07/09/2014
Arrivai a casa,conoscere il nuovo fidanzato di mia madre e suo figlio che sarebbero venuti ad abitare con noi.
Io ho sempre odiato socializzare,non esistono persone di cui ti puoi fidare prima o poi qualcuno ti farà soffrire.
Entrai in casa e appena vidi padre e figlio Hemmings mi feci un'idea su di loro.
"Ciao,fra qualche mese non esisterete più nella mia vita,mia mamma cambia idea tutti i giorni...quindi é perfetto!"dissi tra me e me fissando il biondo.
Mio fratello.
Fratellastro.
"Gwen,lui é Luke"disse mia madre.
"Ciao"gli dissi.
Lui mi fece un cenno con la mano.
Stronzo,l'ho già capito com'é.
Basta guardarlo con quella sua aria da strafottente.
"Ti sto già odiando"disse l'occhiata che gli lanciai.
"Anche io"mi rispose con un'altra occhiata.
"Gwen,Luke,noi dobbiamo dirvi una cosa"disse mia madre.
"Non vi avremmo presentati se non fosse per dirvi che...fra un mese ci sposiamo"disse il signor Hemmings.
"E ci trasferiremo...a Los Angeles"aggiunse mia madre.
"Scordatevelo,io non ho intenzione di avere questa puttana come sorella"disse Luke.
"E io non voglio abitare con questo coglione"dissi.
Andai in camera mia sbattendo la porta.
Piansi.
Tirai fuori la foto di mio padre,cominciai a parlargli di ciò che mi preoccupava,di quello che odiavo e bagnai anche la foto con le lacrime.
Eppure era solo una foto.
Sentii dei passi avvicinarsi e seppi chi era.
"Mamma!Non rompere le palle!"gridai appena aprii la porta.
"Veramente non sono tua madre,stronza"disse.
"Fanculo,esci dalla mia stanza Hemmings"gli urlai dietro.
Luke si avvicinò a me,che ero seduta sul mio letto,mi guardò con i suoi occhi gelidi e disse:"Nella nuova scuola tu non sei mia sorella,non mi conosci e io non ti conosco"
"Direi che questo era scontato"risposi.
"Tu non devi avere vergogna di me,semmai il contrario"disse.
"Fidati,ho già capito che persona sei,tu sei uno di quelli che non fa altro che fumare,bere e scoparsi le prime troie che gli si piazzano davanti"gli dissi.
"É illegale?Ti da fastidio?"disse con il suo sorriso strafottente.
"Sappiamo entrambi che non sto parlando di sigarette e non mi da fastidio,basta che tu non mi cionvolga."dissi.
"La classica brava ragazza sfigata che solo a dare un pugno si sente in colpa fino alla morte."rispose lui.
"Hemmings,tu non hai idea di quanti pugni abbia voglia di darti"rispondo.
"Fallo,tanto non ce la fai"disse.
"Alzati in piedi"gli dissi alzandomi con lui.
Appena si alzò gli diedi un calcio in mezzo alle gambe.
Luke cominciò a piegarsi e a imprecare sottovoce.
"Luke Hemmings,questa é tua sorella"dissi andandomene.
N/A
Questa era solo una piccola introduzione,saranno ben diversi i prossimi capitoli.
Se hai letto fino a qui ti chiedo di lasciarmi un like,magari qualche commento e seguirmi(ricambio)