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Il letto di Louis é completamente ricoperto di appunti e di copioni che con il conservatorio non hanno nulla a che vedere. Harry é steso tra le lenzuola di carta, gli occhiali sul naso e i capelli stravolti quasi quanto la sua testa che non ne vuole più sapere di ricordare altro o assimilare ulteriore materiale. 

La notte prima del suo primo provino la passa così, a dannarsi su quel letto nel quale lui e Louis si sono amati svariate volte sotto lo sguardo intenerito e preoccupato del castano che vorrebbe fare qualcosa, vorrebbe evitargli tutta quell'ansia che però é necessaria.

"Non ce la faccio" sussurra sfinito Harry, il viso tra le mani mentre "E' troppo per me" ammette sconsolato."Non dire cretinate, Harry" lo rimbecca Louis "Devi rilassarti" gli sorride con un nodo allo stomaco.Harry sospira e "Non ci riesco" dice. 


Così Louis lo guarda e decide di dare una piccola ulteriore spinta a quelle due rondini che si rivelano dalla maglietta con lo scollo generoso. 

Si alza e afferra la mano di Harry portandolo al pianoforte e facendolo sedere accanto a lui.

"Ascolta solo me" sussurra all'orecchio di Harry cingendogli un fianco. 


Il riccio sfila gli occhiali e nasconde il viso nell'incavo del collo del castano. 

Louis sorride e comincia a suonare e come una magia i nervi di Harry si sciolgono. 

É la magia della musica, dell'amore e della libertá finalmente ritrovata. 

Tutto sarebbe andato bene per Harry se Louis avesse continuato a suonare.

To be yourself is all that you can doDove le storie prendono vita. Scoprilo ora