5- Pericolo Passato ... Forse...

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Quando...
La porta si spalancò e fece un rumore esagerato quando poi toccò il muro.
- Bambola! - urlò Taylor - Ti ho visto correre, tutto bene? -
Singhiozzai per il pianto.
- Ma stai piangendo? - cambiò tono - Dai, dimmi dove sei e spiegami che è successo, non piangere, ti prego. -
Sulle mie labbra spuntò un piccolo sorriso sincero, lui era con me, non ero sola, ne sono sicura.
- Qui - dissi con il massimo delle forze che avevo.
La porta non si apriva, l'avevo chiusa, però non riuscivo ad alzarmi, ero quasi del tutto stesa per terra non ho neanche pensato a com'era sporco il bagno, il dolore supera di gran lunga lo schifo cara.
Non ci riuscivo, non smettevo di piangere, sapevo che lui non mi voleva e ora provava pena per me, per questo è venuto qui.
Con il mio ultimo tentativo riuscii a spingere la linguetta della chiusura in modo che la porta si potesse aprire,però caddi immediatamente facendomi male il braccio.
- Oddio, menomale che stai bene - esclamò appena aprì la porta,si sedette accanto a me, fregandosene di stare nel bagno delle ragazze e mi fece cenno con la testa di parlare.
- Ho litigato con Mary e Charlotte, le mie uniche amiche.. La motivazione ovviamente è Luca, io mi ero scocciata dei loro suggerimenti e per questo le ho detto che le odiavo e non volevo vederle più. - presi un respiro - Tutti mi detestano, sono sola. -
- E Luca? - domandò, quando si vedeva che voleva chiedere di lui.
- Luca lho visto parlare con quella Rebecca, la più odiosa della scuola. Indossava quasi neanche il vestito, dovevo vedere come la guardava e sorrideva il mio fidanzato. - sottolineai queste parole. - ho sentito che stasera si sarebbero visti al parco alle 8.-
-E tu..- non ebbi neanche il tempo di finire la frase che riiniziai a piangere. - Tu stavi p-parlan-ndo m-male di me c-con Michael. Vi ho sentiti. - crollati in un pianto esagerato che solo il bacio di Taylor mi fece calmare. Eh si, mi baciò di nuovo. Era come se stessi sognando, lo so, ci stiamo baciando nel bagno, ma almeno sto baciando lui, il ragazzo dagli occhi verdi.
Però stavo male, stavo male perché stavo tradendo Luca.
- Lui ha fatto lo stesso - disse Taylor guardandomi come se avesse sentito tutti i miei pensieri.
- E se mi sono sbagliata? Pure con te ho sbagliato, vero? Chi me lo dice che davvero si vedranno al parco per fare qualcosa di sbagliato o solamente per chiacchierare tra amici oppure presentarsi ad altri per conoscerci meglio? - dissi quasi pentendomi di essere restata attaccata a lui quando mi ha baciata.
- Io non la conosco, ma ti dico per certo che quando li ho visti mi sembravano più che amici, d'altronde... Dai... Il tuo ragazzo è un palestrato da paura, capelli biondi, occhi azzurri, come vuoi che le ragazze gli resistano? - disse per consolarmi
- da come lo descrivi sembra che tu voglia stare con lui - scherzai, lui di risposta mi baciò. Siiii, già il nostro quarto bacio di sua spontanea volontà. Devo iniziarlo a baciare io. Ma che dici? Tu fino a prova contraria sei fidanzata. Mi urlò la mia mente che sta sta sempre in mezzo.
Non ci staccavamo più, ora mi aveva anche avvolto tra le sue braccia. Mi sentivo SUA. Non volevo staccarmi. Ero PROTETTA.

D'un tratto si alzò staccandosi bruscamente da me, prese il suo ed il mio zaino e mi sentii prendere. Si, mi aveva presa a mi di sposa, - andiamo a casa da me, - Sì bloccò - non sei nelle condizioni giuste per farti vedere dai professori, non ti porto da te perché i tuoi genitori sono un po' severi ho notato. - Mi sussurrò all'orecchio mentre uscivamo dall'edificio. Sobbalzai alla parola genitori, - Tutto bene? - chiese spaventato - no. - urlai quasi senza rendermene conto.
Poggiandomi sulla moto mi disse - raccontami dopo, bambola - arrossivo ogni volta che mi chiamava così. Quanto lo amo.
Arrivati a casa sua , mi fece sedere sul divano, era una casetta piccola ma accogliente, comunque era una di quelle case che costano proprio poco per farci stare i ragazzi. Ma comunque era bella, si, mi piace.
- Ora dimmi tutto - accennò un sorriso mentre si sedeva molto accanto a me . Mise un braccio intorno alla mia spalla e tirandomi a sé - ti do fastidio così? - disse preoccupato - no di certo- risposi come se fosse una cosa scontata e poi iniziai - prima mi sono arrabbiata perché mia madre è ... Morta. - cambiò espressione e mi strinse più forte ancora - Mi dispiace - è veramente dolcissimo.
- Quella donna è la fidanzata di mio padre , lui ha ucciso mia madre a furia di picchiarla e ci ha minacciato di ucciderci se solo avessimo detto a qualcuno quello che ha fatto - presi coraggio - tutto questo lo sappiamo solo io, tu, lui, mio fratello e Luca, per favore non dire niente, io mi fido di te. -
Lui sembrava non voler dire più niente però...

Angolo autrice.
Hei spero questo capitolo vi piaccia... Non potrò aggiornare per almeno due tre giorni, poi arriverà la scuola e non sarò così attiva, spero soltanto che continuerete a leggere la mia storia e io vi prometto che quando posso, aggiorno.

~chi vi aspettavate che entrasse nel bagno?~
~Luca e Rebecca usciranno per davvero insieme? ~

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