it hurts.

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"A volte sai già come andranno le cose ma speri fino all'ultimo che possa cambiare persino l'evidenza"

Mi metto sotto le coperte e non riesco ad addormentarmi. Tento di leggere ma nemmeno questo funziona.
Fra poche ore devo partire per l'open day del college. Rimarrò intrappolata in macchina con Niall per ore e questo mi spaventa. La cosa peggiore è che ho paura di affrontarlo non perchè mi sento colpevole ma per proteggere Louis. La situazione rischia di complicarsi per lui, Niall darà ragione a me e si scaglierà contro Louis. Non voglio che succeda.

Quando imbocchiamo l'autostrada è ancora buio. Sfrecciamo per guadagnare chilometri prima che il traffico si intensifichi. Osservo le luci riflettersi sull'asfalto. Aspetto le prime luci dell'alba e vedo il sole alzarsi dall'orizzonte. Poi con le cuffie nelle orecchie mi addormento.

Sento qualcuno togliermi la cuffia sinistra.
"Emily" la voce di Niall mi sveglia.
"Mmh" brontolo togliendomi anche l'altra cuffia.
"Siamo fermi ora. Vado a prendere un caffè, tu vuoi qualcosa?"
"Un cappuccino. Me lo porti, per favore?"
"Sì" mi lancia le chiavi e se ne va.
Mi stropiccio gli occhi, ho recuperato qualche ora di sonno. Ho la bocca amara quindi rubo un po' di acqua dalla bottiglia di Niall.
Sblocco l'iPhone e trovo dei messaggi di Louis.

"Hey, come va?"
"Siete ancora in viaggio?"
"Mi manchi"

Questo non rende le cose facili. Dopo poco, torna Niall.
"Vado in bagno" ho bisogno di rinfrescarmi la faccia così posso truccarmi e nascondere queste ste maledette occhiaie.
Davanti allo specchio guardo come sono cambiata in questi mesi. Bugiarda, viziata, traditrice, permalosa e più in carne. Il mio colorito non sembra più così bianco. I miei capelli sono legati in uno chignon disordinato. Mi asciugo le mani ed esco dal bagno.

Niall è al volante che mi aspetta con il cellulare in mano. Entro e mi guarda. Non è il suo cellulare: è il mio. Oh, no.
"Cosa significano questi messaggi?" sbotta.
Mi passa il cellulare e vedo i messaggi che sono arrivati negli ultimi minuti.

"Perchè non rispondi? È successo qualcosa?"
"Niall ci ha scoperti?"

Guardo fuori dal finestrino cercando le parole. "Niente" scuoto la testa.
"Ah, sì. Niente? Allora cosa significano quei messaggi?"
Rimango in silenzio assorbendo la vergogna.
"Rispondi" tira un pugno al volante. "Emily, perchè non parli? Adesso chiamo Louis"
"No" urlo.
"Dimmi cosa sta succedendo, ora!" non l'ho mai visto così arrabbiato.
"Non ti devi preoccupare" cerco di convincerlo.
"Proprio perchè mi dici di non preoccuparmi, mi preoccupo seriamente" mi guarda come supplicandomi di dire qualcosa.
Non apro bocca e scoppio in lacrime.
"Ho bisogno di fumare" esce dalla macchina sbattendo la porta. Sospiro e cerco di raggruppare tutto quello che provo in questo momento. Ho rovinato tutto. È tutta colpa mia.
"Louis, rispondi cazzo" sento la voce di Niall a qualche metro di distanza. Sta gridando al telefono. "Sei un codardo. Sono da tutt'altra parte, dimmelo ora così ho il tempo di sbollire la rabbia e quando torno eviterò di riempierti di botte"
Corro verso di lui. "Niall..." mi metto di fronte a lui per cercare di calmarlo.
"Emily, non ti intromettere. Fottutissimo stronzo, dì tutto ora o mai più" lo minaccia. E tutti i miei incubi diventano realtà.
"Smettila Niall!" gli urlo contro.
Lui abbassa il cellulare e mette l'altoparlante. "Ora può sentire anche lui. Guardami negli occhi e giurami che non è vero quello che penso" Louis non parla, tocca a me.
Mi trema la mano. Le parole non mi escono di bocca. Il dolore mi paralizza.
"Emily, parla o giuro che ti pianto qui in mezzo al nulla in questo autogrill di merda" qualcuno dal parcheggio starà sentendo la litigata, mi sento a disagio ma in fondo non me ne importa nulla.
Tra le lacrime dico: "Non è solo colpa di Louis, è anche colpa mia. Ci siamo baciati"
In un decimo di secondo vedo il telefono di Niall per terra. L'ha lanciato con tutta la forza che aveva in corpo.
"È tutto qui?"
"No. È successo due volte"
"Da quanto va avanti sta storia?" chiede.
"L'altro ieri"
"Come hai potuto?" ha gli occhi rossi. Sta piangendo, no. Mi sento come trafitta nel cuore. "Con il mio migliore amico, come hai potuto?" ripete.
"Mi dispiace" anche se so è tutto inutile.
"E non hai pensato ad Allison?" ho detto la stessa cosa a Louis. Giudico gli altri e non me stessa. Mi faccio schifo da sola.
"Non posso crederci... come hai fatto a nascondermelo? È la cosa peggiore che potessi fare" un'altra coltellata al cuore. Chiude gli occhi. "Mi serve tempo. Vai in macchina"
Lo guardo per un'ultima volta e poi gli volto le spalle. Fa troppo male.

