A quanto pare, il senso di colpa, non è un sentimento che colpisce solo Louis Tomlinson.
Proprio no, perché esattamente due giorni dopo l'appuntamento al parco, Harry sta camminando lungo il vialetto che lo porterà a casa di Louis, sperando di trovarlo lì.
I capelli liberi dal gel ma gli occhiali comunque poggiati sul naso, non sopporta le lenti a contatto.
Deve scusarsi di essere scattato come una molla ma gli è inevitabile quando si parla di suo padre e di ció che ha perso.
Gli occhi di Louis lo spaventano per la verità che ci legge dentro, per tutto l'insieme che lui non è riuscito ad essere. Harry lo invidia ma recentemente ha scoperto una cosa, forse lentamente l'invidia si è trasformata in ammirazione per poi diventare irrimediabilmente amore: amore per le sue parole e i suoi gesti.
Bussa e la signora dell'altra volta le apre per "Il signor Tomlinson è in ufficio" lo informa gentile.
"Sono qui per Louis" risponde tranquillo il riccio.
La cameriera sorride con il sorriso di chi sembra aver capito tutto per "E' nella sua camera" informarlo facendosi da parte. Harry sale le scale sentendo una zavorra al posto dello stomaco e prima di bussare alla porta sistema gli occhiali in un gesto nervoso.
Bussa ed entra trovandolo con la testa nel corpo del pianoforte, intento ad accordarlo, una sigaretta abbandonata nel posacenere.
"Harry" sussurra sorpreso il maggiore.
"La verità è che ho sbagliato" comincia il riccio senza nemmeno capire che dice "Ho sbagliato con mio padre, con i miei studi, con il lavoro e scappando sono riuscito a sbagliare anche con te. Io ho bisogno di una persona come te, Louis, ho bisogno di qualcuno coraggioso al mio fianco. Tu sei il primo che invece di demolirmi sta cercando di costruirmi per bene, sei l'unico a cui sembra importare e non so nemmeno cosa ho fatto di buono per meritare un uragano come te" dice senza fiato "Io ho sbagliato, ma non posso lasciare che anche tu lo faccia, non ora che probabilmente mi sono innamorato di quella tua faccia da schiaffi" conclude.
E chi ha bisogno di altre parole?
Cosa sono un ammasso di lettere in confronto ai cuori di quei due?
Louis si fionda sulle labbra di ciliegia del riccio e ne fa tesoro.
Ma questo non è un bacio di denti e labbra, è un bacio di speranza e amore e gioia. Harry si bea del piercing alla lingua di Louis e le sue mani grandi sono già sui fianchi del castano mentre quelle di Louis stanno giocando con i ricci.
"Voglio essere la persona di cui ti sei innamorato" sussurra, fronte contro fronte, il castano "Mi iscriverò al conservatorio, ma promettimi che mollerai mio padre e tornerai a studiare teatro, promettimelo" lo implora ad occhi chiusi.
Harry sospira e "Louis"
"Non dire che non puoi, che non ce la fai, non ti buttare via Harry. Rendi fiere le due rondini che hai addosso, comincia a nutrire il tuo di cuore" dice il più basso guardandolo dritto negli occhi e leggendoci qualcosa di nuovo: determinazione e voglia di vincere.
"Dovrai essere coraggioso anche per me" sussurra il riccio nascondendo il naso nei capelli di Louis che "Ti daró solo una piccola spinta, poi prenderai il volo, ne sono certo" sorride appagato.Harry, inconsciamente, lo stringe.
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To be yourself is all that you can do
FanfictionEntra senza bussare nella stanza del padre e immediatamente viene fulminato da un paio di occhi che sono la fotocopia dei suoi, perfino quello sguardo di fuoco che lì intimorisce tutti non tocca minimamente il castano. "Louis, aspetta fuori" dice ca...