario.
~La mattina seguente~
Mi sveglio alle 11:35. Oggi non vado a scuola, non ho chiuso occhio tutta la notte. Mi giro dall'altro lato e vedo Lorenzo che mi guarda con un sorriso a 32 denti.
"Buongiorno" dico alzandomi dal letto e lui fa lo stesso. I suoi capelli sono scompigliati e gli danno un aspetto dolce.
Lorenzo va in camera sua e io vado in bagno. Metto una felpa larga tutta bianca e con dietro disegnate 2 ali nere, un fuson nero e le converse bianche.
"Driin...driin"
Un messaggio.Alberico ore 12:55
Hey bella! Che dici se facciamo un giro e a pranzo andiamo al Mc?Alaska ore 12:56
Dico che sarebbe un'ottima ideaAlberico ore 12:56
Vieni al parco.Alaska ore 12:57
Arrivo!Blocco il telefono e mi dirigo al parco.
Durante il tragitto mi sento osservata.
Mi giro e vedo Carlo uno del trio di Antony.
Senza pensarci due volte corro più veloce che posso verso il parco.
Vedo Albe seduto su una panchina e con il fiatone lo raggiungo.
"Hey" dico dando un bacio sulla guancia.
"Hey" dice sorridendo
"Andiamo?"
"Sisi"
Facciamo un giro parlando del più e del meno. Quella sensazione non è sparita. Dopo un pò abbiamo fame e ci dirigiamo verso il Mc. Entrambi prendiamo entrambi un Big Mac. Parliamo del più e del meno.
"Vado un attimo alla toilette"
"D'accordo"
Alberico va in bagno e io bevo un pò di coca - cola. Mi guardo un pò in giro. No! Non può essere. Al tavolo dopo il nostro c'è Antony con Carlo e Marco che mi guardano. Stavo per strozzarmi con la coca - cola. Fortunatamente arriva Alberico e andiamo via.
Stiamo davanti casa mia e Albe va via.
Entro in casa e vado in cucina. Mi siedo su una sedia e penso a quello che succederà al parco. Pronto il telefono e sono le 16:55!
Cerco di calmarmi e vado al parco.
Il mio petto fa movimenti irregolari e il mio cuore stava letteralmente per esplodere.
Vedo Antony appoggiato a un muro che mi fissa.
"Hey" dico facendo sembrare che sono calma.
"Ciao!" Dice sorridendo.
"Potresti dirmi chi era quel ragazzo di stamattina"
Merda.
"Un amico, nessuno di speciale"
"Se lo dici tu. Allora cosa hai deciso?"
"Che dovrai dimenticarti di me" dico e mi giro facendo tre passi. Antony alle mie spalle sciocca le dita e Marco e Carlo vengono verso di me e mi bloccano.
Antony si avvicina a me
"Sei sicura?" Dice con un sorrisetto malizioso
"..."
"Visto che non parli lo prendo come un Sì, ma sinceramente non me ne frego. Tu appartieni a me" dice mettendo il pollice sul suo petto.
Si avvicina a me mettendo la sua mano sulla mia guancia e mi bacia.
"Ragazzi lasciatela. Ciao amore mio!" Vanno via io vado a sedermi su una panchina e lacrime amare scendono lungo il mio viso.
Prendo il telefono e chiamo Mirko.
~Inizio chiamata ~
"Mirko!" Dico piangendo
"Alaska stai piangendo, dimmi dove sei"
"Al parco ti prego. Ho bisogno di te!"
"Arrivo subito!"
~Fine chiamata~
Meno di 5 minuti mi trovo tra le braccia di Mirko.
"Che succede?"
"Antony" dico sussurando abbassando lo sguardo e le lacrime cominciano di nuovo a scendere.
"Oh no, non piangere. Ci sono io" dice abbracciandomi.
Mi accompagna a casa e va via. Vado in camera mia, metto il pigiama e addio mondo.
~La mattina seguente~
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