Capitolo otto- Inizio scuola

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Non pronunciammo nessuna parola. Ci abbracciamo e basta. Avevo bisogno di sentirmi protetta davvero da un ragazzo che non potesse prendermi in giro per come ero fatta, un po' acida e stronza a volte e allo stesso tempo era davvero molto difficile che riuscissi a dimostrare dei sentimenti verso le persone a cui tenevo davvero molto e che specialmente mi facevano stare bene. Non riuscivo ad esternare tutto ciò che provavo con le persone, in generale. Non so perché ma lo abbracciai, abbracciai proprio lui, in quel momento.

-Come siamo dolci stasera, eh?- disse, interrompendo quell'atmosfera un po' imbarazzante che si era creata dopo essermi staccata delicatamemte come un cucciolo indifeso dal suo corpo.

-Ti sbagli. Non lo sono.- inarcai un lato delle sopracciglia e lo spintonai sorridendo, ma con scarso risultato dato che lui rimase fermo e immobile come una roccia. -Andiamo. I ragazzi ci aspettano.-

-Agli ordini "Misses Acidella".- alzò la mano e si appoggió la mano in verticale su una fronte per poi dirigerla sempre nella stessa direzione.

Dopo essere ritornati in salone, sentii gli sguardi dei ragazzi che stavano guardando ancora il film con assoluto disinteresse, poggiarsi su di noi.

-È finito.- Martin battè i palmi delle sue mani sulle sue cosce e si alzò dal divano, porgendo il pacco di popcorn vuoto a Bryan. -È tutto tuo amico.- gli schiacciò l'occhiolino e si diresse verso la mia direzione.

-Mi chiamo per caso, spazzatura ?- disse, sottolineando con estrema cautela quest'ultima parola e guardandolo con fare stupefatto, tenendo ancora il pacco vuoto in mano, in cui si poteva sentire il loro odore impresso sul pacco.

-Io non l'ho mai detto.- sollevò le mani al cielo Martin, ridacchiando.

-Ragazzi, per me e Ilary è ora di andare. Domani ci aspetta una giornata estenuante.- disse la mia amica, un po' incerta, alzandosi dal divano, in cui fino ad un'attimo fa aveva Zack accanto.

Domani sarebbe iniziato il mio primo giorno di scuola, sfortunatamente, qui a San Diego. Frequentavo il liceo linguistico. Ero sempre rimasta affascinata dalle lingue e per me, esse erano una parte fondamentale per il mio futuro.

Non avevo proprio la minima intenzione, nonchè voglia, di sentire parlare ininterrottamente i miei professori che non facevano altro che annoiarmi per delle monotone e continue ore. Volevo, come una normale adolescente, svegliarmi fino a tardi, non studiare e godermi l'estate in tutti i modi possibili.

Io amavo i raggi del sole che rivenivano sul mio corpo dolcemente. Amavo gli occhi chiari che solo il sole riusciva a donarmi. Amavo il mare per quanto fosse così perfetto e soave. Amavo l'estate, in tutti i suoi modi di essere.

-La stessa cosa vale per me.- intervenne Bryan, risvegliandomi dai miei pensieri e sollevando gli occhi al cielo -Questo è l'ultimo anno, fortunatamemte!!- esclamò con un tono fortemente deciso.

-Io sono ancora al quarto anno, invece.- accennò Martin, muovendosi le labbra in modo sbilenco

-Per fortuna, per me e Zack no.- replicò Julie, sfoggiando uno dei suoi dolci sorrisi. -Buona fortuna per domani.- continuò, proseguendo verso l'uscita, seguita successivamente da Martin e Zack.

-Prendiamo la mia macchina?- chiese Bryan avviandosi verso l'ingresso, dove si poteva osservare un mobiletto color avorio attaccato all parete del muro. Impugnò da esso il suo mazzo di chiavi in cui osservai, anche, un portachiavi a forma di cuore con incisa una scritta che però non riuscii a percepire bene.

-Non posso, perchè ho l'auto qua sotto parcheggiata.- disse avviandosi verso la porta. -Alessia, vuoi venire con me?-

Lei annuì semplicemente, senza spiccicare nessuna parola. Domani mi avrebbe raccontato tutto.

La Magia Dei Tuoi OcchiWhere stories live. Discover now