Capitolo undici- Un evento inaspettato

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Accovacciati a terra, con una vasta distesa verde che circondava i nostri corpi, il vento che scompigliava delicatamente i nostri capelli, il fruscio delle foglie un po' secche in pieno autunno, un silenzio insormontabile che necessitava di essere ascoltato, ed io e il ragazzo dagli occhi color smeraldo che ci trasmettevamo quell'ondata di emozioni che travolgevano sempre più i nostri sguardi.

Scrutavo i suoi meravigliosi occhi, e ogni qual volta che lo facevo venivo stregata, sì, venivo stregata da quei maledetti occhi.

Cercavo di ammetterlo più che altro a me stessa che, forse, lui mi piaceva o, forse, ne ero innamorata. Amore era una parola abbastanza vasta da spiegare, che io non avevo mai provato sin ad ora.

Tantissime emozioni contrastanti si posizionarano sul mio corpo, facendomi tremare costantemente. Un tremolio mi pizzicò le mani fino a giungere completamente alle punte dei miei piedi.

-Piccola- mi sussurrò lui accarezzandomi dolcemente i capelli, quella carezza mi fece rabbrividire ancora di più.

Adoravo essere chiamata così da lui. Era l'unico a darmi un senso di protezione che nessuno era mai riuscito a darmi, ma forse avevo paura, e quella paura non se n'era ancora andata.

La paura di soffrire, la paura di amare e forse non ero neanche pronta a ciò, ma so solo che lo desideravo, con tutta me stessa.

-Se adesso mi avvicinassi, tu mi respingeresti?- mi sorrise e fissò insistentemente le mie labbra, come se avesse bisogno di esse.

Stavo esplodendo, ed la mia testa era imperterrita. In risposta, chiusi le palpebre aspettando che lui facesse la prima mossa.

Tutto ciò che stava accadendo era reale, non un semplice sogno, era reale, lui era qui, con me.

E quello che mi stava donando era in assoluto il mio primo vero bacio. Non sapevo ancora cosa potessi provare.

Mi accarezzò la mano, e sentii, ad un certo punto, i battiti del mio cuore accelerare. Forse andavano a tremila, sì, tremila battiti al minuto erano più che soddisfacenti.

Avvertii il suo corpo che si stava avvicinando lentamente al mio, facendomi provocare altre esplosioni al cuore.

Le nostre labbra si accarezzarono, quasi a sfiorarsi dolcemente, sussultai un'attimo al tocco leggero, era come stare in paradiso. Ad un certo punto, non percepii più i battiti del mio cuore, improvvisamente tutto ciò che mi circondava era scomparso ed esisteva solo lui e le sue meravigliose labbra.

Chiese il permesso di accesso alla mia bocca ed io le dischiusi prontamente. Costui non era assolutamente un bacio passionale, ma un bacio delicato e dolce mi persuase eternamente, le nostre lingue ballarono a suon di musica, una canzone melodica accompagnava esse, fino a proseguire lo stesso tratto nuovamente, sempre più.

Accostai le mani sulla sua nuca, e lui mi accarezzò il collo provocandomi altri spasmi. Sudavo freddo, ma ciò che avevo capito era che per alimentare il mio cuore avevo bisogno della sua presenza, di lui.

Mi baciò sempre più, cavolo quanto era bello, quanto erano belle le sue labbra, quanto era bello lui...

Il suo sapore era unico e lo adoravo, mi morse delicatamente il labbro inferiore ed io presi un respiro profondo.

Quel bacio sembrò durare secoli, anni, millenni forse. Vorrei che fosse durato ancora per tutta la vita, fino all'eternità ma ci staccammo per riprendere quel poco di fiato che era mancato durante quel favoloso bacio.

Ormai, avevo perso la cognizione del tempo e lui era lì, a fissarmi e a sorridermi con i suoi perfetti denti bianchi.

Depose la mano sul suo petto, come per regolarizzare i suoi battiti cardiaci credo ormai impazziti, i nostri respiri erano ancora agitati e non smettevano di esserlo.

La Magia Dei Tuoi OcchiWhere stories live. Discover now