"Ti porto a questo fottuto college perchè l'ho promesso a tua madre. Non dovrebbe mancare molto. Fai il giro del college e domani torneremo a casa" dice quando rientra. "Allison sa tutto" cacchio. Non potrebbe andare peggio.

Durante il tour sono distratta. Cerco di chiamare più volte Allison ma non risponde. Abbandono la visita e rimango isolata nel parco del college. Verso le cinque vado verso la stazione qui vicino per cercare un treno per tornare a casa domani.
Tornando al college, noto Niall all'entrata che mi aspetta.
"Ecco tieni" mi posa la sacca con i vestiti di ricambio. "Dormirò in macchina stanotte. Ci vediamo domani mattina. Alle 9 si parte"

Entro nella stanza dell'hotel che avevamo prenotato per la notte. C'è un letto matrimoniale. Senza lui qui, la stanza è vuota. Mi muovo come un fantasma per la camera non sapendo che fare. Doveva essere un weekend felice. Invece è stato un disastro. Mi butto sul letto. Il mio cellulare suona. È Louis. Non rispondo.
Ho fallito.
Oggi ho fallito.
Ho fallito come amica.
Ho fallito con Allison, con Niall, con Louis.
Ho fallito come persona.
Non ceno. Rimango ferma a fissare il soffitto fino a quando non mi addormento.

Alle 7.30 sono già sul treno verso Manchester. Scrivo un messaggio a Niall: "Non so se leggerai questo messaggio, non so se risponderai. Sono in treno, ti volevo avvisare che non tornerò a casa con te. Non riuscirei a sopportarlo. È un dolore troppo grande vederti di nuovo soffrire. Stanotte pensavo a quanti errori ho fatto, a quante persone ho ferito. E tutto questo per egoismo. Mi dispiace, non so che altro dire. So benissimo che le mie scuse in questo momento sono inutili.
Quindi buon viaggio, Niall"

Il mese di maggio è il mese peggiore per qualsiasi studente. Sono piena di verifiche e interrogazioni. E soprattutto stufa di tutta quest'ansia accumulata durante tutto l'anno. Per fortuna ho già pronti i prossimi due capitoli, in modo da riuscire a pubblicare lo stesso con regolarità.
Questo capitolo è stato veramente una liberazione. Ci ho messo tutta me stessa e mi sono letteralmente emozionata mentre lo scrivevo. Ora ve lo regalo.
Ditemi cosa ne pensate. E ci vediamo al prossimo capitolo.
Erika

(IN REVISIONE) people change, memories don't || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora