Mi scuso con voi per non aver pubblicato per molto... Eh si... Il titolo mi si addice non credete??
Ho aspettato tanto i vostri capitoli e davvero mi avete sorpresa! Dato che nessuno ha mai commentato la mia storia credevo che non vi importasse, ma ho avuto talmente tanti capitoli che davvero è stato difficile scegliere. Tutti stupendi. Vi chiedo grazie. Questo capitolo è un po' corto, ma va benissimo dato che l'ho aggiustato aggiungendo qualcosa e continuandolo. Questa è stata la sorpresa delle 100 letture... E a 500 cosa farò?? Condividete la mia storia, mettete like e commentate, così lo scoprirete.
So che la mia storia è solo agli inizi ma credo che inizierò a pubblicare più regolarmente e a fare capitoli molto più lunghi dopo di questo.
Spero vi piaccia e sfortunatamente la scrittrice di questa parte ha preferito restare anonima. Grazie di cuore ❤.Sono le 7.00, primo giorno dopo le vacanze natalizie. È il giorno dell'aspettata partenza.
Magari devi spiegar loro quello che è successo, non credi??
Uh si, giusto.
***
Casa di Jamie. Ultimo giorno prima delle vacanze di natale. Ore 7.55.
- Oddio Jamie muoviti! Riuscirai a non guardarti allo specchio per qualche ora?? - dissi in un mix di rabbia e panico dall'uscio della porta dato che eravamo davvero in ritardo. - non devi mica incontrare il principe azzurro! -
-Non si sa mai! Sto arrivando! Inizia ad avviarti in macchina - rispose troppo allegra, ed eseguii quello da lei chiesto.
Iniziai a scendere le scale. Jamie abita al 5° piano di un palazzo senza scale. Perfetto direi.
- Ecco perché è così magra - risi a bassa voce sperando nessuno mi sentisse.
Ti farebbe bene anche a te vivere qui
Dici?
Si, io sono il tuo cervello, fortunatamente non sono quell'orribile corpo.
Ti voglio bene anche io vocina.
Ma non ho detto questo!
Ah quanto mi sei mancata..
Tu no. Per niente davvero.Senza neanche sapere come, mi ritrovai per terra, oh no, aspetta.. Questo pavimento è troppo morbido.
Sei finita in braccio ad un ragazzo, logico, no??Lo scrutai da capo a piedi. Inziò a ridere. Oddio, che avevo che non andava?
Forse sei tipo una ragazza trasformata in una statua che al posto di alzarsi lo fissa come se non ci fosse un domani?
Ah
Anche io mi metterei a ridere vedendo le tue guance che vanno a fuoco ora.
Che faccio ora?
E me lo chiedi pure.
SI.
ALZATIIIsenza pensarci due volte, forse si, più di due..., mi alzai cercando di non far notare il mio imbarazzo.
Mi sorrise.
Oddio che bel sorriso.
Quegli occhi grigio nero.
Quelle labbra carnose da baciare.
Quelle guance da strapazzare.
Quei capelli biondo castano da accarezzare.
E lui.
Un ragazzo di notevole statura, magro e davvero muscoloso.
Indossava una canotta grigia come i suoi occhi, delle scarpe da ginnastica, un jeans che richiamava un po' il nero e un gilet di jeans dello stesso colore.
Un modello proprio.Continuava a ridere. Che faccia ho?? Davvero faccio ridere più di prima?? Oh. Si. Devo parlare....
-Grazie! - dissi velocemente girandomi di colpo e continuando a camminare mentre lui ancora rideva.
Mi sentii tirare il polso. Lui in confronto a me era fortissimo quindi mi fece un po' male.
-ahia... - dissi piano
Lui allentò subito la presa, ovviamente le sue intenzioni non erano farmi male. Però poi mi tirò e mi imprigionò al muro. Si mise davanti a me. I nostri respiri erano vicinissimi, mi teneva una mano sul fianco e l'altra sulla guancia, era sempre più vicino a me. Volevo essere lasciata. Ma il mio corpo nella sua presa non riusciva neanche a muoversi di un millimetro
Dici la verità. Vuoi che ti baci e che restate così all'infinito, sbaglio?
