morning.

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Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano ma nell'intensità con cui vengono vissute. Per questo esistono momenti indimenticabili, cose inspiegabili e persone incomparabili.
- Fernando Pessoa

Sono circa le tre. Osservo la lancetta della sveglia sul comodino muoversi scandendo ogni secondo. Sbatto le ciglia e mi stringo di più a Niall. Sono sdraiata sul fianco sinistro con la testa sulla sua spalla. Il suo braccio mi circonda all'altezza dei fianchi. Disegno piccoli cerchi sul suo petto mentre ascolto il suo respiro rilassato. Prima mi osservava mentre mi cambiavo. Per la prima volta non mi sono sentita a disagio. Mi sono sentita bene. Mi sorrideva e mi ripeteva che ero bellissima. Va beh, a quel punto sono arrossita. Ma sono fortunata, mi sento fortunata. Non avrei potuto desiderare di meglio e adoro questa sensazione. Non nasconde le sue emozioni, è sincero fino in fondo ed è questo che amo di lui. Ora sembra pensieroso ma non lo biasimo. Ha bisogno di tempo per riflettere su quello che sta succedendo. Io sono incasinata mentre lui è perfetto, una sorta di dio greco. Capelli biondi e occhi azzurri come un principe azzurro.
"Mi fai paura quando rimani così tanto in silenzio" dice a un certo punto. "A cosa stai pensando?"
"Niente" rispondo. Se sapesse veramente cosa sto pensando.. Mi volto per rimanere a pancia in giù e guardarlo da vicino. La maglietta che mi ha prestato scivola verso l'alto coprendomi solo il fondoschiena. Per fortuna siamo sotto le coperte. "Non sono mica come Carolyn che non smette mai di parlare. Isabelle, vai a prendermi un caffè. Oraaa" dico imitandola.
Niall ride. "O mio dio, Isabelle portami una spazzola, i miei capelli sono uno schifo"
"In effetti ora i tuoi capelli non sono il massimo" sorride e mette dietro le orecchie una ciocca che ho davanti al viso.
"Scusa se non sono sexy come lei" scherzo mettendo il broncio.
"Tu sei sexy anche con i capelli scompigliati e la mia maglietta molto più di quanto immagini"
"Grazie. Ma sono ancora arrabbiata con Carolyn. Non avrebbe dovuto intromettersi. Non ne aveva diritto. E poi io ti volevo parlare ma non mi hai voluto calcolare perchè ti aveva già detto tutto. Mi ha umiliato ed è questa la cosa peggiore. Si sta accanendo su di me. Alison mi ha raccontato che è successo anche con lei" mi sfogo.
"Gli parlerò" risponde.
"No. Se lo farà di nuovo gli parlerò io. Non può averla sempre vinta"
"Okay ma voglio sapere che d'ora in poi sarai sincera con me. Me lo avevi promesso. Promettimi che non ti farai più del male" dice facendo riferimento ai tagli sui polsi.
"Va bene"
"Non capisco ancora perchè tu lo abbia fatto.. È una cosa privata. Ma sappi che io ci sono sempre"
"Lo so" ammetto. Sbadiglio e mi sdraio perché sono troppo stanca per parlare.
"Dormi, è molto tardi. Finiremo di parlare domani" sussurra. Dopo pochi minuti i miei occhi di chiudono e sono nel mondo dei sogni.

Niall's POV
La luce della mattina mi sveglia. Proviene dalla finestra che mi sono dimenticato di chiudere ieri sera. Emily dorme ancora sulla metà del mio cuscino. Mi giro sul fianco per osservarla. I suoi capelli castani sono illuminati dal sole. Il suo viso è rilassato e sereno.
"Buongiorno" esclama una voce e sento aprire la porta della mia camera. È mio fratello Greg.
"Ssh" dico.
"Oh, scusa. Ti va bene che papà è uscito" dice vedendo Emily per la prima volta. "Che hai fatto al viso?"
"Indovina? È stato Michael.. ha aggredito lei e poi me. Ora va, ti dico dopo"
"Okay" dice e chiude la porta. Greg è il fratello migliore che potessi avere. Ha 6 anni in più di me e siamo molto legati. Purtroppo però Michael, prima suo amico, ce l'ha con noi due. Questa volta ha esagerato avvicinandosi a Emily. Non ce l'ho con mio fratello ma siamo tutte e due responsabili di quello che è successo.
Emily sbatte le ciglia e si copre con il braccio gli occhi. Poi si volta dandomi le spalle. La abbraccio da dietro e tuffo il naso tra i suoi capelli. Cerco il suo collo per baciarlo lentamente.
"Giorno" dice la sua voce assonata.
"Buongiorno" aspetto qualche secondo e mi accorgo che non è ancora completamente sveglia. "Hai un profumo splendido"
"Niall potresti chiudere quella finestra, qualcuno vorrebbe dormire" dice trascinando le parole.
"Qualcuno è lunatico stamattina... Mi sono dimenticato di chiuderla"
"Mmh" brontola. "Che ore sono?"
"Non ne ho idea" rispondo.
Si allunga per prendere il cellulare sulla moquette che probabilmente ha abbandonato per terra quando è arrivata. Clicca sul tasto e appare il lockscreen. "Le 11? O merda" dice alzandosi di scatto.
"Cos'è questa fretta?" dico.
"Niall, sei serio? Non sono tornata ancora a casa da ieri alle 9" si affretta a mettersi i vestiti di ieri sera.
"Okay, okay. Vado in bagno, fa come se fossi a casa tua" ed esco dalla stanza.

