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Tornai a casa, indossai una maglia enorme e mi infilai a letto.

"Seeeem!!!!" Nonna mi svegliò mi guardai in giro, era buio ancora.
"Si?"
"Corri!!! Chiama l'ambulanza!!" Corsi giù dal letto in camera loro, il nonno era sul letto, respirava a fatica.
Chiamai subito l'ambulanza che in 10 minuti fu li.
Caricarono il nonno sulla barella e lo portarono via.
Nonna era in lacrime, io non sapevo come reagire. Non mi erano mai capitate situazioni del genere. Volevo piangere, ma dovevo essere forte, per il nonno e la nonna.
Avvertii mamma e la zia, che risposero entrambe con un:"arrivo."
Quando fummo tutte sedute sul divano e la nonna si era un pò calmata spiegammo cosa fosse successo e partimmo per l'ospedale.
Io fui la prima a correre nella stanza.
Gli avevano dato morfina per non farlo soffrire molto, aveva avuto quasi un attacco di cuore e per un attimo il cuore aveva smesso di battere, ma per fortuna ora era fuori pericolo.
Gli presi una mano e lui aprì gli occhi, probabilmente non mi riconobbe subito perchè sorrise dopo qualche istante.
"Ciao nonno. Non rifarlo più."
Feci spazio alla nonna e alla mamma e la zia.
Passammo tutta la mattinata la, e pranzammo in un ristorante ,cercando di far tranquillizzare la nonna.
Decisi di rimanere con lei, almeno finchè non avessero dimesso il nonno.

Il nonno venne dimesso 3 giorni dopo, ma Io rimasi ancora qualche giorno.
Quella mattina il sole splendeva e nonna decise di mandarmi a prendere il pane.
La campanellina sopra la porta segnò il mio ingresso nel negozio vuoto che profumava di pane e dolci.
Il ragazzo riccio aveva i capelli raccolti con una bandana e le mani sporche di farina.
"Ehi" disse vedendomi.
"Enrich giusto? "
"No, Edward." Rise:" che pane ti do?"
"Ah scusa... comunque dieci di quelle." Indicai il pane in vetrina imbarazzata.
"Ecco a te,Sem." Sorrise porgendomi la busta.
Pagai e lo salutai.
Era veramente carino.
Feci per uscire quando Rosy, la panettiera (avevo chiesto alla nonna il suo nome), mi fermò urlando il mio nome.
"Ciao" salutai sorridendo.
"Come sta il nonno?"
"Molto meglio, grazie."
"Eddy perchè non la accompagni? Mi ha appena chiamato la signora Mayer, le devi consegnare il pane e lei abita esattamente dopo la casa dei nonni di Sem. Dai accompagnala!"
Mi immbilizzai per un attimo per dire che non serviva, ma mi ritrovai ugualmente Eddy alle spalle (non che mi dispiacesse)
"Allora Eddy... tu lavori al panificio? "
"Si ma solo d'estate. Poi l'inverno torno a New York per proseguire gli studi. Tu invece? Come mai dai nonni?"
"Avevo bisogno di riflettere. "
Ci fu un momento di silenzio, imbarazzante e poi lui mi lasciò davanti al cancello, promettendomi di venire a trovarmi un giorno.
Entrai in casa e nonna mi venne incontro: "Sem... cosa ci faceva qua Edward? "
"Mi ha accompagnata... lavora al panificio e Rosy l'ha mandato a portare delle ordinazioni. Perché? "
"Non voglio che tu stia con lui. Non è un bravo ragazzo."
Non aveva l'aria di uno che si mette spesso nei casini, ma decisi di dare ascolto ai nonni e iniziai a raccogliere le mie cose per tornare a casa.
Dovevo affrontare Hell.

"Mirandaaa!! Sono tornataaaa!!" Urlai entrando in cucina.
"Ben tornata signorina. "
"Come va?" Chiesi sedendomi sullo sgabello dietro di lei.
"Bene e lei?"
"Pure. Mentre lei era dai suoi nonni George è passato a salutarla e mi ha detto di dirle di chiamarlo appena sarebbe tornata."
"Ah grazie. Cosa cucini?"
"Arrosto per la cena." Si pulì le mani nel grembiule e Si girò verso di me:"desidera le prepari qualcosa?"
"No no. È passato solo Gi?"
Miranda ci pensò un attimo: "ah no, pure il signorino More, però lui ha detto che sarebbe tornato in giornata."
"Bene. Grazie tata." La baciai sulla guancia, rubai una fragola ed andai in camera mia.
Misi la musica a tutto volume e mi immersi nella vasca. Si adoravo farmi bagni caldi e lunghi, soprattutto d'estate.
Dopo una ventina di minuti bussarono alla porta della mia camera ed Io urlai di entrare.
"Sem?" Era Jared!
Oddio. Chiusi la porta con una spinta e mi infilai nell'accappatoio.
"Eccomi. Ma chi ti ha fatto entrare? "
"La tata. Mi ha detto di salire. Cosa stavi facendo ?"
"Il bagno. E la prossima volta avvertimi che sei te."
"Sarà fatto." Si gettò sul letto e mi guardò mentre prendevo la lingerie e una maglia grande per coprirmi.
"Girati" dissi guardandolo male.
"Sei vergine?" Mi chiese girandosi.
"Non sono affari tuoi. " risposi secca e imbarazzata.
"Chiedevo. Comunque andiamo a fare un giro? Magari una bella camminata." Mi infilai la maglietta e mi stesi sul letto accanto a lui.
"Io a dire il vero avevo dei programmi."
Ovvero: andare da Hellen, chiamare Gi e poi passare un pò di tempo con Lily e farmi una bella nuotata e cercare un lavoretto estivo nel giornale.
"Era un programma importante? "
"Abbastanza."
"E non puoi farli con me?" Sembrava realmente intenzionato a non mollare.
"Uno no, gli altri si." Portarlo da Hellen sarebbe stato imbarazzante, in quanto oltre al fatto che andavo la per 'litigare' nuovamente e pensado che Jared fosse il tipo di ragazzo che Hellen detesta.
"Bene. Quali sono i programmi che facciamo assieme?"
Glieli elencai e lui disse che mentre Io andavo da Hel lui sarebbe andato a prendersi il costume e che poi mi avrebbe aspettato facendo compagnia a Miranda.
Era molto gentile.

***spazio autrice***
Ecco qua il 4° capitolo... dopo mooolto tempo. Scusate ma la scuola mi sta togliendo tutte le forze '-.-
Cercherò di aggiornare il più presto possibile❤❤
ⓓⓞⓜⓐⓝⓓⓐ: qual'è la voatra stagione preferita??
-A

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