Si, sbagli. Voglio essere lasciata qui, soprattutto perché ho un ragazzo che mi ama che mi sta aspettando, e anche sfortunatamente un ragazzo che non amo.Si avvicinava sempre di più a me, i nostri respiri si stavano fondendo. Altro che respiri. A me mancava. E avevo il cuore a mille.
si allontanò di un centimetro e - piacere, Daniel. - sorrise.
Così mi scioglievo.
- S-sophie - balbettai mentre lui lascio la mia presa..
Lo guardai e poi, per quello che riuscivo, scesi le scale e arrivai in macchina.
Vidi l'orario. 8.00. Pensavo di averci messo di più, avevo il terrore che Jamie mi avrebbe vista.
Ti sei persa nei tuoi pensieri, non nel tempo.
Eccola. Quella chioma bionda. Sta uscendo dal portone. Finalmente.
-metti in moto e cerca di farti perdonare per il tuo ritardo - dissi mentre lei entrava in macchina.
Rise. Ma che hanno tutti da ridere oggi? Mi sembra di essere abbastanza seria.
- Dai calmaaa... Chi abbiamo alla prima ora? - chiese curiosa mentre rideva
- Mr. Arroganza - spalancò gli occhi.
Pensandoci iniziai a respirare male, lui era il prof più orribile della scuola, il prof di matematica...
Iniziai a balbettare cose senza senso
- Sophie, amica, respira lentamente. Calmati. Lentamente. Prendi fiato. Mi piace Drake. Continua a respirare. -
- Okay, mi sto calmando...- dissi riprendendo fiato.
- A-aspetta! - continuai con un sorrisino stampato in faccia - Chi è Drake? È bello? Quanti anni ha?dove lo hai conosciuto? -
- è un interrogatorio? - rise e quasi subito continuò - ha 17 anni, viene nella nostra scuola ed è strafigo! -
-Va beeene... Vorrò conoscerlo tienilo a mente cara! - cercai di fare una voce da adulta fallendo miseramente e provocando alla mia cara una risata contagiosa.
Arrivammo a scuola giusto giusto per l'inizio della prima lezione, ma un nuovo cartello nel corridoio richiamò la nostra attenzione.
Fottiti matematica,abbiamo cose più importanti.
Ecco la strada che dovevo prendere per trovarmi un futuro : un viaggio in Italia con la scuola . Si partirà subito dopo l'inizio della scuola dalle vacanze natalizie e si resterà lì per 4 settimane, per studiare la lingua e fare esperienza di lavoro in un altro stato. Qualora nessun lavoro vi interessi, potete tranquillamente studiare italiano e visitare la città, senza lavori. Preghiamo gli interessati di scrivere nome e cognome qui sotto e lasciare il numero di telefono nel contenitore. Vi avvertiremo al più presto del giorno preciso di andata e ritorno. Buone lezioni. La scuola.
-che dici? - Mi disse
- andiamo ovvio! - le risposi accennando un sorriso.
Firmammo e andammo a lezione. Arrivammo in orario,stranamente e mi sedetti accanto a Taylor. Luca non frequentava questo corso.
Quegli occhi verdi non hanno mai incrociato i miei nonostante lo sto osservando senza capire niente da quasi due ore.
È bello vero?
Si.
Più di Daniel?
Si.
non mi sembrava così quando stavi attaccata al muro con lui.
È tutta colpa sua, io non volevo!
Certo...
STAI LEGGENDO
Non Credevo Fossi Così Importante
ChickLitÈ questa la storia di una ragazza che aveva dubbi e incertezze sulla sua vita, credendo di essere una nullità. Gli amici però la aiuteranno, particolarmente un ragazzo che fa parte del suo dolce e perfetto destino. Scoprirà di avere molte doti e cap...