To be yourself is all that you can do

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Louis Tomlinson è fatto di sagacia, arroganza, sorrisi di scherno, battutine schiette, tatuaggi e occhi azzurri.Vedendolo camminare per la strada, canottiera larga a scoprire braccia e petto tatuati e cappellino di lana, nessuno direbbe mai che è il figlio di uno dei più grandi imprenditori di New York. Per questo ogni volta che il giovane fa capolino nell'immenso studio del padre riceve solo occhiate indagatorie mascherate davvero male da sorrisi accomodanti e "Buongiorno signor Tomlinson". Louis ride loro in faccia, perchè se non fosse il figlio scapestrato del capo probabilmente non lo farebbero nemmeno entrare, le sue vans nere potrebbero sporcare di fango i tappeti, sia mai.Attraversa l'atrio a testa alta, esponendo il nuovo tatuaggio: un nodo nautico che gli ricopre perfettamente il polso. 

Sorride alla segretaria di suo padre che, con certe occhiate, non ha mai nascosto il suo interesse verso il corpo del ragazzo, ma anche in questo caso, a Louis non interessa: i corpi femminili in lui non provocano niente. È sempre stato attratto da petti asciutti, braccia possenti e tutte le altre mille caratteristiche che fanno parte di corpi maschili. 

Entra senza bussare nella stanza del padre e immediatamente viene fulminato da un paio di occhi che sono la fotocopia dei suoi, perfino quello sguardo di fuoco che lì intimorisce tutti non tocca minimamente il castano.

"Louis, aspetta fuori" dice calmo il padre. 

Il ragazzo scuote la testa e si stende sul divanetto del padre osservando la figura del ragazzo che gli dà le spalle. Riesce a distinguere solo un abbigliamento che non sopporta e che lo fa sentire soffocato, i capelli intrappolati da troppo gel e le mani enormi che si intrecciano dal nervoso, quella è la prima volta in cui vede Harry Styles.