"Te l'avevo detto che avremmo rifatto questo discorso per l'ennesima volta" sbotta d'un tratto più stanco del solito, alza gli occhi al cielo e sente il suo corpo sprofondare ulteriormente nella poltrona davanti alla scrivania del padre.
Anche l'uomo peró quella volta sembra essere arrivato al limite, per questo si prende la testa tra le mani e sbuffa mentre "E' inutile discutere, ti ho già iscritto ad economia" dice rassegnato "Non mi hai lasciato altra scelta, Louis, è ora di crescere. Taglierai i capelli e farai sparire quel ciuffo rosso, leverai quel piercing che solo Dio sa come sopporti. Basta tatuaggi, basta fumo e basta nottate a zonzo. Soprattutto basta perdere tempo dietro a quel pianoforte, non è il tuo futuro, è solo uno svago" continua serio ma è come se Louis non avesse sentito niente, il suo cervello è fisso a "Economia" e i suoi occhi sono spalancati.
Tutto l'odio, la rabbia, il risentimento sembrano esplodere in un unico attimo e così Louis scoppia, di nuovo e "Un cazzo!" esclama senza preoccuparsi che gli altri sentano "Con economia mi ci pulisco il culo" asserisce alzandosi e rovesciando la poltrona facendo spalancare gli occhi al padre che "Farai economia e manderai avanti questo posto!" urla.
"Io odio questo posto! Odio tutto quello che riguarda queste mura, mi hai sentito? È per questo posto che sono cresciuto senza un padre" dice fuori di se, la gola che quasi si dilania "Non mi interessa essere una delusione per te papà, non mi interessa più" tira fuori questa ultima verità prima di sfrecciare fuori dall'ufficio.
Come una furia attraversa l'atrio e si ritrova in strada, un paio di occhi l'hanno peró seguito, così Harry gli corre dietro e riesce a fermarlo quando ormai sono per strada.
Afferra un braccio di Louis e quello si volta nervoso prima di "E tu che vuoi?!" chiedere acido allo stagista.
Harry si perde nell'alta marea che sta annegando gli occhi di Louis e "Essere te stesso è tutto ció che puoi fare" gli dice in un soffio, gli occhi emozionati dietro le lenti spesse.
A quel punto è tutto un mescolarsi di emozioni.
I freni di Louis cigolano davanti ad Harry e inaspettatamente si rompono nel momento in cui spinge le spalle larghe del riccio contro il muro, lì, in strada, e incolla le sue labbra a quelle del ragazzo.
Strappa i primi bottoni di quella camicia bianca e le rondini sono finalmente libere di tornare a stendere le ali nella speranza di poter ricominciare ad usarle presto.
È un incontro di labbra e denti, è un bacio irruento, è questo quello che succede mentre Louis si alza in punta di piedi e con le mani libera i capelli dal gel.
È l'incontro di due anime bisognose di libertà quello che accade prima che Louis corra via lasciando Harry da solo, confuso e con le guance e il cuore in fiamme.
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To be yourself is all that you can do
FanfictionEntra senza bussare nella stanza del padre e immediatamente viene fulminato da un paio di occhi che sono la fotocopia dei suoi, perfino quello sguardo di fuoco che lì intimorisce tutti non tocca minimamente il castano. "Louis, aspetta fuori" dice ca...