Emily's POV
Piego la maglietta di Niall e apro l'armadio per mettergliela dentro. Ha una collezione di cappelli e canottiere da basket. Per il resto è tutto un po' disordinato. Mi viene voglia di mettergli a posto. "Che diavolo ti viene in mente?" penso mentre chiudo l'armadio. Mi siedo e chiamo mia madre. Ci sono due sue chiamate perse all'una e stamattina alle 9. Suona un po' di volte e poi risponde.
"Mamma scusami se non ti ho chiamato" dico mentre entra Niall nella stanza.
"Sei ancora a casa sua?" Oddio lo sa.
"Casa sua? Che intendi?" chiedo.
"A casa di Alison. Mi ha mandato un messaggio ieri sera: ha detto che andavi a casa sua a dormire" ?? Mi hai salvato. Alison grazie, dico nella mia mente.
"Sì, sono qui a casa di Alison" dico e Niall alza lo sguardo. Sta indossando un paio di vans. "Fra poco torno, non ti preoccupare"
"Ok, ringrazia la mamma di Alison"
"Senz'altro, ciao" riattacco.

Prendo la mia borsa e scendo di sotto con Niall. La struttura della casa è identica alla mia, come tutte le case del quartiere. La differenza sostanziale è che la sua famiglia ha scelto un'arredamento più classico mentre a mia madre piace una stile moderno. In cucina c'è un ragazzo più grande di Niall ma molto simile.
"Ciao" mi saluta posando la sua tazza sul tavolo.
"Allora.. Emily, lui è mio fratello Greg. Greg, lei è Emily" ci presenta Niall.
"Piacere di conoscerti" dico stringendogli la mano.
"Piacere anche mio" risponde sorridendo allo stesso modo di suo fratello."Vuoi qualcosa da bere? Un caffè, un tè?..."
"Sarei di fretta ma va bene un tè" rispondo.
"Siediti dove vuoi" mi dice Niall. Appoggio la borsa sulla sedia più vicina e mi siedo. Greg versa il tè dal bollitore a due tazze e me ne porge una.
"Grazie" gli sorrido. Niall mi allunga lo zucchero e ne verso due cucchiaini all'interno.
"Emily, Niall mi ha raccontato cosa è successo ieri sera. Mi dispiace molto. Non sarebbe dovuto succedere, in parte mi sento responsabile" Greg si rivolge a me.
"Ma chi è questo ragazzo?" domando ad entrambi.
"Michael era mio amico ma ora non più" risponde Greg.
"Ma come mai ce l'ha così tanto con voi?" continuo.
"Michael aveva una ragazza che conoscevo anche io. Ma lei non era contenta di come la trattava e l'ha lasciato. Poi ho cominciato a frequentarla e tutto andava a gonfie vele. Lui è sempre stato possessivo ed era geloso. Ha sempre fatto di tutto per rovinare la nostra relazione ma non c'è mai riuscito. Dopo alcuni anni ho deciso di chiederle di sposarmi e..immagina come lui ha reagito. Ha capito che non poteva fare più nulla e se la sta prendendo con mio fratello ora" spiega Greg.
"Ma è assurdo" rimango a bocca aperta.
"Emily scusami veramente, non so che altro aggiungere" dice e mi sento a disagio.
Finisco il tè in silenzio. "Devo proprio scappare ora. È stato bello conoscerti"
"Anche per me. Mi dispiace solo averti conosciuto in questo modo" ammette il fratello di Niall.
Faccio un mezzo sorriso e Niall mi accompagna alla porta. "Ciao, ci sentiamo" mi bacia.
"Va bene, a dopo" e me ne vado a piedi verso casa.

Apro la porta di casa "Sono tornata" grido. Nel salotto non c'è nessuno così salgo le scale. Mamma mi viene incontro e mi abbraccia. "Da quanto tempo! Sei sempre fuori casa.." scherza mentre mi stringe forte.
"Ma non è vero" rido anche io.
"Com'è andata la festa?" mi domanda seguendomi in camera.
"Mhh, normale. Tanta gente, solito caos da liceali"
"Cos'è quel sorriso?" indaga.
"Niente"
"Puoi mentire a tutti ma non a tua madre. Hai conosciuto qualcuno? Un ragazzo?" odio queste domande. Le solite domande da mamma. Ma è troppo felice oggi quindi non voglio deluderla.
"In effetti sì ma niente di che" sminuisco.
"Eeh" esclama "Lo sapevo..da quando ho trovato quella felpa" dice indicando quella di Niall.
"Mammaaa, sei sempre la solita" rido tirandogli un cuscino.

Finalmente sono riuscita a trovare la concentrazione e il tempo per regalarvi questo nuovo capitolo. Ci ho messo un po' ma eccolo qui! Lasciate tanti voti, commenti.. Insomma fatemi capire se vi piace :)
Al prossimo capitolo,
Erika

(IN REVISIONE) people change, memories don't || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora