Capitolo sette- Cena con amici

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Bryan's pov

-Non far finta che non ti piaccia, tutto questo.- dissi, mostrando il mio fisico, anche se lei non potè guardare, per il semplice motivo che era voltata dal lato destro.

-Ma che stronzo!- si girò dal lato completamente opposto e io la presi, facendo compiaciare perfettamente il suo corpo al mio. Lei mi guardò incollosamente diritta negli occhi e, non so perché ma quella ragazza dagli occhi color nocciola, mi provocava dei brividi in tutto il corpo, che non riuscivo a far terminare.

Lei si inumidii la labbra ed io l'attirai con più forza a me e cercai di avvicinare pian piano le sue labbra alle mie, ma non ci riuscii perché ci allontanammo subito appena sentimmo Alessia e Beatrice urlare il nostro nome.

Vidi le ragazze avvicinarsi verso la tenda semiaperta, dove si poteva osservare Ilary con la camicia, che doveva darmi, affinché io la provassi, ancora in mano.

-Ehm...si.- fingè Ilary di parlare con me tranquillamente, quando le ragazze si avvicinarono a noi. -Adesso, forse è meglio che ti cambi, Bryan.- continuò, porgendomi la camicia, e uscendo dal camerino.

Feci scorrere la tenda di quest'ultimo e subito dopo mi cambiai. Vidi che la camicia mi stava bene. Non era nè troppo aderente e nè troppo ampia, un po' come piaceva a me.

Pagai il capo ed uscii da quel negozio, che mi aveva fatto provare delle emozioni stranissime, mai provate fin ad ora. Avevo avvicinato soltanto i nostri corpi e le labbra e sentivo, qualcosa di molto forte che mi attirava sempre di più a lei.

Notai, che le ragazze si trovavano a qualche metro dal negozio, intente a fissare, con cautela, qualche vestito carino, in vetrina.

Io corsi verso di loro, in modo da farle spaventare. Emisero un urlo, alquanto stridulo e si girarono, ad osservarmi in modo brusco.

-Ma che cavolo fai?? Ci hai fatto spaventare?!- esclamò Beatrice, dandomi un leggero schiafetto sull'avambraccio.

-Ahia!- urlai, in preda al dolore istantaneo e mi accarezzai la parte dolorante.

-La prossima volta ti uccido- mi minacciò Alessia, guardandomi con gli occhi sorridenti.

Alzai gli occhi al cielo, per farle capire che non me ne importasse nulla della minaccia che mi aveva appena fatto.

Lei capii benissimo e mi fece gli occhi storti -Tu, invece? Ilary non ti sei spaventata?- le chiesi, dato che era l'unica a mostrare totale indifferenza e a non aver aperto bocca.

-Per niente.- sbottò in modo acido, ritirandosi a guardare la vetrina.

Mi piaceva il suo carattere, il suo modo scontroso che rivelava solo con me. Ma non poteva comportarsi comunque così.

Quindi, la presi in braccio e la portaii con me, indifferente di tutti gli sguardi delle persone che non facevano altre che fissarmi e sussurrarsi, a vicenda, qualcosa all'orecchio.

Ma, dei lor pensieri non me ne poteva interessar nulla. Io pensavo a lei, e quanto dannatamente fosse perfetta nelle sue dolce imperfezioni e non so perché pensavo questo, forse perché ero particolarmente legato a lei...

-Lasciami, dove mi stai portando?- urlò dandomi calci, come era suo solito far sempre.

-Fuori da qua.- mostrai un sorrisino assimetrico, che lei non potè guardare, dato che aveva il busto sulla mia schiena.

-Smettila.- si innervosii ed emise, ad un certo punto, un tono serio dandomi dei forti pugni, anche, sulla schiena. Ma con ciò mi fece scatenar ancora più voglia di ridere.

La Magia Dei Tuoi OcchiWhere stories live. Discover now