Volevo trovare la bambina.
Così feci un giro per tutto il campo, guardai in ogni casetta per vedere se era dentro ma non la trovai da nessuna parte.
Finché non arrivai in una vecchia baracca con un camino da cui fuoriusciva un fumo nero. Più zampettavo verso l'interno più l'odore era nauseante.
Vidi Lena camminare verso una porta e corsi subito da lei. Miagolai con tutta la forza che avevo. Si girò.<<Ciao bella gattina... non capisco cosa vuoi dire... Ah... Dici che ti dovrei seguire?>>
Strusciai la mia testolina sulla sua gamba in segno di approvazione e così Lena mi seguì. Circondate dalle altre donne riuscimmo a uscire.
Corremmo in un viottolo nascosto. Lì eravamo al sicuro. A un certo punto vidi un luccichio. Io e Lena corremmo fino a raggiungerlo.<<Sembra proprio uno specchio!>>
<<È già! Tieniti pronta!>> dissi.
<<Ma come...? Riesco a capirti? >>Toccai lo specchio e finimmo nella mia camera del campo, davanti alla mia cuccia.
Capii che ero ritornata al presente. Lena era ancora lì con me.
Le brillarono gli occhi appena vide la stanza piena di colori vivaci e soprattutto calda.
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Il Guardiano di Auschwitz
Historical FictionIl Guardiano di Auschwitz è frutto della mia fantasia- 'Bruno-Rudolf e il luogo in cui si svolge la vicenda, Auschwitz, sono esistiti realmente.'