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Decisi di attraversare il cancello.
Non avevo mai visto una struttura tanto grande come questa.
Ai lati vedevo delle piccole case, tutte attaccate tra loro, con delle scritte in tedesco di fianco a ogni porta.
Le baracche erano vecchie alla'interno e fuori erano state ristrutturate.

Quando zampettavo la gente, ogni tanto, mi veniva ad accarezzare e qualche volta mi lasciava un pezzetto di salame o prosciutto. Era così che mi nutrivo tutti i giorni.
Per fortuna c'era tanta neve e così quando avevo sete ne andavo a leccare un po'.
Quando ero stanca mi recavo all'ingresso del campo e mentre guardavo la gente che entrava, facevo in tempo a fare qualche pisolino.
Alcune volte però mi svegliavo e, attratta dalla curiosità, mi incamminavo nella parte del cimitero.
Vedevo molta gente che andava in qualsiasi direzione. Alcuni erano uomini mentre altri erano fantasmi, e questo lo capii dopo un mese dal mio arrivo.

Fantasmi dal passato

Ebbene sì, come ogni gatto posso vedere in ogni luogo se ci sono dei fantasmi.
Pensate qui, in questo campo, quante persone sono morte, più di dieci milioni.
Voi crederete che possa vedere i fantasmi di tutte le persone morte.
Invece no.
Vedo solo le anime di quei poveri dannati di SS e medici nazisti.
Questi non hanno trovato posto né nel paradiso né nell' inferno e così devono penare per sempre girovagando nel campo di concentramento in cui hanno commesso i peggiori crimini dell' umanità.
Qualche volta mi capita di parlare insieme a qualcuno di loro, ma non riesco a star lì più di due minuti perché solo al pensiero che hanno ucciso una quantità inimmaginabile di persone, mi sale la rabbia e per poco non gli salto addosso per graffiarli con le mie lunghissime e taglienti unghie.

Il Guardiano di AuschwitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora